di Laura Boccanera
“La città non può chiudere per lutto”. Ad una settimana dalla tragedia che ha sconvolto Civitanova i residenti e cittadini chiedono di ricordare, ma di non abbandonare i progetti per la stagione turistica come proposto da alcuni consiglieri. L’ultima proposta in ordine di tempo è stata quella del consigliere Livio de Vivo che ha depositato anche una mozione per chiedere di devolvere i fondi destinati alla cultura (Futura festival in primis) ai servizi sociali. Una proposta che il sindaco ha subito rispedito al mittente sottolineando invece il valore economico e di investimento riposto nella cultura. E così anche un gruppo di cittadini si è mobilitato e sta raccogliendo firme, un appello partito da alcuni commercianti come Gaetano Coppola di Romaoggetto per chiedere all’amministrazione di non far morire la città. I cittadini chiedono di “rispettare gli impegni assunti riguardo alla programmazione di eventi e manifestazioni dell’imminente stagione estiva. Con ciò non vogliamo entrare nel merito delle scelte fatte sia dal punto di vista economico che artistico – si legge nel volantino – fiduciosi che questa iniziativa sia una prima risposta all’attuale crisi invitiamo la cittadinanza tutta a firmare”. Sull’argomento interviene anche Natalia Tessitore, membro del cda dei Teatri e scrittrice: “Il dibattito che si è aperto in questi giorni in città sulla opportunità di investire fondi in iniziative inerenti il turismo e la cultura piuttosto che destinare gli stessi fondi al sociale fa capire quanto tutti siano stati profondamente toccati dai recenti tragici avvenimenti e sempre più affaticati da una crisi che attanaglia non solo il corpo, cioè il lavoro, ma anche la mente, cioè il pensiero, e che ormai coinvolge tutto il nostro vivere. Ma si tratta di questo: non arrendersi. Il futuro non potrà che essere quello che noi vorremmo che sia e senza investimenti non c’è futuro possibile. La cultura è sempre stata un ottimo investimento, in grado di portare grande ricaduta sul territorio in termini economici e quindi di essere sostegno alla crescita di tutti e per tutti. E per cultura non si intende solo un percorso di conoscenza intellettuale che a volte appare distante dalla realtà, ma cultura è soprattutto capacità di valorizzare le moltissime risorse che contraddistinguono il nostro territorio e le nostre capacità: ambiente, accoglienza, enogastronomia, paesaggio, tradizione, clima, ingegno. Con la dovuta sobrietà, credo si debba proseguire il percorso intrapreso che è sinonimo di speranza e futuro possibile”.
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La cittâ non deve chiudere per lutto, ma deve rimanere chiusa per “vergogna”, Civitanova Marche era fino a poco tempo fá una cittá esempio di ricchezza, produttivitá, dinamismo, intraprendenza, forse un pò rozza ma pur sempre moderna e aperta, adesso siamo conosciuti in tutta Italia e non solo, come esempio di miseria, povertá, abbandono, isolamento e degrado. Come è possibile in così poco tempo capovolgere un’immagine positiva che ci eravamo costruiti negli ultimi decenni, in una non solo negativa, ma catastrofica???
Dare tutta la colpa alla crisi e al governo nazionale mi sembra a dir poco ridicolo, non riuscire ad ammettere che alla guida di questa cittá sono stati scelti dei personaggi a dir poco “devastanti” è paradossale, l’incapacitá con cui stanno portando alla rovina la cittá, senza riuscire neanche ad una pur semplice azione di sostegno verso le classi sociali più deboli della cittadinanza “Civitanovese”, merita una punizione come quella che stiamo vivendo e che purtroppo durerá molto a lungo, sono anche convinto che siano portatori anche di “jella” quindi quando li incontrate in giro per la strada, fate i dovuti …….. scongiuri, non si sá mai……….
Ammo ce li teniamo!!!!!! i civitanovesi li hanno scelti, prima qualcuno si lamentava pure!!!!!!
