di Carmen Russo
Non sempre la matematica e i numeri possono essere utilizzati per analizzare e risolvere. Ci sono ambiti in cui contano tanti altri fattori che rendono i meri calcoli non solo inutili, ma anche dannosi. E’ questo il caso della sanità dove la legge, la consuetudine e purtroppo anche un processo di semplificazione dei processi decisionali portano spesso a ragionare sui numeri dimenticando di mettere al centro la persona e in particolare il malato. I meri calcoli matematici stanno mettendo a dura prova il personale infermieristico della Pediatria e della Neonatologia dell’Ospedale di Macerata che, a causa dei tagli al personale avvenuti nel tempo, sono ridotte ai minimi termini tanto da non poter usufruire di ferie e permessi e da dover gestire situazioni di emergenza verso soggetti particolarmente delicati quali sono neonati e bambini, in modo inadeguato.
Le circa 25 infermiere in organico hanno già fatto presente più volte la difficile situazione all’amministrazione regionale e provinciale ma non hanno ottenuto nessuna risposta, nè tanto meno che qualcuno prendesse provvedimenti e lanciano il loro grido d’allarme anche sulle pagine di Cronache Maceratesi. «Non possiamo andare avanti così. I bambini malati meritano maggiore attenzione sanitaria e i nostri dirigenti amministrativi, che hanno ottenuto ricchi premi di produzione tagliando sul personale, non possono trascurare un settore importantissimo della sanità. Devono delle risposte a noi, ma soprattutto ai piccoli malati e alle loro famiglie».
In particolare nel reparto di Patologia Neonatale arrivano quei piccolissimi che hanno problemi e difficoltà legate alla nascita, spesso anche prematura. Nel reparto di Pediatria, invece, si trova anche il Pronto Soccorso Pediatrico che richiede locali adeguati e personale formato, anche in considerazione del fatto che il paziente bambino è tre volte più degli adulti esposto ad errori terapeutici potenzialmente dannosi, per di più non coopera e non può accorgersi dell’errore, inoltre i farmaci specifici per le malattie pediatriche sono pochi e la preparazione farmacologica include più passaggi, calcoli e algoritmi. La proposta di attivare un Pronto Soccorso Pediatrico, all’interno di quello generale, non è stato accolto bene dal personale del Pronto Soccorso che oltre a sottolineare le criticità di questa eventuale trasformazione, si è autodenunciato con un esposto alla Procura di Macerata per non potere, a causa del costante sovraffollamento, garantire il diritto alla salute e il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, oltre a venir meno spesso la possibilità di applicare il Protocollo Operativo. «Al momento – spiegano le infermiere di Pediatria e Neonatologia – per il turno notturno in Pediatria è presente una sola unità infermieristica che deve garantire assistenza in reparto e a coloro che accedono dal Pronto Soccorso. Questo vuol dire che se è necessario trasportare un paziente in Sala Operatoria, il reparto rimane scoperto per diverso tempo e lo stesso accade se si devono portare campioni in laboratorio o accompagnare pazienti per gli esami e per di più noi siamo state inserite anche nella squadra antincendio dell’ospedale, quindi in caso di incendio dovremmo abbandonare il reparto. In caso di trasporto dei piccoli pazienti verso altre strutture ospedaliere, l’infermiera in turno parte con l’ambulanza e la collega della neonatologia prende il suo posto, anche se non conosce i pazienti e non può gestire gli accessi al Pronto Soccorso. In Neonatologia le infermiere sono due di giorno e di notte, anche se il turno diurno dovrebbe essere coperto da tre unità».
Nonostante tanti problemi, grazie alla grande professionalità e umanità del personale, comunque le infermiere dei due reparti offrono anche, sempre con grande attenzione ai piccoli, una serie di attività ordinarie e prestazioni agli esterni. «Inoltre rispondiamo a continue telefonate – aggiungono – a causa della mancata reperibilità dei pediatri degli utenti e ci assumiamo grandi responsabilità non dovute. Oltre a tutto questo, risulta anche un dato occupazionale dei posti letto falsato rispetto alla realtà visto che, a fronte di pochi ricoveri, il reparto è pieno di pazienti in osservazione. Per di più la struttura è vecchia e ha grosse carenze, il reparto è su due piani e non ci sono ascensori che li collegano per cui le mamme con le carrozzine devono fare una rampa di scale molto scomoda. Oltre a farci lavorare in queste condizioni a causa delle malattie lunghe di tre colleghe non rimpiazzate, rischiamo anche di non poter godere delle ferie che ci spettano e che comunque ci permetterebbero di rigenerarci e lavorare meglio al rientro».
I bambini non conoscono la logica dei numeri e una società che guarda al futuro e che scommette sulle nuove generazioni, come dovrebbe essere la nostra, non può far prevalere la matematica sulla salute dei più piccoli.
