di Laura Boccanera
Nuovo appuntamento con il consiglio comunale martedì sera a Civitanova. All’ordine del giorno come sempre la prima ora sarà riservata alla discussione delle interrogazioni e mozioni accumulate dai consigli precedenti. Ma l’assise andrà a votare anche il ‘Regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale dei titolari di cariche elettive e di governo e del personale dirigente del Comune’ varato dall’amministrazione. “Un atto concreto che va nella direzione della trasparenza. Redditi e situazione patrimoniale dovranno essere resi pubblici sul sito internet istituzionale – spiega il Capogruppo del Pd Mirella Franco che non risparmio il biasimo ai colleghi consiglieri d’opposizione che ancora non hanno ottemperato a divulgare la propria situazione patrimoniale – una legge dello Stato lo prevede ma a Civitanova, in testa il sindaco e la giunta e molti consiglieri comunali, hanno già spontaneamente provveduto ad adeguarsi al principio della trasparenza della politica. Molti, ma non tutti. L’intero blocco consiliare del centro destra manca all’ appello. Massimo Mobili, Erminio Marinelli, Ermanno Carassai, Fabrizio Ciarapica, Sergio Marzetti, Giovanni Corallini, Claudio Morresi, non hanno pubblicato la propria dichiarazione dei redditi. Eppure erano tutti in consiglio comunale quando nel luglio del 2011 votarono una mozione consiliare che impegnava l’amministrazione di allora a varare entro 60 giorni quel Regolamento, che oggi la giunta Corvatta porta in aula. Due anni dopo le dichiarazioni sull’ importanza della trasparenza e dell’anagrafe tributaria dei politici, non un solo esponente del centro destra ha sentito il dovere di dare seguito con i fatti alle parole, comportamento su cui abbiamo presentato una interrogazione consiliare. Eppure, appena qualche giorno fa predicavano a Corvatta “che il primo cittadino deve essere primo soprattutto per servizio e trasparenza”. Siamo d’accordo, ma il principio vale per tutti quelli che si occupano di amministrazione pubblica, opposizione di centro destra compresa, che fino ad oggi si è sottratta a quella trasparenza che vorrebbe imporre agli altri e non a se stessa”.
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Se stanno così le cose ha ragione l’assessore Franco.
Amico Erminio Marinelli, perchè non “traspari”?
Iva, Imu, Tares sono le cose su cui si dovrebbe dibattere e non queste cavolate. Che dice la Franco del fatto che in campagna elettorale si diceva di eliminare le municipalizzare (accorpandole) mentre ora il PD ha fatto man bassa di posti per i trombati della politica ? Queste sono le cose serie di cui parlare.
Solo per necessità di chiarezza dei ruoli: la sottoscritta non è assessore, ma consigliere comunale
Va bene il regolamento va bene che tutti senza eccezione dovrebbero sentirsi in obbligo di far conoscere il reddito e la situazione patrimoniale.C’è però un altro elemento che spero il Regolamento contempli ossia dalle voci che formano il reddito. Se non si sa da cosa e quali voci è formato il reddito specie per i politici categoria nella quale ci sono anche dei professionisti della politica il cittadino non saprà mai tutto del politico.