Da sinistra il commissario capo Licari, il questore Gentile, il prefetto Giardina e il direttore tecnico Americo Ianaro
di Alessandra Pierini
L’escalation di rapine e reati contro il patrimonio in tutta la provincia di Macerata, i terribili episodi di criminalità quali il duplice omicidio di Montelupone, l’assalto al furgone Fitist in superstrada (leggi l’articolo) e le rapine violente a diversi imprenditori hanno fatto definitivamente crollare l’idea di un’isola felice in cui si vive nella massima tranquillità. E’ ormai evidente che la provincia maceratese non è immune da criminalità e microcriminalità ed è necessario correre ai ripari.
In un’ottica di prevenzione dei fenomeni criminali e di salvaguardia della sicurezza nel Palazzo del Governo è stato presentato questa mattina il progetto “Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti” rivolta a tutti gli Enti Locali della provincia, alle principali Associazioni di categoria del territorio nonché ai rappresentanti della Commissione Regionale ABI delle Marche e delle Società Quadrilatero Marche- Umbria e Società Val di Chienti.
Il nuovo sistema di rilevazione video è stato già utilizzato nel sud d’Italia e in particolare lungo la Salerno Reggio Calabria e a Napoli e consiste nell’utilizzo di speciali telecamere a infrarossi che, poste ai valichi di ingresso al territorio, registrano le immagini dei veicoli in transito, riscontrano l’eventuale corrispondenza con le targhe presenti in un database nazionale di automobili rubate e dà l’allarme nel caso in cui la targa risulti nell’elenco.
Il commissario capo Licari ha illustrato le caratteristiche progetto “Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti”
«La storia di questo territorio – ha precisato il prefetto Pietro Giardina – è caratterizzata da una convivenza pacifica ma i significativi flussi migratori e la crisi globale contribuiscono ad aumentare i casi di criminalità e a diminuire la percezione di sicurezza. La scarsa disponibilità di risorse umane ci spinge quindi ad utilizzare al meglio tecnologia e nuove modalità d’azione».
Dello stesso avviso il questore Roberto Gentile: «Gli strumenti penali devono essere affiancati da interventi preventivi e necessaria la collaborazione tra tutti i soggetti attivi locali. Oggi vogliamo promuovere un’opportunità per utilizzare benefici tecnologici che non contrastano con il diritto alla privacy».
Ha spiegato i vantaggi del sistema il commissario capo Agostino Maurizio Licari: «Finora abbiamo utilizzato sistemi di sorveglianza a circuito chiuso per registrare immagini da usare in caso di indagini. Questo nuovo sistema, oltre a prevenire e reprimere accresce la sensazione di sicurezza. Questo sistema permette all’operatore che si trova in sala operativa 24 ore su 24 di dare un allarme immediato e di avere immagini di grande qualità».
Il Direttore Tecnico Principale della Polizia di Stato Americo Ianaro del Centro Elettronico Nazionale di Napoli della Polizia di Stato, ha ampiamente illustrato le caratteristiche e le potenzialità del “Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti” (SCNTT), già sperimentato con successo in alcune regioni italiane ed, attualmente, in corso di sperimentazione anche in ulteriori ambiti regionali: «Il Sistema Centralizzato consente un immediato collegamento tra i server ( sistemi informativi automatizzati) operanti con i sistemi di videosorveglianza già installati dagli enti locali ed il sistema informativo del Centro Elettronico Nazionale di Polizia di Stato di Napoli. Questa immediata visualizzazione dei dati permette alle Forze di Polizia una registrazione delle targhe in transito nei tratti di strada monitorati da tale sistema che sarà utilizzata sia per il controllo generalizzato dei mezzi sia per specifiche attività di polizia consentendo, con appositi criteri di ricerca, l’individuazione “selettiva” di specifiche targhe di interesse investigativo. Le esperienze già maturate hanno confermato le enormi potenzialità del sistema, in termini di controllo del territorio, sia per esigenze sempre più delicate di ordine pubblico e sicurezza che per fini più strettamente repressivi di reati commessi con l’utilizzo di automezzi già segnalati alle Forze dell’Ordine».
Nota dolente è il prezzo per l’acquisto e l’installazione che dovrebbe essere sostenuto dai Comuni i quali, in tempi di magra, non hanno naturalmente tanta disponibilità. A sollevare la questione il sindaco di Belforte del Chienti Dino Catalini che ha chiesto il prezzo del sistema. Cifre specifiche non sono state definite ma è stata invece sottolineata l’esigenza di fare una mappatura dell’intero territorio provinciale in base alla quale stabilire il posizionamento delle speciali telecamere. Tiziana Tombesi, vice prefetto, ha anche sottolineato la possibilità di accedere a fondi regionali attraverso appositi protocolli con la Prefettura.
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Sicuramente ci cambierà la vita.
sensaltro sarà utile per prevenire e anticipare movimenti di criminali(le auto rubate vengono usate x reati)
A me sembra un progetto molto importante per il contrasto alla criminalità.
Vorrei dire il mio pensiero ma visto come mi considerano i giornali che scambiano arte per immondizia qui finisco in carcere e adesso non ci posso andare ho troppe cose da fare. sperando che questa presa di posizione serva a controllare non solo noi ma anche i signori ladri che sicuramente usando la loro furbizia saranno costretti ad trovarne dell’altra per continuare a vivere ..
ennesimo sperpero di soldi pubblici che si aggiunge al daspo/tessera del tifoso per gli ultras, alla revisione / patente a punti per le vittime della strada, alla vendita di alcolici e sigarette per i minori, ecc.
Tutte cose inutili che servono solo a garantire lo stipendio ai “capoccioni” (nella foto se ne vedono diversi…). Le leggi in materia ci sono già basterebbe attuarle e garantire la certezza della pena. In Italia purtroppo per gli onesti non funziona così. Giusto pochi giorni fa, Corona (tanto per fare un nome noto) ha preso il treno per recarsi a Roma per un appuntamento di lavoro venendo meno all’obbligo che ha di restare a Milano. Sorpreso, gli è stato consentito di andare all’appuntamento prima di far ritorno a Milano!
Considerato lo sciacallaggio che c’è dietro ogni decisione come questa dell’articolo, fa bene Corona a fregarsene. Stupidi noi che rispettiamo le leggi e ce la prendiamo ogni volta in quel posto.
E meno male che ci sono le primarie…adesso si che tutto girerà per il meglio!
Un consiglio: quando uscite, lasciate le luci accese e se avete l’antifurto, usatelo. Sono i soli deterrenti contro queste bande di barbari.
@Francesco66. Ma si può sapere cosa vuoi? Proponi tu una cosa, una qualsiasi. Oltre a comportarsi come Corona.
@Cecco: non mi serve niente grazie…. Se sai leggere ho proposto. Rispetto delle leggi attuali e certezza della pena….
Finalmente si comincia a far qualcosa di concreto!!
Scusate se mi intrometto tra Francesco e Cecco. Va bene la certezza della pena, ma prima bisogna prenderli. La tessera del tifoso serve per individuare i cretini, i punti della patente per sanzionare proporzionalmente chi guida da cane, le leggi sugli alcolici e le sigarette per i minorenni per scoraggiarne l’uso. Tutto inutile? Evidentemente le leggi che ci sono (che c’erano) non sono sufficienti in alcuni casi.
Le telecamere sevono per incastrare i furbi. In autostrada dove c’è quel sistema che controlla la velocità media e fotografa le targhe, gli incidenti e i morti sono diminuiti notevolmente.