Adesso che fanno?? stanno tutti zitti, ma fino a quando…………
…………..Civitanova Marche era fino a poco tempo fá una cittá esempio di ricchezza, produttivitá, dinamismo, intraprendenza, forse un pò rozza ma pur sempre moderna e aperta………………
SI MA QUESTO E’ UN ALTRO FILM………………
i ristoranti sono sempre pieni………….i voli lostesso………………mà và là !!!!!!!!!!!
Ma certo I FONDI PER LA CULTURA: ma che scherziamo a lasciare senza fondi la cultura?
Quella cultura, che tradotto in termini comprensibile si traduce “””il divertimento per alcuni, per i soliti, per
gli incastrati”””” per coloro che magari quando vanno a godersi lo spettacolo, hanno sempre e puntualmente
la mazzetta di biglietti omaggio. Questa sarebbe la cultura che intendono, una specie di anlfabeti, OPPURE la
cultura prioritaria sarebbe ed è, far si che le scuole non crollino sopra chi le frequenta, far si che chi non ha la
possibilità abbia un aiuto per i libri, oppure l’istituzione di quache borsa di studio. Certo poi se c’è, se rimane
la possibilità anche i fondi per lo spettacolo. E per spettacolo “”indecoroso”” anche quello per cui quando hanno celebrato l’opera, non si è riusciti a sapere quanti hanno avuto la possibilità e, se ne sono fregati di
pagare il biglietto, la gente che non vuole pagare il biglietti va esclusa a priori, se biglietti omaggio ci debbono
essere vanno riservati alle scuole ed ia pensionati. Tutto il resto è noiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Forse la misera cifra di 20.000——30.000——-40.000——–avrebbe consentito di evitare la tragedia,
ora è inutile piangere sul latte versato. E’ l’amministrazione miope, che sorvola su ciò che è più importante,
quando un cittadino si umilia, mette in gioco la propria dignità, per genuflettersi alle istituzioni, significa che
quella è l’ultima spiaggia l’ultimo tentativo. Ora fa ridere (se non ci fosse da piangere) sentire gente che
si sforza affinché, si sorvoli sul sociale a favore di ciò che non è inpispensabile. La cultura non è il divertimento
per pochi, il teatro, o la predica in piazza, o le comiche, cosa si auspicabile, e che spesso e volentieri con una
utenza la solita che magari alla fine dei conti, sno proprio coloro che ne usufruiscono gratis. mentre il cittadino
che deve pagare l’obolo, spesso ne è escluso. Chi vuole il divertimento o la cultura personalizzata se la paghi
prima ci sono i bisogni della gente. Di chi non arriva a fine mese, di chi non riesce a pagare un multa e si vede
confiscata la macchina, di non paga la bolletta del gas, e gli viene tagliato. Questa è la cultura, fronteggiare
queste emergenze è CULTURA, non lo spettacolino o il teatro ad uso e consumo di alcuni. Civitanova ha già
una grande fortuna da sfruttare “”il mare”” cosa che altri non hanno, valorizzi questa di fortuna, non i palliativi
La gente è già delusa dai parlamentari “grillini” che ragionano con la testa del “pensiero unico” del Profeta. Poichè, ancora non hanno idee su come affrontare la crisi della produzione e dell’occupazione, almeno non perdessero il tempo ad indicare a Napolitano la via “per i giardinetti”, ma gli ricordassero che la prebenda da Capo dello Stato che prende grida vendetta dinnanzi al tribunale di Dio e degli Uomini.
Perderanno voti i “grillini”? Forse… Ma ad aiutarli a rimanere a galla saranno quelli del PD che ancora rimangono attaccati alle vecchie logiche di regime dei due blocchi “Bersani e Renzi”.
Chi ha escluso Renzi come “grande elettore” è un imbecille patentato, un nemico del Partito e del popolo dei lavoratori, che dovrebbe essere cacciato a calci nel sedere dal Partito.
