Gabriele Cipolletta
di Gabriele Censi
Una celebrazione o un rito funebre? Con questo interrogativo oggi alcune decine di persone (tra queste i sindaci di Fiuminata Vito Rizzo e di San Severino, Cesare Martini) si sono ritrovate a Poggio Sorifa sul luogo dell’incompiuta. Proprio oggi perchè la ricorrenza dei 18 anni del previsto termine fine lavori del traforo del Cornello è stata un’occasione per riaccendere i riflettori su un caso quasi dimenticato. L’iniziativa l’ha presa un cittadino che per evitare che l’interrogativo abbia la seconda risposta chiede la mobilitazione e la costituzione di un comitato civico. Gabriele Cipolletta ha scelto il mezzo dell’ironia e ha messo su una vera celebrazione con targa marmorea e lignea (a scelta), inno nazionale e busto al “ladro ignoto”.
Il conferimento del titolo di “monumento nazionale allo spreco e all’inefficienza” è stato senz’altro un successo ed ha attirato anche il nostro supereroe “Cittadino Maceratese” che ha voluto verificare lo stato dei lavori e presenziare al rito (GUARDA IL VIDEO). Con i sindaci e Cipolletta ha preso la parola anche Luigi Cristini, architetto incaricato del progetto nel lontano 1985: “C’è amarezza e delusione nel vedere lo stato di abbandono di un opera che sarebbe stata la più facile via di passaggio appenninica, il tratto più breve e senza dislivelli, si parte da circa 450 metri di altitudine e si esce alla stessa altezza, non c’è spiegazione a quanto è successo”
La lunga vicenda dell’incompiuta “Traforo del Cornello” è efficacemente sintetizzata in una voce dedicatagli su wikipedia: “Il Traforo del Cornello è un traforo stradale a canna unica, parzialmente iniziato nel tratto marchigiano, situato nell’Appennino umbro –marchigiano al confine con l’Umbria. La sua costruzione rientra nel più ampio progetto di un’arteria di sei chilometri, giudicata strategica per l’attraversamento interregionale Marche-Umbria. Oltre a migliorare notevolmente la viabilità locale, l’infrastruttura costituirebbe il punto nodale di un asse oggi mancante tra il versante adriatico e quello umbro di questa parte dell’Italia Centrale ed è essenziale per lo sviluppo dei comuni dell’alta vallata del Potenza.
La galleria ha inizio sul versante marchigiano nel territorio del comune di Fiuminata in località Poggio Sorifa; l’opera che collegherebbe il versante umbro della dorsale appenninica a quello marchigiano, passando per Nocera Umbra dopo un percorso di 700 metri si interrompe. La galleria come pure il viadotto d’accesso, costati 6 miliardi di lire dell’epoca (1994) e stimabili in almeno 12 milioni di euro attuali sono inutilizzabili. La galleria nei progetti redatti sarebbe dovuta terminare nello svincolo Flaminia Nuova, località Poggio Parrano di Nocera Umbra e innestarsi nella Statale 3 Flaminia. Il progetto è stato approvato nel 1990 dal consiglio di amministrazione dell’Anas, il progetto esecutivo del traforo prevedeva due lotti, uno per l’Umbria (di 3.100 metri) e l’altro per le Marche (900 metri); l’opera viene appaltata nel 1993, la parte di traforo marchigiana è stata realizzata per 500 metri prima che i lavori si interrompessero. I lavori della parte umbra, che comprenderebbero la realizzazione del raccordo con la Flaminia e il completamento della galleria, non sono partiti, nonostante il parere favorevole dato nel 1999 dalla Regione sull’impatto ambientale e l’approvazione, sempre nel ‘99, del progetto esecutivo da parte del ministero dei Lavori pubblici.”
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Fantastico il Cittadino Maceratese!!! Gag divertentissime a partire da quella finale con Martini!
e’ inutile fare domande,mi spiace solo che non mi sono ricordato di questa piccola ma grande iniziativa.come sempre ci sono le persone che si presentano,solo quando se magna………………………
E’ ora di mandarli in galera e mandarli a casa a calci in cu…. ancora si deve essere portati in giro da queste brave persone? Tutti sanno ma nessuno dice nulla perché tutti sono immischiati e ora di finirla!
E poi qualcuno ancora si sorprende se molta gente andrà a votare per il Movimento 5 stelle…
Sì, Javier, sì, Luciano, a questa Casta politica c’è da dare un calcio in cu… votando Movimento 5 Stelle.
Vorrei ricordare che se abbiamo ancora le querce in provincia lo dobbiamo all’architetto Luigi Cristini che si battè come ua belva all’interno della DC e della Classe politica dell’epoca per non farle tagliare, in quanto qualcuno aveva deciso di fare col legno delle querce le traversine dei binari.
D’accordissimo con i sindaci intervistati. I sindaci dei comuni sono la forma vera di democrazia diretta che tiene alla volontà popolare. Pure la Provincia rientra in questa visione. Dalla Regione in su i politici fanno ciò che a loro aggrada meglio, indipendentemente dalle aspettative del Popolo.
Sono d’accordo per il movimento a 5 stelle, anche perchè se continuiamo a dare il voto ai LADRONI che ci hanno portato fino a questo punto…..dimostriamo al mondo intero che siamo un popolo di autolesionisti, miopi e ottusi. Ci stanno prendendo per il c..lo da più di 60 anni e noi ancora li votiamo!!! Proviamo a cambiare una buona volta… tanto alla fine peggio di così, non ci troveremo di sicuro.
Grandi opere che iniziano ma che non finiranno MAI…