Corridonia, dopo il danno la beffa
Mezza squadra ai saluti

CALCIO - Dopo la decisione della Figc di far retrocedere la società in Promozione, arriva lo sfogo del presidente Procaccini: "Queste mazzate fanno letteralmente crollare il mondo addosso". Salta l'allenamento odierno, aria d'addio per tanti giocatori

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La formazione del Corridonia della scorsa stagione

La formazione del Corridonia della scorsa stagione

di Sara Santacchi

Amareggiato, deluso, dispiaciuto, disilluso e chi più ne ha più ne metta. E’ questo ciò che rispecchia lo stato d’animo del presidente del Corridonia Sandro Procaccini l’indomani la sentenza della Figc sul “caso Painelli” (leggi l’articolo) risalente allo scorso 12 maggio quando le due squadre si incontrarono al “Martini” di Corridonia per lo spareggio play out che vide imporsi proprio la compagine  del presidente Procaccini. Il campo decretò la vittoria del Corridonia, ma un episodio accaduto fuori dal rettangolo verde portò la formazione pesarese a fare ricorso. Ebbene, a distanza di tre mesi dall’accaduto arriva il responso: il Corridonia retrocede in Promozione e la Cagliese è in Eccellenza. Non ci sta la società di Procaccini, così come lo stesso presidente che fatica a trovare le parole giuste per esprimere il suo rammarico. “Quanto accaduto in queste ore ha dell’incredibile – commenta – Ciò è del tutto inconcepibile. Siamo stati puniti per un episodio accaduto fuori dal campo e basandosi sulla testimonianza di una sola persona, quando è la parola mia contro la loro. Il mio disappunto non trova espressione a parole. A mio avviso – continua – la questione è stata tratta con enorme superficialità dalla Figc. Mi sembra che purtroppo, spesso, si usino due pesi e due misure dal momento che alcune società disputeranno il campionato d’Eccellenza, nonostante diverse problematiche, e noi siamo condannati alla retrocessione”. E’ un fiume in piena il numero uno del Corridonia che spiega anche come si siano già viste le prime conseguenze “questa mattina doveva esserci l’ultimo allenamento prima di ferragosto ed è saltato. Abbiamo costruito una squadra per affrontare un campionato d’Eccellenza, ci ritroviamo a dover affrontare quello di Promozione con diversi giocatori che non ci stanno ad abbassarsi di categoria e sui quali con tutta probabilità non potremo fare affidamento. Ci troviamo in enorme difficoltà perché in pratica è tutto da rifare. Inoltre – spiega – tutto ciò a venti giorni dall’inizio del campionato e a dieci dal primo impegno ufficiale, con la Coppa Italia. Non si possono gestire in questo modo queste cose. Noi ci siamo già iscritti al torneo d’Eccellenza, avrebbero potuto temporeggiare, proprio in attesa della sentenza, invece adesso andrà a finire che dovremo anche pagare una penale per eventuali ritardi all’iscrizione al campionato di Promozione”. Delle parole che non possono non essere piene di delusione da parte di un presidente che ricopre questo ruolo da ben 22 anni, che ha portato la società dal fallimento all’Eccellenza (dopo 50 anni) e che ha investito passione, forze economiche e non solo. “Queste mazzate fanno letteralmente crollare il mondo addosso”. Dunque adesso come intendete muovervi? “Faremo una prima riunione già nel pomeriggio in cui decideremo il da farsi – spiega l’avvocato Pietro Siciliano – il problema di questi giorni è che gli uffici sono chiusi per cui dovremo aspettare almeno lunedì. La sentenza è arrivata tardi, fuori dai termini della Federazione per un’eventuale domanda di ripescaggio quindi è oltremodo lesiva. Faremo ricorso, richiedendo una procedura d’urgenza, davanti l’alta corte di giustizia del Coni”. Infine un’ultima speranza del presidente Procaccini “Visto che l’Eccellenza sarà a 17 squadre per l’inserimento della Sambenedettese, mi auguro che anche a noi sarà riservato un trattamento alla pari e si possa disputare un torneo a 18 squadre che include anche noi”.



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