Tormentato dalla crisi economica si è spinto ad oltrepassare le soglie della legalità per l’impossibilità di pagare la propria rata. M.B., disoccupato e padre di famiglia, ha falsificato il contrassegno dell’assicurazione auto con una scadenza differita. Ma i carabinieri se ne sono accorti, durante un controllo a Camerino è stato fermato ieri sera a bordo della sua autovettura dai militari della locale stazione . L’uomo ha ammesso di aver contraffatto il documento assicurativo, dicendo di non avere i soldi necessari per pagare il premio e scusandosi con i militari, i quali però hanno dovuto sequestrare l’auto. L’operaio, che dovrà pagare una sanzione di 800 euro e rischia la confisca del mezzo, è stato denunciato per falsità in scrittura privata e uso di atto falso.
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Il problema sta a monte……molto più a monte!
Con la crisi aumentano i reati,complimenti alle forze dell’ordine!!!
..a monti…
Caro Strillone, gli agenti hanno giustamente applicato la legge, non dovevano e potevano fare diversamente. Non ci sono complimenti da fare in questi casi.
La vera cosa drammatica è che storie del genere diventano sempre più comuni e diffuse. Quante auto ormai circolano con contrassegni tarocchi e che costituiscono un grave rischio in caso di incidente?
Ho difficoltà, però, a prendere posizione tra colpevolisti e innocentisti. L’intricato groviglio di norme rende impossibile rispettarle tutte e si pone come una ulteriore zavorra in questa fase di crisi ormai insanabile.
Nel dopoguerra ci si arrangiava. Arrangiarsi significava che uno dotato di buona volontà riusciva a sfamare i figli adattandosi di giorno in giorno a fare il muratore o il bracciante, se non imbianchino, idraulico, etc.
Oggi uno che provasse a fare così andrebbe incontro a decine e decine di violazioni di legge.
Siamo arrivati all’assurdo che pur con laurea di ingegnere elettrico uno non possa mettere mano all’impianto elettrico della propria casa. Forse ai politici più che impossibili aiuti di tipo economico dovremmo chiedere una riduzione delle leggi e un ritorno ad un modello socio/economico semplificato.
Concordo con PISCHELLO. La burocratizzazione ha portato ad una paralisi del sistema lavoro ma anche dei rapporti umani,basti pensare a ciò che è successo all’infermiere di Massa Carrara che ha pagato il ticket ad una signora che non aveva i soldi. Oggi per poter cambiare lavoro devi essere: istruito, formato, mezzo munito, giovane, e soprattutto avere maturato esperienza nel settore!!! Ma come posso avere esperienza in un settore se ho lavorato 15 anni facendo tutt’altro!! Quando Mr Monti dice che ci dobbiamo abituare a cambiare più lavori nell’arco della vita, dimostra che non è di questo mondo… è un marziano…. poi dicono che gli extraterrestri non esistono!! eh eeh.
notizie sempre più interessanti
quello delle assicurazioni delle auto è solo uno dei tanti esempi che la gete “spende” sempre meno soldi per riparazioni ,assicurazioni, cibi, salute ecc ecc. Con la crisi la gente si cura di meno va meno dal dottore col rischio di tralasciare possibili malattie nascoste. Con la crisi la gente fa meno manutenzioni alle case, alle auto, col rischio che nel caso di abitazioni, non risistemando un tetto, un muretto, una parete (o altro) la casa magari di un centro storico piano piano si sbriociola e/o crolla! Nel caso delle auto invece se fai meno manutenzioni ti ritrovi con l’auto che alla fine cede e ti lascia a pieni. Oppure porti le gomme al massimo della loro usura prima di ricomprartele nuove, con tutti i rischi possibili e immaginabili per la sicurezza stradale, tua e di chi incroci. Sono esempi banali ma come per l’assicurazione anche tante persone evitano di spendere soldi (che non hanno) per cose indispensabili soprattutto come per la salute, dove non è concepibile spendere centinaia di euro per una visita urgente di si e no 15 minuti da uno specialista, con tutto il rispetto del “Professore” che mi visita, quando magari prendo 500 euro di pensione al mese; penso che queste persone esagerano un po..ma anche qui su questo fronte sanitario, non sento nessuno lamentarsi.
Ci sarebbe da diversificare: un conto è chi tarocca (come sembra in questo caso) l’assicurazione per fame (e qui si aprirebbe un dibattito immenso su dove stracavolo stiamo andando come Nazione!!!) e coloro che invece la taroccano perchè vivono nell’illegalità.
le forze dell’ordine hanno fatto il loro dovere e questo signore …se non ha i soldi per pagare l’assicurazione va a piedi . Ma scherzate ( spero ) a prendere posizione a favore di qualcuno che che gira in auto senza assicurazione . Voglio vedere se ve pigliava sotto…
1) PARTO DAL PRESUPPOSTO CHE CERTE NOTIZIE NON DEBBANO ESSERE PUBBLICATE perchè Correva l’anno 1975 ed ero appena ventenne avevo acquistato da poco un gommone con relativo carrello, tanta la contentezza dell’acquisto che andai con la mia auto verso P.to Recanati passando per la S.S.Regina (non sapendo che era obbligatoria l’assicurazione sul carrello perchè pensavo che quella del gancio mi copriva) caso ha voluto che all’altezza della ex fornace Koch c’era due motociclisti della Polizia Stradale che mi fermarono per un normale controllo, la mia prima uscita col gommone mi costò un VERBALE DA UN MILIONE DI VECCHIE LIRE(due stipendi) ed il sequestro immediato del carrello col gommone altre 50/70 MILA LIRE per il dissequestro. Fecero il loro dovere nonostante le mie strazianti raccomandazioni e imparai ben presto a mie spese il Codice della Strada. Dovrebbero esserci molti ma molti più controlli e multe sulle strade cominciando da chi parla col cellulare a chi ha le luci non funzionanti a chi senza revisione e non per ultimo ancor più grave con assicurazioni contraffatte.
SENZA PERO’ DARE TANTO PUBBLICITA’ AD UNA NORMALISSIMA NOTIZIA E NE TANTOMENO COMPLIMENTARSI CON LE FORSE DELL’ORDINE PER IL LORO NORMALE LAVORO CHE DOVREBBERO SVOLGERE OGNI GIORNO.
….Mi sembra che sia diventato troppo comodo andare a rubare al Supermercato, in Banca o a casa di anziani indifesi con l’arma giocattolo e dare sempre la colpa alla crisi o Bersani o Berlusca e dire non avevo i soldi per mangiare o per pagare. Oggi all’apertura DELL’ANNO GIUDIZIARIO si denuncia anche che sono troppo pochi i permessi premio concessi ai detenuti: nel 2012 solamente 25.275, mentre questi benefici rappresentano “il primo passo del percorso di reinserimento sociale come quello dei quattro rumeni presi oggi a rubare al Calz.MANAS di Montecosaro. Ci vuole più certezza della pena per chi non rispetta la legge altrimenti altro che ripresa.
@serf….se anche questo mese pagando il mutuo i bolli, il gas,la luce e la rai non arrivo a fine mese, me la posso prendere sì con Monti ma non vado certamente a rubare, per l’indulto o l’amnistia la faranno ora, così tutti fuori, pagina pulita che si ricomincia da capo. PER CERTI PERSONAGGI POI ABBIAMO L’OCCASSIONE FRA UN MESE DI MANDARLI TUTTI A CASA.