di Laura Boccanera
Sarà destinata a casa di prima accoglienza l’ex centro di sostegno per disagio mentale San Silvestro. La proposta è stata illustrata ieri sera nel corso di un incontro fra l’associazione di volontariato I-care e il sindaco Tommaso Corvatta alla presenza dell’assessore Antonella Sglavo e del gruppo scout Agesci. L’ex San Silvestro è stato infatti recentemente ristrutturato grazie ad un finanziamento regionale ed è inutilizzato da ormai quasi 15 anni. L’edificio, 465 mq su due piani e con 5 bagni, sarebbe secondo l’associazione la sede più idonea per ospitare senzatetto e persone che attualmente vivono per strada: “non esiste una categoria omogenea, parlare di rom è falso perchè esistono povertà che sfuggono alle statistiche, fra loro ci sono anche moltissimi italiani sfrattati, stranieri – ha detto il docente Roberto Mancini – e una città che non presta una prima accoglienza dal freddo e un riparo per la notte a queste persone non può dirsi civile, è una questione di dignità”.
Entusiasta per la proposta il sindaco Tommaso Corvatta: “siamo d’accordo su tutta la linea con questa iniziativa che porteremo avanti sicuramente. Non è per pietismo, qui c’è in gioco la dignità di una città, aiutare questa gente non ci procurerà maggiori consensi, ma lo faremo, perchè noi siamo diversi. Questa città è stata sorda per troppo tempo verso questi casi e probabilmente c’è un problema di razzismo a Civitanova”.
“Cambiare la mentalità non è facile – gli fa coro la Sglavo – però è tempo ed è opportuno trovare una soluzione per un’emergenza fino ad oggi sottovalutata”. La struttura, al momento sprovvista di arredo, dovrebbe essere interamente gestita dalla rete del volontariato e rimarrebbe aperta dalle 18 di sera fino al mattino per poter accogliere e fornire un pasto caldo, l’alloggio notturno ai senzatetto e la prima colazione. “Ci confronteremo anche con i cittadini di Civitanova alta su questa proposta prima di portarla in consiglio comunale – ha detto la Sglavo – fermo restando che non potremo cambiare troppo la destinazione d’uso per evitare di perdere il finanziamento acquisito. La precedente destinazione prevedeva per quegli spazi un centro per minori, ma l’emergenza in città è un’altra. Stiamo cercando di fare molto per il sociale, non è mai abbastanza, ma ad esempio un piccolo traguardo è stato quello di riportare al centro la Caritas, domenica inaugurerà la nuova struttura a Cristo re che somministra 25 pasti al giorno. Spiace vedere come l’opposizione utilizzi questi argomenti per fare ogni volta polemica – continua la Sglavo – speriamo che con le azioni possiamo cambiare la mentalità di questa città”.
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Come cittadino di Civitanova mi sento offeso nel sentire dire che in questa città (cito testualmente ) “… probabilmente c’è un problema di razzismo a Civitanova. “
Sono mesi che in città sempre più si sta usando la parola razzismo riferendosi a fatti accaduti all’,inizio dell’estate. Non entro in discussioni sociologiche, non ho le competenze e mi astengo , anche se debbo dire che in parte le parole del professore non sono giuste non nel merito ha ragione nel dettare i criteri di città civile,ma avrei preferito che il professore avesse addebitato il peso del suo giudizio nei confronti di chi per 18 anni ha amministrato questa città, no il comune cittadino che sempre ha dato prova della sua solidarietà, del suo essere disponibile, in città abbondano le associazione che operano nel sociale sia laiche che cattoliche. Per contro non abbiamo una rappresentazione organizzata degli estremismi della destra più radicale . L’assenza in città dell’estremismo e dell’irrisoria componente leghista , l’assenza di una cultura fascistoide fa di questa città una città aperta e sana. Ma vi sono fatti storici, di costume , di migrazione di connazionali provenienti da regioni del sud Italia da anni stabilmente inserite pacificamente a Civitanova Marche., che dimostrano il contrario di quanto viene detto in questo articolo. Possiamo partire dal 1500 quando braccianti agricoli provenienti dall’Albania venivano a prestare lal oro attività presso l’azienda agricola LA COCCIARETTA in contrada Alviano. Come sempre accade alcuni di essi si fermarono nel nostro comune, e contrassero matrimoni con la popolazione autoctona . Civitanova è stata il centro di commerci di legnami con le coste Dalmate per lunghi anni i nostri Trabaccoli solcarono l’adriatico commerciando, e assieme ai commerci si propagano le idee le culture e le amicizie. Abbiamo una folta colonia di Spagnoli che si installarono a Civitanova Marche come maestranze della vetreria diretta dal consorte di Sibilla Aleramo. La colonia di Polacchi che a lungo soggiornò a Civitanova durante il secondo conflitto mondiale, essi restarono a lungo a Civitanova anche a guerra finita . La prima comunità di nordafricani si installò a Civitanova negli anni 80 essi erano i primi pescatori extracomunitari, Civitanova vanta una forte comunità di Pakistani, di Cinesi. E ad oggi non ho notizie di atti di intolleranza verso queste comunità da tempo essi hanno costituito i loro centri di culto. Quante famiglie extracomunitari vivono nella nostra città? Quante badanti accudiscono i nostri anziani e mi sembra che verso queste donne nn ci siano fatti di intolleranza. Quanti bambini sono nati da genitori extracomunitrari in questa città? Queste sono alcune cose , poche cose che un comune cittadino sa della sua amata città,e credo che se si facesse una indagine storica fatta da storici verrà fuori che la nostra città è campione di inclusione di fratellanza, la nostra città è cosmopolita , al nostra città non a caso viene definita il centro di una città virtuale di oltre 120000 abitanti non solo per commerci e interessi economici , am anche perché la nostra città ha esercitato negli ultimi 50 anni una forte leadership culturale. Questa città non rieducata ! questa città si deve riappropriare del governo del suo futuro, per troppo tempo in mani sbagliate.
