L’avvocato e consigliere comunale Pd Bruno Mandrelli.
di Marco Ricci
Nel giorno in cui il Consiglio Regionale ha espresso l’auspicio di mantenere in vita i piccoli tribunali, abbiamo chiesto ad alcuni avvocati che rivestono ruoli amministrativi o consiliari il loro parere sulla proposta, lanciata durante l’ultimo consiglio comunale da Bruno Mandrelli, di un eventuale trasferimento degli uffici giudiziari in centro storico (leggi l’articolo). Una proposta che suona più che altro come un “provocazione” positiva e che va ad investire il ruolo del centro in prospettiva futura. L’avvocato Mandrelli aveva immaginato l’utilizzo del Palazzo degli Studi e persino dell’attuale sede della Provincia, il cui futuro istituzionale è ancora incerto ma nel lungo periodo probabilmente segnato. Riportare dunque il lavoro e gli uffici in centro, ma cosa ne pensano di questa proposta i suoi colleghi avvocati di maggioranza e di opposizione?
Il sindaco Carancini invita in primo luogo “a guardare i fatti e tenere i piedi per terra”, pur riconoscendo come “l’idea di portare il lavoro in centro storico sia senz’altro positiva, è però necessario guardare i numeri. Quanto spazio serve al tribunale? E quanto spazio ci sarebbe a disposizione?” Preoccupato di risolvere l’emergenza dovuta al trasferimento del Tribunale di Camerino e della sede distaccata di Civitanova, oltre al confluire in città dei giudici di pace da molte città della provincia, il sindaco sembra guardare per adesso più ai passi immediati che a prospettive future di non certo imminente realizzazione.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’altro avvocato in giunta, l’assessore Pd ai servizi sociali Narciso Ricotta. “La proposta di Mandrelli è una prospettiva di medio-lungo termine che può avere le sue possibilità di essere presa in esame”, ha risposto, “come altre che sono sul campo, quali la cittadella giudiziaria nello spazio delle ex-casermette. Oggi”, ha ripreso alcune argomentazioni del sindaco, “ci siamo trovati ad affrontare un’emergenza, dando una risposta immediata a una riforma legislativa come l’accorpamento delle sedi giudiziarie fatta dal ministero senza metterci un euro. Per adesso abbiamo trovato queste due soluzioni, l’istituto Pannaggi per l’ufficio notificazione e Palazzo Trevi-Senigallia come sede del giudice di pace. Per il futuro”, ha concluso, “bisognerà valutare le soluzioni a bocce ferme, verificando l’adeguatezza degli spazi attuali e l’afflusso di cittadini e operatori giudiziari.”
Se gli avvocati di maggioranza si mostrano tiepidi o poco più, l’avvocato e consigliere comunale Giorgio Ballesi è a dir poco tranchant. “Non tollero più queste battute”, ha esordito con il tono vagamente alterato, “questi signori continuano a fare di Macerata una città che grida vendetta. E queste proposte non possono essere usate come una scusa, visto quello che hanno fatto del centro storico. Tutte queste proposte che circolano”, ha continuato Ballesi, “sono irrealizzabili. In ogni caso”, è entrato più nel merito della proposta di Bruno Mandrelli, “se si facesse la separazione delle carriere si potrebbe pensare a traferire la Procura. Ma tutto il tribunale?”, ha concluso quasi sgomento prima di toccare nella sua risposta l’attuale sede giudiziaria. “Nessuno si rende conto del gioiellino che abbiamo”, ha spiegato, “e sono decenni che si parla di un ampliamento del palazzo di giustizia con annesso posteggio sotterraneo. Quello degli spazi era quindi un problema noto”, ha chiuso il suo ragionamento, “e adesso la maggioranza non ci venga a proporre l’idea dell’emergenza, se tutto hanno saputo fare fuorché portare avanti un piano degli anni settanta.”
Un poco più pacato almeno nei modi il consigliere Pdl Fabio Pistarelli, ma che in alcuni punti riprende le argomentazioni di Ballesi. “Io dico che ad oggi le problematiche del centro storico non si risolvono con un’azione simbolica. Qui inoltre non stiamo parlando di un piccolo ufficio ma di centinaia o migliaia tra operatori, dipendenti del ministero, cittadini e professionisti del diritto. Gli uffici giudiziari”, ha proseguito, “svolgono azioni delicate, sono complessi nella loro organizzazione. Io sono più favorevole ad altre opzioni, come ad esempio l’ampliamento dell’attuale sede giudiziaria o alla nascita di una cittadella dei servizi negli spazi delle ex casermette. E a una provocazione positiva come quella di Mandrelli voglio rispondere con un’altra provocazione positiva: riempire gli spazi del centro storico con luoghi in cui le persone si aggreghino e vivano.”
Insomma la provocazione positiva di Bruno Mandrelli non è stata accolta con entusiasmo. Da chi come il sindaco vuole rimanere con i piedi per terra o da chi come Ballesi preferirebbe una soluzione più realistica come l’ampliamento delle attuali sedi giudiziarie. Il resto al momento sembra confinato nel mondo delle buone intenzioni, seppur buone ma sempre intenzioni. E viene da domandarsi se il Ministero di Grazia e Giustizia sia mai stato reso partecipe delle suggestioni della politica maceratese, anche nel caso delle ex casermette. Considerando i chiari di luna in cui si barcamenano le istituzioni e le amministrazioni pubbliche, c’è forse da dubitare che il Ministero sia disposto ad investire milioni di euro o che qualcuno a Macerata si sia chiesto chi paghi. A meno che, come al solito, a fianco del tribunale non spunti un bel centro commerciale in grado di fare ciascuno felice e contento.
