Nota del Comune di Macerata:
La prevenzione della produzione è la migliore possibile tra le scelte di gestione del ciclo integrato dei rifiuti in quanto elimina la necessità di raccolta, trasporto, riciclaggio e smaltimento, garantendo così il più alto livello di tutela dell’ambiente e ottimizza l’uso delle risorse. In questo senso il Comune di Macerata, con un’apposita delibera, approvata recentemente dalla Giunta, in base anche alle linee di indirizzo fornite dalla Regione Marche in materia, ha deciso di dotare la città di un Centro del riuso con l’obiettivo di ridurre i rifiuti intercettando i beni ancora in buono stato, ma non più utilizzati, prima che vengano gettati in modo che possano essere recuperati da altri utenti. Il Centro verrà gestito dalla Smea in quanto gestore del servizio rifiuti così come previsto dalle linee guida regionali, che verrà affiancata nel servizio dal Centro di Educazione Ambientale. Il Centro del riuso verrà allestito nei locali del vivaio comunale in via di dismissione : “La scelta di collocare il Centro in quell’area – afferma l’assessore all’Ambiente, Enzo Valentini – è stata dettata dal fatto che in quella zona, a poche decine di metri da via Tucci e dall’ingresso della galleria delle Fonti, come noto, abbiamo previsto la realizzazione di un’isola ecologica che diverrà un unico centro di raccolta dei rifiuti urbani differenziati. In questo modo verrà realizzato un polo di riferimento unico per i cittadini che intendono dismettere i propri beni. Di volta in volta verrà verificata così anche l’opportunità di orientare il materiale verso il ciclo del riuso e verso quello dei rifiuti”. Per arrivare all’obiettivo della chiusura dell’inceneritore è importante aumentare la percentuale di raccolta differenziata .- ad aprile è stata del 52,84% – ma anche ridurre la quantità di tonnellate di rifiuti prodotti. In termini di rifiuti prodotti e da smaltire, l’Amministrazione comunale coglie l’occasione per sottolineare che “anche quando il Comune di Macerata avrà raggiunto, contiamo a breve, l’obiettivo del 65% di differenziata, le tonnellate in meno da smaltire saranno, annualmente, all’incirca 2.160. Non sono sicuramente questa a determinare la necessità di mantenere in attività l’inceneritore, che smaltisce 20.000 tonnellate l’anno. Il Comune di Macerata proseguirà nell’impegno della riduzione dei rifiuti e nell’aumento della percentuale di raccolta differenziata, ma per la chiusura dell’inceneritore è indispensabile l’apertura della nuova discarica di Cingoli”
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Speriamo non sia la solita bufala!!!
Speriamo che poi gli orari non siano come quelli dell’isola ecologica davanti allo stadio, che è praticamente quasi sempre chiusa.
Fumo negli occhi: impegnamoci invece in una raccolta differenziata seria. Guardando chi gestisce il Centro di Educazione Ambientale (che affiancherà la Smea) oltre alla Meridiana troviamo
http://www.risorsecoop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=73&Itemid=115
http://ceamacerata.blogspot.it/p/contatti.html
Dismettiamo la SMEA (troviamo l’accordo per far confluire gli operai nel Cosmari): vedrete che la percentuale di raccolta differenziata aumenterà ai livelli dei Comuni intorno.
Capperi Franco ha iniziato molti anni fa quasi 40 e lo prendono per pazzo ora mi sembra ala moda… ma cosa volete riciclare non fate più lo sporco tenetevi le cose che fanno parte della cultura Italiana e le tradizioni dei vecchi… prima non cera l’inquinamento imparate ad apprezzare gli artisti che stanno un po’ più avanti invece di criticarlo potevate aiutarlo a sviluppare l’arte per sensibilizzare fa paura che uno non istruito vi passi avanti?…. speriamo che si posa fare una mostra con i materiali di riciclo.. anzi perché non mettere a disposizione una rotonda in cui esporre le opere di artisti che recuperano i materiali?
