Cordoglio per la scomparsa di Osvaldo Pieroni

Nato e cresciuto a Macerata, insegnava Sociologia all’Università di Calabria. Aveva 64 anni

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Osvaldo Pieroni

Osvaldo Pieroni

 

Un gruppo di amici maceratesi, appresa la notizia della morte, ricorda il professor Osvaldo Pieroni:

Rapito da una malattia maligna, Osvaldo Pieroni si è spento in questo ore a Cosenza, dove, allievo di Massimo Paci, da anni insegnava Sociologia all’Università di Calabria. Aveva fatto il liceo classico a Macerata, la città dove era nato nel 1949, poi si era iscritto all’Università della nostra città alla facoltà di Lettere, dove si era laureato con una tesi sul Living Theatre.

Fin dal liceo era stato un giovane vivacissimo, allegro e pieno di talento: ottimo sciatore, cantava nei Pueri cantores, poeta e, soprattutto, un bravissimo pittore.

Alla fine degli anni ’70 diede vita, insieme ad altri giovani della nostra città, al gruppo di vicolo Cassini, una comunità di giovani “contestatori” che pitturavano, suonavano e scrivevano. Un movimento che si legò alla beat generation americana e in Italia a pittori come Schifano e Kounellis. Osvaldo scriveva poesie e pitturava, sempre alla ricerca di nuove frontiere creative e curiosissimo di nuovi filoni culturali.

Nel dicembre del 1971 partecipò all’occupazione dell’Università di Macerata, dove con la consueta creatività e il forte spirito critico dedicò numerose vignette sui professori locali, lasciando, non posso tacerlo, qualche segno di pennarello rosso sui busti dell’atrio dell’Università.

Durante l’occupazione e nei mesi successivi, Osvaldo ebbe, come tanti giovani di quella generazione, che poi andò sotto il nome di ’68, una crescente politicizzazione e, insieme ad altri giovani della nostra città e della provincia, dette vita e diresse il movimento di Lotta Continua.

Negli ultimi anni si era impegnato nel movimento che sosteneva l’innocenza di Adriano Sofri e nella battaglia contro il ponte Reggio/Messina, su cui ha scritto anche un testo molto originale.

Noi, compagni di una vita, lo ricordiamo con affetto, e portiamo con noi i ricordi indissolubili delle sue doti umane, del suo talento, della sua creatività e della sua straordinaria fantasia.



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