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la cosa vergognosa è che in ospedale stanno smantellando reparti non per un’esigenza reale ma solo perché i dirigenti prendano il loro premio per averlo fatto,di recente si sono divisi 300 mila euro oltre a quelli che già guadagnano,mentre piangono miseria ,non assumono e non pagano i fornitori.
E’ una vergogna in questi tempi di miseria!
Se veramente avete a cuore la sorte dei bambini, richiamate le infermiere che si sono date malate e procrastinate (sapete che cosa significa la parola?) le ferie. E non pensate ai dirigenti! Il qualunquismo non piace a nessuno.
Per er monnezza. A mio avviso i dirigenti non si sono divisi nessun bottino. Quello che prendono è stabilito da tempo dalla legge. Se però tu sei convinto del contrario, denunciali. Se invece dici che la legge è ingiusta, posso essere d’accordo con te: e allora raccogliamo le firme per cambiarla.
Per Jaco: non credo tu possa sapere se sono malattie vere o false, potrebbero essere malattie vere e gravi, per cui non sparare sentenze senza conoscere la realtà. Inoltre vorrei sapere che lavoro fai tu e come reagiresti se ti togliessero il diritto di andare in ferie. Sai cosa significa la parola turno notturno? 6/7 volte al mese? Festività comprese? E avere la responsabilità di avere la vita dei bambini tra le mani? Le infermiere della Pediatria non stanno a pettinare le bambole!!!
Grazie della replica, molto garbata. Se spiegate la faccenda dei dirigenti che si godono ILLEGALMENTE i premi, rispondo a mia volta a tutto.
@jac0. Evidentemente non sai nulla della situazione e parli per sentito dire. Quindi puoi solo essere accusato di ignoranza e non stupidità. Informati meglio e poi commenta di nuovo. Tutti hanno diritto ad una seconda opportunità.
allora jaco te lo spiego subito perché i premi sono illegali.
Prima di tutto questi signori si beccano 100 mila euro a prescindere dai risultati e già questo è scandaloso,poi non contenti se ne prendono altri,quando noi dipendenti abbiamo gli stipendi bloccati da quasi 10 anni.
Per te è regolare questo? è regolare che non paghi i fornitori pero’ hai soldi da dare a pioggia ai dirigenti?
è regolare che io dica a te di tagliare sul personale perché non ho soldi e poi ti do soldi a te per averlo fatto?
è regolare che oltre allo stipendio indecente di questi periodi,questi signori godano di qualsiasi privilegio?
no non è regolare,è VERGOGNOSO!
pero’ poi quando uno va in ospedale,la prima cosa che pensa è che quel dipendente che guadanga 1200 euro non c’ha voglia di fare niente e brunetta dovrebbe mandarlo a casa…invece quelli che guadagnano 120 mila euro stanno bene dove stanno.
W l’italia.
@jac0Nessuno ha detto che i Dirigenti hanno commesso illegalità e nessuno credo se la vuole prendere con loro “personalmente”. Il sistema purtroppo prevede che si ha diritto a premi in caso di risparmi e contenimeno delle spese. Il problema è che quasi sempre questi risparmi avvengono riducendo il personale infermieristico. Da una parte ci si riempie la bocca con prestazioni avveniristiche offerte da alcuni reparti, come la neonatologia, poi si pretende di garantirle con personale ridotto all’osso. La legge dice che per far funzionare un reparto occorrono tot figure professionali. Perché quelle norme non vengono rispettate? Nessuno denuncia? Sbagliato. Sono anni che vengono fatte denunce, ma quando chi protesta e denuncia è solo e non supportato da un numero considerevole di persone, chi di dovere se ne strafrega.
A parte la polemica dirigenti/infermiere, vorrei spendere una parola a favore dell’intero reparto di pediatria a Macerata che ha aiutato sempre prontamente i miei figli quando ce n’è stato il bisogno senza tanti giri di parole, attese o inutili burocrazie: all’una di notte come la domenica pomeriggio. Io sapevo e so che quel reparto è una sicurezza per quanto riguarda esperienza e disponibilità a cui accudire i miei figli.
Quindi questi tagli dissennati, invece che farci stare a discutere su ferie finte e dirigenti che si dividono i soldi, dovrebbero spingerci tutti a protestare in maniera forte e netta contro i politici che permettono questo! Per me una assoluta vergogna per un paese civile. Si ricordino i politici che i figli ce li abbiamo tutti e gli stessi politici che potrebbero e devono fare qualcosa vivono e risiedono nel nostro stesso territorio.
Occorre pubblicare nome e cognome dei dirigenti che hanno deciso i tagli e che si sono “spartiti” i quattrini del premio produttività. Queste scelte sono fatte da persone reali, che magari si nascono dietro a norme fatte da altri. E’ ora di sapere nome e cognome di tutti, in modo da “fargli i complimenti” per le loro scelte!
Un celebre comico avrebbe commentato:
“Una domanda mi sorge spontanea…Jaco è un dirigente?”