di Carmen Russo
(foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
“Stanno facendo un ulteriore scippo all’Inps” è la motivazione data da Francesca Ciucci, rappresentante del Rsu, per la protesta che si è svolta questa mattina davanti la sede di Macerata a cui hanno aderito le sigle sindacati al completo. Una manifestazione che nasce a livello nazionale, ma a Macerata Cigl, Cisl Fp, Uilpa, Fialp Cisal, Ugl, Usb e i Rsu dell’Inps hanno partecipato all’unanimità alla manifestazione durata dalle 9 alle 13 per dimostrare disappunto riguardo gli ulteriori tagli effettuati, i quali andranno a penalizzare in primis i progetti speciali ossia “socio- servizi che garantiscono e migliorano l’efficienza e l’efficacia degli utenti” spiega Laura Raccosta della Cisl Marche. “Ci rivolgiamo allo Stato, ma anche alle utenze. Si deve creare una solidarietà e una partecipazione da parta dei cittadini, i quali devono comprendere che si rischia di dare meno prestazioni e meno efficienti. L’istituto da anni sta facendo una politica di allontanamento dal cittadino, puntando sul servizio telematicoche penalizza una fascia di utenti di età elevata con scarsa scolarizzazione e che non ha praticità con internet per fare le pratiche. Inoltre il servizio internet è complesso qui a Macerata”, continua la funzionaria pubblica della Cisl, la quale pur essendo certa della realtà virtuosa che quest’ente rappresenta, sostiene che il risparmio non debba “essere fatto sui sacrifici dei contribuenti, ma sulle consulenze esterne, sugli appalti, sugli affitti, sull’esternalizzazione dei servizi.
Un segnale forte potrebbe essere quello di tagliare, come forma di risparmio, gli stipendi dei ‘supermanager'”.
La maggiore preoccupazione va dunque ai tanti, sempre più numerosi, cittadini che già soffrono la crisi economica “C’è stato un forte aumento del numero delle persone disagiate, tra licenziamenti, mobilità e disoccupazione siamo quasi al 200% in tre anni”, spiega Francesca Ciucci, rappresentante Rsu. “Questo istituto nasce mattone su mattone con i sacrifici dei lavoratori e con i loro soldi. Per anni vari Ministeri ci hanno scippato i fondi con i soldi dei contribuenti. Da due anni che vediamo, nonostante l’alternarsi di governi, atti che portano a riduzione di organico, distaccamento dei servizi e dell’utenza. Siamo preoccupati perché vediamo che i governi continuano a chiedere soldi senza fare una vera riforma del lavoro, che dia lavoro. Assistiamo a un aumento della pressione fiscale a cui i cittadini non possono far fronte e un aumento dell’Iva anche se non possono più comprare. Queste sono politiche che mirano al disfacimento sociale. Siamo preoccupati per questo, perché noi siamo lavoratori e versiamo i contributi per una pensione che non sarà come ci aspettiamo.
Francesca Ciucci, Rappresentante Rsu
Siamo preoccupati per i giovani che con le nuove politiche non hanno speranze, siamo preoccupati per i nostri posti e per il lavoro che svolgiamo. Chiediamo al governo di reperire i soldi dove possono essere reperiti come ad esempio nella pubblica amministrazione dove ci sono sprechi e nelle consulenze, nella gestione, negli appalti affidati a ditte esterne. Assistiamo a tagli, ma nello stesso tempo ad un prolificare di azioni organizzative che comportano aumenti di stipendi. Non riusciamo a comprenderlo.”
Francesca Ciucci continua affermando che l’ultimo consistente taglio è pari a ben 94 milioni di euro, prelevato dal fondo Inps: “In più dovrà essere fatto un ulteriore prelievo in seguito all’accorpamento tra Inps e Inpdap. L’inps era un istituto attivo, ma con la fusione è andato in passivo, accollandosi così anche i debiti che avevano le altre gestioni”.
“Non ci sono più garanzie. Hanno accorpato i servizi nella logica del risparmio ma poiché hanno venduto gli stabili adesso sono in affitto e tutto ciò si ripercuote sui lavoratori”, dice Marco Bracaccini dipendente ex Inpdap.
Un’unione, tra Inps e Inpdap, che ha penalizzato ulteriormente i servizi, come ci spiega Stefano Ciucci dell’Uilpa, il quale prossimo alla pensione dice: “Da quando sono entrato io, nel lontano ’76, la situazione è sempre peggiorata, i servizi diminuiti. Ora sono le persone che si devono attivare per chiedere prestazioni, non vengono più erogate automaticamente.
