Con l’arrivo della settimana di Ferragosto, molti negozi, uffici e servizi chiudono i battenti, oppure riducono fortemente il proprio orario di lavoro. E’ questo (anche) il caso del trasporto pubblico a Macerata, che nella settimana dal 12 al 17 agosto prevede l’effettuazione del solo servizio festivo gratuito. Questo può causare disagi per l’utenza: i lettori Palma Trocchianesi e Riccardo Petetta lamentano appunto gli effetti della sospensione del servizio nel quartiere di Corneto, dove abitano molte persone anziane.
«Spettabile redazione di Cronache Maceratesi, inviamo questa mail questa mail per segnalare una spiacevole e dannosa situazione venutasi a creare per la sospensione, per l’intera settimana di Ferragosto, del servizio di trasporto urbano nel quartiere residenziale “Corneto/via Cincinelli”, abitato per la maggior parte da anziani privi di altre modalità di spostamento. Evidenziamo la gravità della cosa anche per il fatto che si tratta di una zona totalmente scoperta di qualsiasi tipo di servizio di prima necessità come alimentari , farmacia e altro. Alle numerose telefonate di protesta da parte dei residenti, l’azienda incaricata ha risposto: “Prendete un taxi e sarete rimborsati”. Questa espressione ha i toni di una presa in giro – anche per il fatto che a Macerata i taxi sono quasi assenti. Speriamo che queste righe servano da monito ai diretti interessati e che si prenda maggiormente in considerazione la voce di chi non ha la comodità e la possibilità di muoversi liberamente e autonomamente».
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Da un lato (cosa meritoria) tengono aperti i contenitori culturali cittadini ma, dall’altro, diminuiscono i servizi…. Non sarebbe il caso che i vari assessorati si raccordino tra loro??
Più in generale poco si capisce perchè, in molte strutture pubbliche, luglio ed agosto diminuiscono l’orario di apertura egli uffici…
brillantissima idea di fermare i servizi trasporto urbani, altra pazzia del comune di Macerata, ma vi rendete conto di quale disagio apporterete agli anziani soli, che non dispongono di mezzi privati, e chi deve andare a lavorare anche a ferragosto, state oltrpassando ogni limite di civilta’ e della vergogna, davvero solo a Macerata poteva succedere vergognatevi, ve la prendete sempre con i piu’ deboli. ma smettelela di trattare la povera gente in questo modo, vergognatevi amministratori
x le persone che lavorano e hanno l’ abbonamento … hanno pagato un servizio che non esiste……..
e poi nei tg dicono che nelle città a ferragosto si può stare tranquilli,che funziona tutto…
il risparmio si fa sempre a spese dei piu’ deboli.
Approfitto per segnalare che per ben tre volte ho tentato di utilizzare il servizio festivo gratuito (in funzione, in teoria, dal 12 scorso) e ho sempre aspettato inutilmente, dovendo tornare a casa e prendere l’auto.
Per fortuna che sono fermi se fanno le rotatorie al contrario come nella foto
Sospensione del servizio Bus APM dal 12 al 18 agosto.
Una settimana ‘appiedata’.
La versione ufficiale di APM ( volantini apposti nei bus) è che per tal periodo sarà effettuato il servizio “festivo”.
Il servizio festivo consta di n. 4 circolari che passano con una frequenza assai dilatata rispetto alle corse normali ( le linee sono normalmente n. 13, quelle festive sono n. 4, appunto, e passano in media ogni tre ore).
Le considerazioni sono:
1.il 12, 13, 14, 16, 17 agosto non sono giorni festivi, quindi si tratta evidentemente di un disservizio.
2.la modifica dell’orario è stata comunicata a ridosso dei giorni “festivi” con volantini semianonimi nei bus.
3.Chi ha un abbonamento, come me, non ha la possibilità, per una settimana, di usufruirne.
A rigore dovrei chiedere il rimborso.
Mi stupisco ancora una volta come servizi definiti essenziali vengano gestiti così alla carlona.
Evidenzio , per esempio per la circolare festiva ‘a’ ,che la prima corsa che passa la mattina è alle 10.22 ( inutile per andare a lavorare, o per andare, per dire, a fare delle analisi all’ospedale, etc..), e che le corse , in 24 ore , sono n. 5 ( il che significa che, se si è fortunati e si becca l’andata, il ritorno è inevitabilmente a piedi).
Ho chiamato oggi APM e hanno risposto che si tratta di una disposizione data all’APM stassa dal Comune, e che sostanzialmente mi devo arrangiare :’così è, e così ha disposto il comune, non noi’.
Ci dobbiamo arrangiare.
Sottolineo che APM è ampiamente in attivo e non è questione di fondi o di straordinari.
E naturalmente,ripettando l’omogeneità di comportamento con il Comune,l’Apm non risponde alle giuste sollecitazioni dei cittadini.Vi rendete conto di quanto sia offensivo e volgare continuare a non rispondere? Quale assessore si occupa della strategia comunicativa?Possibile che non capisca che in tale modo si isolano di più e non bastera’ aggiungere qualche sagra per cancellare i pessimi ricordi.Per fortuna però che ora c’è Ricotta che è addetto all'”integrazione”.
Condivido le lamentele per i disservizi indicati e anche per l’insufficiente comunicazione con gli utenti a quanto pare sia nella fase informativa che quando si tratta di raccogliere le lamentele degli stessi e di spiegare le ragioni delle scelte effettuate. Il servizio pubblico di trasporto urbano deve fare i conti con la riduzione di risorse a disposizione anche se i conti della APM , per fortuna sembrano ancora positivi. Ma non deve essere abbandonato l’obiettivo di diventare una valida alternativa alla mobilità privata. Questo non potrà accader e se non si cerca di mantenere a tutti i costi gli standard di servizio (se non migliorandoli) e non si costruisce una positiva relazione con i clienti (clienti e non utenti). Dobbiamo crederci tutti , a cominciare , ovviamente , dagli amministratori