Ormai, quelli del PD che hanno permesso lo scadalo del Biogas, o i decrepiti e spompati vecchì arnesi ancora al potere a Civitanova e a Macerata, devono levare le tende.
Per fortuna il Partito ha Fabrizio Barca, figlio del compianto Compagno Luciano Barca, che faceva capire di economia perfino agli operai sulle pagine dell’Unità.
Luciano Barca è l’ultima spiaggia per un Partito in confusione. Ma, che dice la cosa più saggia ed ovvia da fare: ritornare alla base degli iscritti, perchè è da lì che il Partito dovrà ripartire…
E’ ciò che dice Papa Francesco: ritornare alla base delle parrocchie, perchè è da lì che la Chiesa dovrà ripartire…
Comunque sia, la vedo brutta. Poichè, mentre penseranno alla cosiddetta “Cultura”, la gente andrà più in poverta e forse, trovando altre strade più convincenti del suicidio, smetterà di suicidarsi.
Intervenire non è facile, anche per il rispetto che si deve a chi è stato colpito da una tragedia di queste proporzioni (parenti e amici delle vittime), ma una serie di considerazioni vorrei pur farle, anche perchè credo che il dibattito possa produrre più danni che rimedi a una situazione già di per se allarmante.
Per prima cosa anche io credo che dal punto di vista del sociale si possa e si debba fare di più, indirizzando maggiori risorse (bilancio 2013) per il superamento delle difficoltà economiche che attanagliano tante famiglie civitanovesi.
Ma credo anche che distogliere risorse da attività culturali e turistiche (quest’utimo da considerare quale settore su cui occorre puntare per creare occupazione e per risollevare l’economia della città, oltre che per aiutare il commercio, volano dello sviluppo di civitanova) possa risultare dannoso. Innescare un fenimeno recettivo, minori investimenti minori spese, ma anche minori consumi ed anche minori entrate, potrebbe impoverire ancora di più la popolazione.
Non sono un economista, ma penso che una amministrazione comunale abbia il compito, oltre a quello primario del sociale, di promuovere l’economia, compito che, se disatteso rischia di aumentare l’impoverimento economico della città.
Quindi occore fare attenzione a dove si vuol tagliare, sicuramente il superfluo, ma non in quelle attività che garantiscono ritorni economici, altrimenti anzichè curare il male si rischia di incrementarlo: minori consumi, minore occupazione, più povertà… potrebbe divenire un serpente che si morde la coda.
Per questo credo che la stagione estiva vada realizzata, con quali fondi?
Innanzi tutto con quello regionale che mi risulta ammonti a 150’000 euro, poi con fondi propri comunali.
Sono troppi i 200’000 del proprio bilancio?
Non saprei, potrebbero essere magari anche pochi se è vero che il festival apporterebbe un possibile ritorno pari a sette volte quanto speso.
Prego, in ultimo, di soppesare le parole, troppo facile farsi prendere dal panico, o cadere nella demagogia, in buona fede potremmo commettere errori che aggraverebbero la crisi, e mi auguro che tutti i soggetti istituzionali e politici, opposizione compresa, ragionino su queste cose, lasciando un attimo da parte le strumentalizzazioni e caricandosi, ciascuno per la propria parte (chi in maggioranza chi all’opposizione), del bene comune della nostra città.
Io ,pur essendo un commerciante storico della citta’ , non firmero’ .
La sgradevole sensazione , e’ che tutti gli aneliti , legati alla storica vittoria di Corvatta , che in molti abbiamo appoggiato prima alle primarie battendo sonoramente Silenzi , e poi contro Mobili , si sia rirolta in un misero ” levati tu che mi ci metto io ” .
Aggiungo che il ruolo del Comune , non si lega alla produzione di posti di lavoro , per quello ci deve pensare il mercato.Il ruolo del Comune va ricondotto alla governance del territorio , alla tutela di tutte le fasce sociali , alla qualita’ della vita dei propri cittadini .