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Tribunale = palazzetto
solita occasione persa con avallo dei cittadini maceratesi
Notare come la proposta dell’ennesima lottizzazione/devastazione/speculazione edilizia alle casermette già trova ferventi ed entusiasti sostenitori tra il Pd e il PdL
Per il bene della città questi politi-culi devono andare a casa tutti…..
Vedo che l’amico Cerasi coglie nel segno e nella “sostanza”. Mi farebbe piacere che intervenisse qualche architetto per parlare del nostro Tribunale. Dico della sua struttura stilistica che a me risulta di particolare rilevanza ( estetica e storico-critica). Colgo positivamente il segnale che ha lanciato Bruno Mandrelli relativamente al centro storico, fermo restando che il palazzo Trevi Senigallia è un passo avanti. Apprezzo quanto sostenuto da Giorgio Ballesi e con lui mi chiedo: ma non c’erano e giacevano altri progetti di allargamento dell’attuale Tribunale a latere?
Se uno lo avesse saputo prima
si sarebbe potuto suggerire o addirittura imporre ad ogni
supermercato di riservare un terzo dello spazio da destinare alle varie coperture
di uffici con esigenze
amministrative..(e anche perché no- qualche aula di tribunale )
ahahahahah
e stavamo a cavallo……..
nell attesa spesso snervante – si poteva pure fare spesa…..
In attesa delle necessarie autorizzazioni per l’Aeroporto di Valle Morta, visto che c’è tantissimo spazio non si potrebbe trasferire il Tribunale da quelle parti???
Inoltre con al chiusura/ridimensionamento dei vari Tribunali la “location” sarebbe migliore (vicino ala superstrada) con la possibiltà di adeguati parchegggi.
Infine facendo dei prefabbricati costerebbe probabilmente assai di meno che ristrutturare il vecchio
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L’unico problma è che adesso (mi sembra) che l’edificio del Trbunale sia del Comune (e che percepisca un affitto): se gli si va via che cosa fare di quel palazzotto???
ECCEZIUNALE VERAMENTE …………………………
IL tribunale di Camerino a Macerata e dobbiamo subito fare una sede nuova … lo dico tutti gli avvocati consiglieri, senatori, capigruppi etc…
Veramente ridicolo…chissà come la vede il CAVALIERE grande esperto di traslochi ( vedi alitalia)
Guardando in prospettiva, con gli uffici giudiziari nel centro storico c’è il vantaggio che le proteste risulteranno senz’altro più folkloristiche (e le eventuali sommosse popolarforensi potranno svolgersi in uno scenario architettonico sicuramente più adeguato) il giorno in cui dovesse essere soppresso anche il Tribunale di Macerata.
Il Tribunale in Centro a Macerata , con gli Uffici nel Palazzo Studi a posto della Provincia; Rivitalizzare il Centro Storico e nuova occupazione con gli Uffici Giudiziari; una Cittadella della Giustizia al posto dele ex Casermette. Se il Cittadino non conoscesse la Politica Maceratese, con i personaggi collegati, verrebbe voglia di prenderla effettivamente come una vera provocazione, contro l’intelligenza delle persone . Conoscendo però sia la Politica che i diversi soggetti che la rappresentano,sorge spontanea una domanda? Ma questi avvocati prestati alla Politica non hanno. un ………..altro a cui pensare! Che tornino a studiare Diritto che dovrebbe essere la loro materia di competenza e soprattutto a fare esperienza lavorativa ,come tutti i comuni Cittadini!
Ottima idea quella di Mandrelli, portare alcune sedi giudiziare in centro aiuterebbe il tanto richiesto ripopolamento del centro storico, soprattutto gioverebbe per le attività commerciali presenti, magari attirando ulteriori investitori.
Da tempo si parla di spending review, una realtá ormai imminente secondo il mio punto di vista, che comporterá la chiusura di uffici importanti, uffici che sono una attrattiva importante (anche se obbligatoria) al centro storico di Macerata. Prevenire non é forse meglio che curare?..cosa ne rimarrebbe del centro storico un giorno che venissero chiusi la camera di commercio, la prefettura e vari uffici provinciali?…l’universitá? Ogni anno che passa gli iscritti diminuiscono.Ci ritroveremo con un centro storico ancor piu deserto di ora, con ulteriori chiusure di ativitá, questa é la realtá.
Minor gente va in centro (anche se ripeto,obbligatoriamente in questo caso), comporta meno consumi…i tempi sono quelli che sono, anche 1 Euro in piu al giorno fa differenza ad un’attivitá commerciale.
Per una volta che qualcuno aveva una buona idea per rivitalizzare il Centro Storico… Niente eh… Costruire, costruire, costruire…..
Nella Provincia di Macerata ci sono mille Avvocati quindi pensare di trovare una soluzione per il Palazzo di Giustizia sarà veramente dura.