Festa della famiglia alla fiera,
mozione di sfiducia per Corvatta

CIVITANOVA - Il centro destra continua a parlare di occupazione abusiva

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IMG_2769di Laura Boccanera

“Procederemo ad una mozione di sfiducia per il sindaco. Di fronte alla diffida dell’ Alfad ha comunque consentito lo svolgimento della manifestazione, è un gesto di grave irresponsabilità”. Il centrodestra civitanovese parla di “fatto gravissimo” e di “occupazione abusiva” per quanto avvenuto lo scorso fine settimana nei locali dell’ex fiera (leggi l’articolo) e ora stanno preparando una mozione per sfiduciare il sindaco che verrà presentata nel prossimo consiglio comunale. Al centro il rapporto fra Alfad e Comune e la federazione del centrodestra si dice preoccupata per quanto avvenuto. Secondo la minoranza Corvatta non avrebbe rispettato non solo la diffida a procedere, ma non avrebbe convocato neanche la commissione di vigilanza che assicura il normale svolgimento degli eventi in accordo con le forze interessate come polizia municipale e vigili del fuoco. “E’ stata una manifestazione abusiva e all’oscuro dei partecipanti oltretutto – commenta Sergio Marzetti, il sindaco agisce senza tener conto dei regolamenti e ha occupato gli spazi per la festa della famiglia. Siamo di fronte ad un’amministrazione che non rispetta le regole”. L’opposizione ricorda poi come si sono svolti i rapporti fra amministrazione, regione e Alfad. Il sindaco chiama la Regione, che però riferisce di dover contattare l’Alfad che ora ha in concessione lo spazio in virtù della convenzione firmata l’8 gennaio: “una convenzione che tra l’altro il sindaco non ha mai firmato – aggiunge Ciarapica – Corvatta ora fa appello all’articolo 6 della convenzione, ma lui non l’ha firmata e al di là dei carteggi intercorsi manca la riunione della Commissione vigilanza e c’è una diffida del 23 febbraio. Avrebbe dovuto sospendere tutto invece è andato avanti”. Il tema della fiera sarà al centro anche del prossimo consiglio comunale del 5 marzo con ben due interrogazioni sul futuro del nuovo spazio espositivo. “La nostra prima interrogazione è del 24 gennaio – dichiara Massimo Mobili – ma ad oggi ancora non abbiamo saputo nulla. Vogliamo sapere che fine farà la nuova fiera, chi sono questi imprenditori e come vogliono gestirla, abbiamo saputo da voci in circolazione che l’idea è quella di farla gestire da una proloco. Siamo preoccupati, perdere le manifestazioni fieristiche comporta un grave danno per le attività economiche, specie in un momento come questo. Rischiamo l’isolazionismo e di creare con la nuova fiera una cattedrale nel deserto senza una gestione di gente qualificata”.



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