Il resto e’ solo vecchia politica.
La cittá ha costruito il suo sviluppo e la sua ricchezza non con la “cultura” ma con il lavoro, la grande capacitá, creativitá e coesione sociale dei suoi uomini e donne, il senso di appartenenza e l’orgoglio Civitanovese è stato il motore economico che ha creato numerose aziende anche di importanza internazionale. Questa è stata la “cultura” che ci ha fatto diventare quello “che eravamo” fino a qualche tempo fà e che dovremmo per lungo tempo conservare come un bellissimo ricordo. Quello che è successo ci deve far riflettere, ci dobbiamo fermare tutti di fronte a questa tragedia perchè queste cose non accadano più, non possiamo far finta di niente e dimenticare in fretta ma anzi ripartire investendo in quella che è stata la nostra cultura del lavoro e dell’impresa che ha permesso la sviluppo economico della cittá. Basta con questi palcoscenici autoreferenziali e autocelebrativi dei nostri amministratori che di culturale hanno veramente poco, basta con una cultura che non ci appartiene, basta approfittare anche di una così grande tragedia per delle squallide comparsate televisive.
Investire solo per far ripartire l’economia ed il lavoro, maggiore attenzione sociale e un osservatorio di ascolto e sostegno hai problemi delle classi sociali più deboli, per chi cerca invece la cultura per farsi solamente i cavoli suoi consiglio invece una bella dose di “coltura”, zappa e vanga e un bel campo, deve andare a lavorare……
Sobrieta ????? Per certa gente che amministra la cultura (!!!!) la sobrietà non esiste. Come pensavo ad una settimana di distanza, i morti sono seppelliti e dimenticati. Sobrietà..ci fa ridere. E non hanno nemmeno il coraggio di esporsi, e fanno fare appelli ai cittadini ! Ma quali cittadini, non certo quelli qualunque, ma bensì quelli vicini e interessati, Complimenti per la sobrietà dei vostri pensieri., La tragedia non è solo quella passata ma tragedie sono quelle che ci dicono, dalle relazioni delle società che gestiscono acqua e gas, che ci sono molto famiglie che non riescono a pagare le bollette. Questa è la realtà ve lo volete ficcare in testa o no ?
Da rappresentante del Commercio dico: MEGLIO UNO SPETTACOLO IN MENO E UN AIUTO IN PIU! tutto è utile ma aiutare chi soffre ed é rimasto senza un lavoro e senza una speranza per il futuro diventa una priorità per una Amministrazione che faccia uso del “buon senso”.
Mi domando sempre come si faccia a calcolare il ritorno economico di sette volte superiore, qualcuno l’ha scritto nel contratto? Se il ritorno non ci fosse, visto che sarà un festival nuovo, chi pagherà? da cittadina vorrei conoscere le voci di spesa e non il totale, come prima veniva comunicato ai giornali
Che tristezza. Si specula su un fatto grave per motivi di partito. Come si fa a dire che bisogna tagliare i fondi alla cultura quando cultura significa sviluppo, economia. E’ davvero ridicolo leggere commenti su quello che sta facendo questa amministrazione e nessuno su come e’ stata lasciata la citta’ da chi c’era prima
Il dibattito che si sta svolgendo nella nostra città sulla necessità di dare una risposta alla tragedia dei tre suicidi mi sembra che unisca parti sociopolitiche distanti tra di loro della nostra città. L’obbiettivo comune non è il “bene della città” cosa che ci si aspetta dopo una tragedia del genere , l’obbiettivo è questa giunta e il ceto politico della sinistra cittadina. Quale é l’obbiettivo è innalzare il livello e la qualità della politica amministrativa ? no non mi sembra perché decenza vuole che accanto alla critiche si sviluppi anche un concorso di idee propositive , quest’ultimo aspetto è marginalmente presente e circoscritto a pochissime persone. Non mi convince l’attacco feroce di DON VINICIO , non credo