Sentire dalla voce del sindaco che a Civitanova c’è un problema di razzismo e che la nostra città è stata sorda per troppo tempo alla povertà, dà l’esatta misura di quanto lui non conosca affatto ne Civitanova, ne i civitanovesi ne tantomeno la forte attività di volontariato e di aiuto economico verso tutte quelle persone che ne hanno bisogno, esistenti sul nostro territorio.
Con il suo apostrofare la nostra città, razzista, non fa altro che dare adito a voci insensate e a falsi allarmi al lupo che ha ascoltato in passato e che continua ancora ad ascoltare, segnando in questo modo UN NETTO CONFINE TRA LA REALTA’ E LA SUA FERVIDA IMMAGINAZIONE ed un abissale distacco dai civitanovesi che lo hanno votato.
ma perchè non se ne ritorna a porto recanati stando attento a non investire i pedoni che attraversano sulle strisce !?…… cade sempre più in basso!
Caro Sindaco , io non so cosa voglia dire senza tetto anche se lo sono stato anch’io .
chi sono questi senza tetto ? degli sfortunati ? gente che ha perso il lavoro ? bene nel limite del possibile aiutiamoli .
se invece come immagino sono orde che provengono da tutto il mondo venendo qui a svernare a nostre spese compreso mangiare sanità ed altre necessità essenziale o peggio collocarsi qui per svuotare le case dei nostri vecchi , no non ci sto . lei amministra il pubblico denaro e non ha la libertà di usarli secondo il suo buonismo demagogico , ci sono nache i soldi di chi non è d’accordo con lei, come pure le necessità primarie dei nostri anziani e dei nostri bambini. ci pensi prima di usare i nostri soldi per costruirsi un posto in Paradiso .
La partecipazione di Corvatta e compagni:prima decidono poi si confrontano ,leggi:comunicano le decisioni.
Questa volta il sindaco ha superato ogni limite :OFFENDE tutti i civitanovesi e nasconde che a Civitanova in via conchiglia già c’è una casa di accoglienza con letti liberi e che NON UTILIZZANO!
Al di là della parola razzismo e di cosa volesse realmente dire il sindaco Corvatta, mi sembra un’eccellente iniziativa. Mi metto nei panni dei tanti poveri al giorno d’oggi, italiani e anche stranieri, giovani e anziani, gente che non ha avuto fortuna nella vita. Ben vengano iniziative come queste se animate da opere di bontà completamente disinteressate, senza secondi fini.
Purtroppo la vita è spietata verso tanta gente, dobbiamo tutti io per primo, amare i poveri. Non è affatto vero come ha detto qualcuno poco tempo fa, che i poveri sono dei parassiti a carico dello stato. A meno che qualcuno non sia partito di senno, ognuno dovrebbe provare a dormire all’addiaccio, senza un tetto sopra
Sindaco, ancora una volta se ne esce con dichiarazioni forti, sopra le righe, inadeguate ed anche offensive.
Rifletta un attimo di più prima di insultare gratuitamente la comunità civitanovese, perche quando lei parla di Città intende dire tutta la Comunità.
Noi civitanovesi non siamo nè sordi alle tematiche sociali nè tantomeno razzisti. Da sempre.
Lo pensa lei e l’Assessore Sglavo che non avete nulla a che spartire con la nostra comunità, e dimostrate pure di essere in malafede.
Sapete quanti di noi si occupano di situazioni di disagio, di aiuto ai bisognosi e ai malati?
Visto che non lo sapete e neppure lo immaginate sappiate che in questa città, che non conosce per nulla il razzismo (non sono mai accaduti fatti violenti nei confronti delle etnie), ancora ci si aiuta tra conoscenti, nei rapporti di vicinato, nelle parrochhie, nelle associazioni, nelle comunità ecc.
Tanti appelli vengono lanciati senza andare sulla stampa, ma rimangono in silenzio, come è giusto che sia.
Lei ci dovrebbe rappresentare ?
Ma per favore si faccia un esame di coscienza.
Vogliamo augurarci di non sentire più nulla di simile in futuro.
ma come minchia ho fatto a votarlo??????
C’è un’ignoranza da analfabeti e un’ignoranza da dottori.
Michel Eyquem de Montaigne
Civitanovesi brava gente. ma perchè non vi rileggete i commenti dei mesi scorsi. Il complimento migliore era calci in culo. C’è stato chi addirittuta voleva usare i fucili. Adesso che si sentono toccati e chiamati per quello che realmente sono si sentono offesi.
CHI LASCIA LA STRADA VECCHIA PER QUELLA NUOVA SA QUEL CHE LASCIA MA NON SA QUEL CHE TROVA, perciò adesso ve tenete Corvatta e la Veltroniana dell’Antonellina Sglavo per cinque anni.
Ormai è chiaro.Il Sindaco Corvatta non percepisce ne la reale situazione sociale civitanove ne ha la forza?, la capacità? di governare Civitanova.Una situazione pesante confusa dove le vecchie volpi sguazzano.