Bordoni: “Nessun turno massacrante,
solo rispetto della legge”

MACERATA - Il direttore dell'Area Vasta 3 respinge al mittente le accuse mosse dal personale e dai rappresentanti sindacali su orari, accumulo delle ferie e ruolo dei dirigenti: "E' una vertenza anomala, in un momento elettorale c'è chi prova ad alzare un po' di polvere"

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Il direttore dell’area vasta 3 Enrico Bordoni

 

di Alessandra Pierini

«Una vertenza anomala»: così Enrico Bordoni, direttore dell’Area vasta 3 ha definito lo stato di agitazione e la mobilitazione che i sindacati stanno portando avanti, finora con assemblee dei lavoratori a Macerata (leggi l’articolo) e a Camerino (leggi l’articolo). «Di solito – va avanti Bordoni – una vertenza si apre quando la controparte non intende ascoltare le richieste sul tavolo sindacale, mentre questa si svolge con denunce mediatiche e contemporaneamente con la partecipazione ad incontri sui tavoli di concertazione. Al momento sono aperti tutti i tavoli di confronto sia della dirigenza che del comparto con risultati già raggiunti, come ad esempio l’accordo sulla proroga dei contratti a 9 precari. In questo caso la convocazione è stata precedente alle manifestazioni di protesta e nonostante le accuse di incapacità, abbiamo concluso l’accorso. Negli ultimi mesi sono poi stati firmati gli accordi integrativi per il risultato/produttività di collettiva, per l’utilizzo dei residui contrattuali della dirigenza, i regolamenti».

 

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i componenti dello staff di Bordoni

Bordoni cerca anche di dare una spiegazione all’anomalia: «Forse un motivo può essere quello di cercare come “capro espiatorio” perchè in un momento di grave crisi è difficile governare le difficoltà dei propri iscritti, ma in questo caso è troppo facile fare l’elenco delle difficoltà senza considerare che dobbiamo riorganizzare il servizio regionale per il 2013 con 185 milioni di euro in meno rispetto al 2011, con il blocco del turn over, taglio del 50% dei contratti a termine, taglio di posti letto, 56 circa nell’area vasta 3, e unità operative, probabilmente 3. Siamo sicuri che i lavoratori si sentano rappresentati da frase rivolte alla dirigenza come si sono lette nei manifesti “vi aspettiamo al varco”? Un altro motivo lo suggerisce la tempestiva coincidenza di accuse che da diverse parti politiche vengono lanciate, raccogliendo l’allarme delle Rsu, allarmi a volte privi di fondamento  come quelli sul primario di pronto soccorso di Civitanova e la camera mortuaria di San Severino. La verve polemica fa parte delle dinamiche, siamo in un momento pre-elettorale e qualcuno alza la polvere».

Bordoni passa in rassegna anche risultati ottenuti o prossimi al raggiungimento, tra questi la vicina nomina dei dirigenti amministrativi e tecnico professionali con recupero economico che può essere destinato a garantire assunzioni di personale sanitario, il completamento del dipartimento di emergenza e della nuova rianimazione a Civitanova, a Macerata il completamento del sesto piano e delle nuove sale operatorie, la ristrutturazione del pronto soccorso e l’installazione dell’apoteca (apparecchio donato dalla Fondazione Carima per la preparazione personalizzata dei farmaci), a Camerino il rafforzamento della chirurgia, il potenziamento del Cup e del front office.

asur (5)Bordoni rinvia al mittente le accuse dei rappresentanti sindacali su turni massacranti, accumulo di ferie e di riposi («Facciamo i conti con una situazione pregressa e con una contrazione delle risorse, non stiamo accumulando ulteriori debiti orari ma faremo un percorso di ridistribuzione del personale che rispetterà le regole e i contratti, i riposi minimi sono garantiti») e sulla funzione dei dirigenti («Il personale amministrativo è stato ridotto notevolmente e i 12 dirigenti che andremo a nominare non copriranno minimamente il numero che avevamo in passato. Per quanto riguarda la nostra capacità decisionale, abbiamo deleghe su personale, trattative sindacali e amministrazione corrente, per il resto è l’Asur ad avere una personalità giuridica, rivendico che facciamo tutto ciò che legalmente e amministrativamente ci spetta»).

Il direttore Bordoni, circondato dai componenti del suo staff lancia un messaggio preciso a rappresentanti sindacali e personale in agitazione: «Non siamo disponibili ad andare avanti così.La Direzione assicura che continuerà a cercare la collaborazione di tutti gli operatori e delle forze sociali per tenere insieme la barra diritta in un momento di gravi difficoltà economico finanziarie. Tuttavia non intende più prestarsi a speculazioni che rischiano di creare allarmi ingiustificati tra i cittadini, specie quelli che per uno stato di malattia hanno bisogno delle cure delle nostre strutture che non sono “scadenti”, come incautamente denunciato dalla RSU, né tanto meno fanno “ammalare i cittadini e morire i lavoratori”.
A tal fine, la Direzione, dichiarando di restare, come sempre fatto fino ad ora, aperta a qualsiasi richiesta di confronto costruttivo, non potrà essere disponibile a continuare le trattative in atto se non verranno sospese, come da prassi sindacale consolidata, le azioni di mobilitazione e di contrapposizione mediatica che, non avendo come obiettivo quello di ottenere il confronto, che la Direzione già offre, si prestano ad essere strumentalizzate per altri fini».

(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)

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