che il suo intervento sia dettato da sincero spirito francescano, il suo fervore “pauperistico ha altre ragioni e scopi , condizionare la amministrazione nella vicenda del Jolly Rogers. Come pure è incomprensibile la reazione del commercio, gli eventi e la cultura hanno un ritorno per la loro categoria, e ricordo, ricordiamo tutti la reazione quando si temeva che Corvatta non avrebbe fatto POPSOPHIA, quindi anche per loro sono altre le ragioni. Restano i “politici” fautori del pauperismo evangelico a seguito della tragedia cittadina dei giorni scorsi , le avanguardie politiche di questo schieramento è dal 2011 , tutte, fatta salva una , sono in guerra per la conquista della leadership cittadina a sinistra. Abbiamo assistito a tutto migrazioni verso altre liste del centrosinistra, abbiamo visto schierarsi conto il PD nelle primarie, e ogni occasione per guerreggiare non è stata risparmiata , Certo ragione vuole che vinta lo schieramento da loro sostenuto si sarebbero dovuti placare e ciò non è avvenuto, e non mi interessa ora approfondire, le avanguardie continuano la loro guerra ora contro tutta l’amministrazione e le sue forze politiche, e ci sono segnali che vedono il rientro nella bagarre de DUO ANCONETANO ex IDV ora CENTRO DEMOCRATICO, l’articolo di FAVIA sui fatti della tragedia e della cultura , ma anche con l’acquisizione di un consigliere ex maggioranza. . Questo è lo stato dei fatti oggi a Civitanova . Potremmo parlare di cultura e ritorno degli investimenti , ma con a fronte questo scenario guerriero cittadino mi sembra farlo in altro ambito, ma voglio ricordare che In un convegno della regione puglia nel 2012 gli studiosi di marketing, economisti e amministratori hanno convenuto che
sono almeno tre gli impatti diretti che la cultura genera : i visitatori e la loro ricadute sul turismo; le filiere che legano la cultura materiale e immateriale allo sviluppo delle imprese creative; il ritorno di immagine che il territorio può avere dal sostegno alla cultura, così come è accaduto per la Regione Puglia.
Bisogna riconoscere che è un’anomalia concentrare la difesa delle attività culturali esclusivamente dalla prospettiva economica. Ma i tempi di oggi chiedono questo, ed è significativo che a difesa di una programmazione estiva legata a dei festival si siano mossi non intellettuali o artisti ma dei commercianti che, e nessuno mi potrà smentire, hanno a cuore in primis il guadagno.
Senza riportare tanti studi sulla ricaduta economica dell’investimento in cultura (da 1 a 6 o da 1 a 7 non lo so), nel suo piccolo la raccolta di firme avviata ne è la conferma.
La parola cultura tra virgolette, perché? È qualcosa che non si capisce? È qualcosa che è distante da noi? O è qualcosa che si vuole tenere distante, che si reputa effimero, superfluo? eppure anche per zappare la terra occorre cultura, perché qualcuno mi devi indicare quale strumento usare, quando è meglio farlo, devo decidere cosa seminare, devo aver cura di ciò che ho seminato e quindi devo essere pronto ad ascoltare, a imparare, a fare, a programmare, devo poi imparare a decidere, devo rischiare e devo avere il coraggio di farlo. Se ho degli strumenti di supporto tutto risulta più facile. A questo serve la cultura, ad avere strumenti per reagire nella difficoltà, ad avere strumenti per non arrendersi.
Che provincialismo e soprattutto che sterile polemica. La cultura alla mercè di interessi di partito o politici. Qualunque cosa questa aministrazione avesse scelto di fare (fare ciò che sta facendo, annullare il Festival, farlo in maniera ridotta) comunque sarebbe stata colpita dalle critiche. Non ho infatti letto una considerazione nel merito -anche perchè non si può giudicare prima di vedere i risultati- ma solo un processo a priori.
