Un gruppo di amici maceratesi, appresa la notizia della morte, ricorda il professor Osvaldo Pieroni:
Rapito da una malattia maligna, Osvaldo Pieroni si è spento in questo ore a Cosenza, dove, allievo di Massimo Paci, da anni insegnava Sociologia all’Università di Calabria. Aveva fatto il liceo classico a Macerata, la città dove era nato nel 1949, poi si era iscritto all’Università della nostra città alla facoltà di Lettere, dove si era laureato con una tesi sul Living Theatre.
Fin dal liceo era stato un giovane vivacissimo, allegro e pieno di talento: ottimo sciatore, cantava nei Pueri cantores, poeta e, soprattutto, un bravissimo pittore.
Alla fine degli anni ’70 diede vita, insieme ad altri giovani della nostra città, al gruppo di vicolo Cassini, una comunità di giovani “contestatori” che pitturavano, suonavano e scrivevano. Un movimento che si legò alla beat generation americana e in Italia a pittori come Schifano e Kounellis. Osvaldo scriveva poesie e pitturava, sempre alla ricerca di nuove frontiere creative e curiosissimo di nuovi filoni culturali.
Nel dicembre del 1971 partecipò all’occupazione dell’Università di Macerata, dove con la consueta creatività e il forte spirito critico dedicò numerose vignette sui professori locali, lasciando, non posso tacerlo, qualche segno di pennarello rosso sui busti dell’atrio dell’Università.
Durante l’occupazione e nei mesi successivi, Osvaldo ebbe, come tanti giovani di quella generazione, che poi andò sotto il nome di ’68, una crescente politicizzazione e, insieme ad altri giovani della nostra città e della provincia, dette vita e diresse il movimento di Lotta Continua.
Negli ultimi anni si era impegnato nel movimento che sosteneva l’innocenza di Adriano Sofri e nella battaglia contro il ponte Reggio/Messina, su cui ha scritto anche un testo molto originale.
Noi, compagni di una vita, lo ricordiamo con affetto, e portiamo con noi i ricordi indissolubili delle sue doti umane, del suo talento, della sua creatività e della sua straordinaria fantasia.
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<3
Lontano parente, fece una supplenza durante le scuole medie…lo ricordo molto vagamente, uomo (giovane) simpatizzante di sinistra, molto combattivo….una bella persona anche davanti agli occhi di ragazzino quale ero io. Cordoglio alla sua famiglia.
Ciao carissimo Osvaldo,da me e Franco Zazzetta.
OSVALDO PIERONI.
Semplicemente (e anche pienamente) caro Osvaldo. Adesso alcune tue foto mi portano al 1966, ad un vicolo che a Macerata… Non ce la farai a non farci piangere, caro amico.
Massimo
Con Osvaldo eravamo compagni di classe al Ginnasio quando le due classi, rigorosamente una tutta femminile e l’altra tutta maschile, si smembravano per formare due gruppi classe misti per le seguire le lezioni della lingua già studiata alle Medie (Francese o Inglese), poi ci siamo ritrovati all’Università quando anche lui entrò alla Facoltà di Lettere e Filosofia e divenne un tribuno del popolo durante l’occupazione dell’Università, poi si dedicò alla mobilitazione studentesca, una volta finita quella. Lo incontrai di nuovo una volta che, venuto a trovare la famiglia ci fermammo in centro a scambiarci le notizie che ci riguardavano. Poi l’ho riletto in Facebook ed ho scoperto che era diventato anche un appassionato provetto fotografo. Quando ci lascia una persona così vivace e attiva ( fino a che la malattia gliel’ha consentito)il dolore è ancora più grande. Vadano alla mamma e al fratello le più sincere e sentite condoglianze.