Hanno reso telematiche tutte le prestazioni, di conseguenza la classe più disagiata sono i pensionati i quali non hanno convissuto con l’epoca dei computer e che ora devono inviare le domande con questa modalità per fare qualunque richiesta come ad esempio il cambio della pensione”.
E come recita il volantino distribuito durante la protesta: “L’Inps non può essere utilizzato come il bancomat da cui ogni giorno preleva a piacimento. L’istituto svolge un ruolo importante e delicato nel sistema della sicurezza sociale, ancor più necessario in questo momento dove disoccupazione e cassa integrazione sono alle stelle. Vogliamo che l’Inps sia davvero il pilastro pubblico dello Stato sociale”.
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Ora protestano per loro…
quando le fabbriche e i negozi chiudevano VOI DOVE ERAVATE???
Magari a fare il loro lavoro: pagare le pensioni, l’assegno di disoccupazione, la cassa integrazione, assegno di maternità…..
sanno cosa sia il lavoro ?
Ma dove erano i sindacati quando negli anni passati si scialava, si ballava e si suonava il violino mentre la nave affondava lentamente? Vi ricordate manifestazioni negli anni 80′ quando i deficit pubblici viaggiavano oltre il 15% del PIL? Io no! Questa è la resa dei conti per chi si è pappato l’Italia come le tarme si pappano un tavolo di legno, alla fine mentre mangi ti cade tutto a terra.
Poi che fanno? per garantire l’utenza, chiudono e manifestano in orario di punta!
Per garantire l’utenza si dovrebbe fare una cosa ovvia: innalzare l’orario settimanale lavorativo del dipendente pubblico da 36 a 40 ore a parità di stipendio e si aboliscano qualsiasi forma di straordinario!
L’INPS è un bancomat per i direttori e i cosi detti baroni medico legali che hanno tolto le funzioni decisive degli specialisti delle commissioni delle ASUR e si sono impadroniti delle decisioni finali per togliere quei minimi diritti degli invalidi e aventi diritto che hanno pagato fior fiori di contributi, e questo al solo scopo di prendere oltre al lauto stipendio i BENEFIT.
“L’inps risparmia sul cittadino, penalizza il contribuente, ma non taglia su consulenze esterne, appalti, e stipendi di supermanager.” Prima di commentare è sempre bene leggere.
Sinceramente non ho capito i motivi della protesta. Se riducono l’organico evidentemente ci sono persone in soprannumero, se vogliamo ridurre la spese da qualche parte bisogna cominciare, non si può sempre dire: ma proprio da me? (Effetto NIMBY)
Quando è che, finalmente, l’INPS si deciderà a mandare a casa di tutti i contribuenti (tra i 30 ed i 50 anni) una bella letterina (in carta pergamenata) con su scritto:
“grazie per aver contribuito, ma nonostante gli oltre 40 anni di contributi, che lei sta pagando e paghera, alla fine, la sua pensione non verrà erogata in quanto sono almeno 10 anni che questo carrozzone già sa che, in futuro, non ci saranno più pensione per tutti”
Gli uffici a disposizione dell’utenza hanno rispettato il normale orario dalle ore 9 alle ore 13, non si è arrecato nessun disagio se non quello passare tra i colleghi che erano all’entrata. Molti colleghi nonostante l’adesione alla manifestazione e all’assemblea sono rimasti a disposizione
mi sembra locigo… meno lavoratori, meno lavoro per gli impiegati dell’inps… poi toccherà agli impiegati dei comuni e provincie e regioni… che avranno sempre meno da fare, se non ci sono i privatie le loro attività a tirare la caretta prima o poi il poi sistema salterà in aria… speriamo che si faccia presto qualcosa altrimenti sarà sempre peggio
L’INPS era un istituto attivo? Quando, prima di iniziare e fregarsi i soldi dei contribuenti? Vi lamentate voi?
ma andate a lavorare e zitti…come fanno tutti i lavoratori del privato…
ma di che vi lamentate?
sarebbe da fare le foto a quelli che nell’orario di lavoro stanno nella porticina di sotto e fumano…
e stanno tutti zitti…
oppure di qualcuno che magari timbra e nel frattempo accomagna figli a scuola …
approfittando dell’orario elastico che avete come privilegio.. che i privati non hanno(ad esempio entri 7,40 esci 14,20) voglio vedere in quanti prima delle 8 o addirittura pu tardi gia sono operativi…
io la penso cosi.lo sapete che siete troppi è papale.ma la vostra colpa maggiore è stare zitti da parte dei tanti volenterosi ed onesti impiegati pubblici che si fanno il sedere nei confronti di chi invece è sfaticato…
omerta’…