Qualità, innovazione, internazionalizzazione. È l’aria che si respira al Micam e al Mipel di Milano, dove oggi è arrivato il presidente Antonio Pettinari per portare il saluto e l’omaggio della Provincia e di tutta la comunità agli imprenditori maceratesi del settore calzaturiero e della pelletteria che, in questi giorni, presentano in fiera agli appassionati di mezzo mondo le splendide collezioni per la primavera-estate 2014. Scarpe di ogni tipo, borse, oggetti di piccola pelletteria. “Parlano maceratese” i padiglioni del quartiere fieristico, pullulano della vitalità delle almeno cento piccole e medie imprese del Maceratese presenti, “figlie” tutte di quei “padri imprenditori” protagonisti indiscussi del tessuto economico italiano, acclamati a livello internazionale.
Donne e uomini venuti spesso “dal nulla” che, grazie alla passione e al sacrificio delle proprie famiglie, “hanno saputo mettere in pratica idee, risorse e capacità, esportando nel mondo l’immagine migliore di un intero territorio”. Lo ha sottolineato, durante la visita agli stand, il presidente Pettinari che non ha mancato di ricordare come il calzaturiero sia un settore decisivo per l’economia marchigiana, e ha ribadito la necessità da parte delle Istituzioni, a tutti i livelli, di una politica industriale in grado di sostenere l’internazionalizzazione e l’innovazione di prodotto che, nel complesso, hanno consentito a questo distretto, pur nelle difficoltà, di resistere alla crisi e stare sul mercato.
Accompagnato da Carlo Cipriani, responsabile del servizio Internazionalizzazione di Confindustria Macerata, Pettinari ha incontrato numerosi imprenditori locali e rappresentanti del settore, a cominciare da Cleto Sagripanti, presidente Assocalzaturifici italiani, e Tonino Ciannavei, presidente dei Calzaturieri di Confindustria Macerata. Con loro ha discusso anche del Made in Italy di cui le aziende maceratesi sono custodi e tra le più corteggiate, soprattutto da russi e asiatici
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Qualcuno sa quante sono le fabbriche calzaturiere che, negli ultimi 10 anni, in Regione hanno chiuso?
Nelle Marche oggi resistono solo “i nomi” o coloro che portano parte della produzione nei paesi in via di sviluppo (magari facendola rientare come semilavorato, aggiungere una soletta di pulizia e marcandola Made in Italy)
Centinaia di calzaturifici hanno tirato giù la saracinesca, e per un nome “che tiene” ci sono dietro 100 anonimi che sono a spasso e senza lavoro…
Inaugurazione campus a Camerino. Accanto a Padre Georg a Urbisaglia ed infine il Micam di Milano. Offensiva mediatica o volontà di stare lontano dal Capannone della Provincia di Piediripa? Occhio non vede cuore non duole!
Imminente posa fotografica alla sagra della polenta di S.Maria in Selva, magari con il Presidente Spacca, come lo scorso anno.
Io preferirei di gran lunga caro Presidente che lei se ne stia tappato in provincia a pensare come alleviare i problemi che affliggono noi tutti, le sue passerelle lasciano il tempo che trovano e francamente non e’ neanche un gran bel vedere!!!!!!