Gaetano Coppola candidato nella lista Uniti per cambiare-Corvatta. bene. uno di quelli che hanno detto no a Popsophia e adesso? bene. I civitanovesi ricordino la coerenza dei personaggi che ruotano in questo circo massimo, sottolineando comunque che non contesta le scelte fatte (da Silenzi)
E comunque, vogliamo tirare le somme del primo anno di questo pessimo governo?
I Pasdaran e le amazzoni dell’assessore alla Cultura Silenzi sono entrati in azione.Incapace di argomentare davanti alla crisi che investe i ceti meno protetti e garantiti di Civitanova del perchè le spese per gli spettacoli sono un tabù intoccabili e del perchè una parte debbano essere destinate ai servizi sociali eccoti che parte la solita raccolta di firme pro domus sua.
Ha ragine la signora Streppa quando mette in dubbio la meccanica teoria per cui gli spettacoli portano economia. Forse per i soliti ristoratori ma niente di più.La riprova che questo meccanismo non è automatico sta nel fatto che alcuni locali pubblici di proprietà del Comune gestiti da privati nel cuore della città hanno difficoltà ha pagare l’affitto allo stesso comunePerchè mettere in dubbio la sincerità dell’appello di Don Vinicio Albanesi e prendere per oro colato la difesa acritica delle spese per gli spettacoli?Don Vinicio fa questo per ripicca e condizionare il Comune o il fatto che un palazzetto della Curia è occupato dal gruppo Jolly Rogers.Non scherziamo con le cose serie.Non è partito dalla Provincia di Macerataallora gestita dal Presidente Giulio Silenzi e condiviso dal Sindaco civitanovese Mobili l’orietamento poi eseguito con tanto di Polizia per lo sgobero dell’ex Liceo Scientifico occupato sempre dal gruppo Jolly Rogers?Affermare l’orientamento della Curiaè strumentale è grossolana e scadente opera di disinformazione.La verità è che il ceto politico vuole alzare una cortina di fumo,distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla grave crisi economica in cui è stato gettato il paese per le scelte fatte dai governi e peggio ancora dal governo Monti.La traduzione di queste politiche a Civitanova Marche è che intanto che c’è un non certo ritorno dalla politica degli spettacoli si può anche tirare la cinghia.Ossia canta che ti passa.
@ ALESSANDRI mi scusi la sua autonomia di pensiero rispetto a qualsiasi centro di potere politico ed economico chi la certifica? O basta essere ANTI PD, ANTI SILENZI, O ANTI CHICCHESSIA?
Nel leggere certi commenti idioti si prova solo tanto smarrimento. Gianberdini e maxwalter (fa lo stesso): che cosa c’entra in questa drammatica realtà la sua ennesima analisi politica intrisa di estrema difesa dei Duri e Puri del Pd e di conseguenza l’accanimento per chi non si sente rappresentato dal Pd ? Di fronte ad una vera e propria emergenza sociale, di fronte a tre bare lei ancora continua a proporre le sue idee faziose. Ma come sta messo ? Idem per osvaldo ciocci, pronto paladino del vicesindaco, che ai funerali scattava fotografie (CHE PENA !!!) che continua a guardare indietro..ma che vuole guardare indietro che il tempo insegna che quello che c’era ieri già oggi non c’è più. Antonio Secchiari: Presidente Ato nominato dal PD e ben remunerato per l’incarico, che cosa pensa di chi non può pagare la bolletta dell’acqua o addirittura non riesce nemmeno più a onorore i propri defunti con dignità perchè non paga la lampada votiva? Per fiore nei prati un film o una canzonetta fanno sempre primavera !!!