Per evitare la riaccensione dell’inceneritore, caro Ass. Valentini, OCCORREVA che Macerata si fosse adeguata agli sforzi degli altri Comuni. Non si capisce come sia possibile che Macerata non abbia fatto quasi NULLA per differenziare i rifiuti. Compreso ciò, per recuperare quanto NON FATTO, l’Amministrazione vorrebbe estrarre il coniglio dal cilindro aprendo una sorta di isoletta ecologica per il riuso……… Ma il Comune Capoluogo di Provincia non dovrebbe dare l’esempio ???? Invece è l’ultimo Comune a differenziare (forse anche l’ultimo in graduatoria, trascinando tutti gli altri al ribasso) e si lamenta pure che il COSMARI non l’ha avvertito della riaccensione dell’inceneritore (anche questo mi suona un po’ strana) che è determinata proprio dal mancato impegno nella differenziazione del suo Comune…… A Casa, a studiare economia domestica !
A proposito di Centro educazione ambientale: la maggior parte delle staccionate e passarelle in legno del parco di Fontescodella sono distrutte rappresentando un grave pericolo per i bambini. Di chi è la responsabilità della manutenzione?
Credo sia molto interessante il “Centro del riuso”… ma tanto per fare due chiacchiere, come sempre al vento temo, vorrei far presenti delle cose su inceneritore e discarica:
Tralasciando gli interessi economici (per chi?) insiti nell’incenerimento e nel conferimento in discarica e una certa ignoranza di fondo negli amministratori della cosa pubblica, mi sembra di aver capito già da svariati mesi che:
1. La tutela della salute di lavoratori e cittadini dovrebbe essere preminente sul lavoro stesso;
2. I nuovi filtri adottati (tipo Bolzano, per intendersi) non risolvono il problema inquinamento;
3. La mancata riconversione/ammodernamento non può essere imputata al fatto che la differenziata non ha ancora raggiunto una certa quota (credo 80%). Certo, il Comune di Macerata ha delle colpe legate alla bassa percentuale di differenziazione nel capoluogo, ma già da tempo era possibile spegnere l’inceneritore e procedere alla riconversione/ammodernamento prendendo a modello altri già esistenti (tipo quello di Vedelago, per intendersi);
4. Effettuare analisi alla ricerca di inquinanti! Ma a cosa servono? Mi risulta che siano già state fatte in altre località italiane, assieme ad indagini epidemiologiche… con risultati positivi, ovvero inquinano e causano tumori!;
5. Non credo sia cosa seria ascoltare solo alcuni ricercatori e non altri di parere contrario, nel campo della ricerca scientifica non è così che si agisce!… o si vuol nascondere qualcosa?… ascoltare illustri scienziati finanziati da talune aziende non mi pare proprio etico!
Con 20€ a nucleo familiare (secondo quanto asserito dai rappresentanti del Cosmari nel corso dell’assemblea pubblica di sabato scorso) si potrebbe spegnere l’inceneritore. Se così fosse, mi sembra assurdo non perseguire questa strada! Ma che amministratori ci governano? Ripeto, c’è qualcosa sotto che non ci vogliono dire? E’ solo questione di interessi economici?!
L’appunto che mi hanno fatto due persone, in questi ultimi mesi, mi spingono a fare una considerazione:
– se non siamo direttamente interessati da un problema, facciamo finta che il problema non esista, lo lasciamo a qualcun altro… ma quel problema, prima o poi, finirà per essere anche il nostro…
Tanto per capirci: “se una discarica viene realizzata a casa di Tizio va bene, ma non a casa mia!”.
Ma le discariche, si sa, proliferano rapidamente in Italia, ma non in Germania, dove invece sono diminuite drasticamente negli ultimi anni.
Per quanto riguarda gli inceneritori, negli USA sono stati sostituiti dalla raccolta differenziata “spinta”, mentre in Germania con impianti di Trattamento Bio-Meccanico dei rifiuti (tipo Vedelago, TV).
SVEGLIA ITALIANI!!
finalmente qualcosa di serio, ma xchè farlo gestire dalla smea, quali guadagni ci sono sotto????? xchè non creare del lavoro visto il periodo di crisi?? propongo una petizione x far gestire il centro di riuso da una cooperativa x dare lavoro, è possibile che devono essere sempre i soliti ‘noti’ a gestirle, basta con questo clientelismo, NON SE NE PU0′ PIU’