Sulla salvezza del Corridonia nel campionato d’Eccellenza (leggi la cronaca della gara) c’è una bruttissima macchia: il giorno dopo la retrocessione nel campionato di Promozione, la Cagliese emana un durissimo comunicato riguardo ad un episodio che sarebbe successo poco prima del fischio d’inizio della gara del Martini. “Ieri a Corridonia sono successe delle cose molto molto gravi che nulla hanno a che fare con il calcio – si legge nella prima parte della nota emanata dalla società – quello che è avvenuto prima della partita ha del clamoroso. Appena arrivati dentro l’impianto di gioco, mentre la nostra squadra si stava dirigendo verso gli spogliatoi, approfittando del fatto che in quel momento era solo, un nostro giocatore veniva aggredito con un pugno in faccia e con una bomboletta spray in volto, da un loro tesserato, che poi è sceso normalmente in campo con il numero 4. Il nostro tesserato (Painelli) che doveva essere uno dei protagonisti della partita, ha dovuto subire un ricovero in ospedale e non ha potuto giocare a causa di questo fatto, tutt’ora si trova molto provato e non ristabilito dal colpo subito. Tutto questo è accaduto davanti agli occhi di Ciarlantini, del suo staff e dalla nostra società. Di conseguenza la partita che è andata in scena è stata completamente falsata da questo episodio, con molti dei nostri giocatori che sono molto giovani che avevano paura di scendere in campo, poichè convinti di andare a giocare un partita di calcio, non di andare a fare delle risse. La Cagliese calcio presenterà stamattina una denuncia e ufficializzerà il ricorso chiedendo la partita vinta a tavolino, perchè il clima di terrore che l’allenatore del Corridonia e di conseguenza i suoi giocatori hanno creato niente hanno a che fare con lo sport e con i valori che esso insegna. Ci sarebbe piaciuto giocare la partita in condizioni di civiltà e di correttezza, magari stringendo la mano agli avversari in caso di sconfitta, ma questo non è stato possibile, e allora andremo a fondo perchè la verità venga a galla e venga fatta giustizia, sia penale che sportiva”.
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meno male che il sindaco di corridonia ha invitato tara ghandi
Mah, sarà la Magistratura a stabilire come sono andati i fatti…
Quelle addotte sono solo giustificazioni per aver perso. Hanno perduto e si lamentano: “Mamma, mi ha fatto la bua e abbiamo perso”.
Anche se a Corridonia è giunta Tara Gandhi non vuol dire che siamo dei buonisti. Ricordo che, da ragazzo, quando La Corsara, ossia il Corridonia, andava a Montedinove e vinceva, quei pezzenti locali volevano fare cagnara e cercavano di menarci. Per fortuna che avevamo Mancioli, Fava e qualche altro che facevano quadrato e li gonfiavano. Nel campo bastava Uccittu… Una volta un nostro tifoso ritornò con lo scalpo di un montedinovese, che venne messo a trofeo sulla nostra bandiera.
Se fosse vero il cazzotto denunciato si dovrebbe risalire alla causa. Forse il malcapitato ha sbattuto la faccia contro lo stipite di una porta?… Ma, stiamo ai fatti: non sarà che il nostro numero 4, che secondo l’accusa avrebbe dato un pugno e usato una bomboletta spray, ammesso che sia vero, aveva ricevuto “qualcosa” dal “cagliese” precedentemente?
Comunque sia, sarà la Magistratura a stabilire le cause e gli effetti da quale parte sono cominciati. Ma, a voler vincere la partita a tavolino solo per un cazzotto è una cazzata che solo i Galli Senoni potevano immaginare. Noi siamo Piceni e Roma ci sottomise dopo i Galli Senoni. Attenzione, che scateniamo Claudio il benzinaio!