Al posto di questi cori stonati sentite la pancia delle persone che sono in cassa integrazione, che sono stati licenziati, che sono disoccupati, che lavorano con contratti di solidarietà che non riescono nemmeno a mandare i loro figli alle FESTE DI COMPLEANNO degli amici di scuola e fategli capire che il festival futura cambierà il lorto futuro perchè li eleverà nello spirito, poi se non si possono permettere nemmeno un gelato, non fa niente ci penserà il vicesindaco con il chiosco amico.
Chioma al vento il suo intervento mette fine ad un dubbio e cioè che il nickname fosse un mio alias!
Troppo comodo per lei dare dell’idiota rifugiandosi dietro il suo nick name, la salva certo da una querela, ma la dipinge come un pavido che non è in grado di assumersi le sue idee. O sempre interloquito con i nicname tranne con i pavidi che offendono e basta. Lei parte dalla fine della polemica ed è gioco facile attribuire a me intenti puramente di eclatante Captatio benevolentiae verso i potenti di turno, mi consolo che non sono il solo a beneficiare della sua bava , sono in buona compagnia. Gia’ questa sua rabbiosa reazione mi fa capire chi è lei, un provocatore , lo è stato per una vita , ma ora invecchiando lei perde colpi, stile e perde soprattutto la stima per se stesso.
Le ricordo che la polemica , esclusivamente cittadina nasce da provocazioni tutte in aree ben definite che da oltre 3 anni conducono una disperata conquista della leadership in seno al PD, lo si può affermare perché tutto ciò nasce dalle intenzioni di questa amministrazione di proseguire con il festival in estate. Ebbene caro signore le contestazioni sono tutte concordi su un fatto che è meglio non spendere i soldi e destinarli a borse di studio. Bene nel mio interventoo , in questo giornale e in altri media io sostengo:
1) Metre esiste una documentazione , ricerche che dimostrino il ritorno nel territorio in termini economici, e da qui il mio dire facciamo i festival, in termini di socializzazione e crescita culturale e d’immagine per il turismo. La Regione Marche è una delle regione che più trae benefici dalle sue innumerevoli iniziative di eventi e di cultura promuovendo nel mondo la creatività della nostra industria e del nostro artigianato..
2) Queste persone che promotrici del lutto per un anno sono tra coloro che maggiormente attaccarono la neo Giunta Corvatta al grido cancelleranno il POPSOPHIA , era solo l’anno scorso e la crisi c’era ed era forte.
3) Coloro che dileggiano maggiormente questa Giunta e il suo operato erano e sono coloro a cui io ho indirizzato le me critiche, sono gli stessi che si compongono e si scompongono a seconda delle stagioni oggi molti di loro sono in via S.L.D. Versilia e si nascondono dietro ad un perenne comitato delle primarie del 250NOVEMBRE 2012 pro RENZI , alcuni cani sciolti, altri espulsi dalla maggioranza sono in trattive scillipotian per passare al centro democratico del duo anconetano.
4) lei non può impunemente darmi dell’idiota, non potendola io querelare , querelerò cronache maceratese se entro 48 ore non sopprimere il suo intervento. Perché deve essere il giornale a tutelare chi scrive in queste pagine.
Distinti saluti
Gian Berdini.
Ma perche nessuno dice quali siano i costi di questa cosiddetta “cultura”, chiari e per singola voce? Magari i 5stelle che avrebbero messo tutto sul web. No eh? hehehehe
Vorrei precisare a enzosampa che la lista “Uniti per Cambiare ” nn si è mai espressa su Popsophia. Personalmente ho sempre creduto nella manifestazione a cui spesso ho partecipato come spettatore .Nn ruoto intorno a niente e nessuno , infatti nn ho nessuna carica in nessun partito o altro …d’altronte nn mi interessa proprio!!Per quanto riguarda i costi e le scelte artistiche nn rientrano nella raccolta-Firme che vuol’essere un’esortazione ai ns. Amministratori ad “andare avanti” in qst’anno difficile per Civitanova!!!