di Andrea Busiello
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Partiamo da un concetto importante. Il volley è uno sport (bellissimo!) contraddistinto da sempre da una grande sportività dentro e fuori dal campo, a prescindere da chi vince e chi perde sul taraflex. Ieri a Trento la Lube ha perso 3-2 (leggi l’articolo) ma la cosa (disgustosa!) che non è passata inosservata è stato l’atteggiamento di gran parte della tifoseria locale che ha fischiato e insultato dal primo all’ultimo pallone (e giocando 5 set, di palloni ne sono stati giocati tanti!) Dragan Travica e Ivan Zaytsev, rispettivamente palleggiatore e schiacciatore della Lube. Il perchè di tale atteggiamento? Perchè i due giocatori biancorossi (oriundi anche loro) hanno recentemente, e in maniera sincera, avanzato delle perplessità sulla possibilità che lo schiacciatore trentino Juantorena possa giocare con la nazionale italiana, adesso che è avvenuta la sua naturalizzazione.
Partendo dal concetto che ognuno, fortunatamente, è libero di esprimere le proprie opinioni se non ledono l’immagine altrui, il clima che si respirava ieri al Pala Trento era più paragonabile ad un pericoloso derby calcistico che ad un’entusiasmante partita di altissimo livello di pallavolo. In questo caso non c’entra la rivalità sportiva che corre tra le due squadre più forti d’Italia che anche quest’anno si giocheranno Scudetto, Champions e Coppa Italia ma in mezzo a tutto questo polverone che si è alzato ci sono di mezzo solo alcune, legittime, considerazioni di due ragazzi, prima che giocatori della nazionale italiana. Il chilometrico striscione esposto nell’impianto trentino indirizzato verso Travica ci è sembrato di cattivo gusto. Qui non si discute su chi ha ragione sul caso Juantorena ma si pone l’indice sul comportamento di una tifoseria che è sempre stata corretta. Sarà forse che, essendo il fenomeno Lube diventato ormai una minaccia concreta per i trentini in tutte le competizioni, qualcuno risponde con questi mezzucci poco consoni per cercare di far innervosire o perdere la testa uno dei due big biancorossi? Sul campo Trento ha vinto 3-2 una partita equilibrata ed entusiasmante dal primo all’ultimo minuto.
Ma ieri i veri vincitori sono stati tre: Dragan Travica, Ivan Zaytsev e la Lube. Nessuna risposta dal primo all’ultimo pallone agli insulti ricevuti da parte dei due giocatori e da parte di nessun tesserato biancorosso. Il silenzio e l’ignorare tutto ciò è stata la più bella risposta che Dragan, Ivan e la Lube in toto potevano dare. Complimenti allo stile adottato dalla Lube, la parentesi di ieri non c’entra niente con il volley.
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Peccato per la sconfitta , ma complimenti ai due atleti della Lube per la classe e professionalita’ dimostrata a non rispondere alle continue provocazioni ricevute durante la partita.Un comportamento esemplare verso chi sa’ solo offendere e provocare invece di assistere serenamente e sportivamente ad un incontro di Volley.BRAVISSIMI…
Dopo 2 ore di battaglia sottorete ,che fanno onore a tutto il mondo della pallavolo arrivano le polemiche.Trento non doveva come societa’ lasciare appendere uno striscione simile per rispetto di tutti compresi gli altri atleti ITALIANi di altri sport.Se vogliamo crescere come movimento totale la Lega dovrebbe intervenire ed impedire altre cavolate.Speriamo che i soggetti alzino le spalle lasciando perdere le polemiche,ci facciano vedere uno spettacolo bellissimo da infarto per altre ore.
Grazie e forza LUBE
Esprimo la mia opinione con due diversi aspetti della vicenda:
Sono in accordo con chi dice che Trento non avrebbe dovuto consentire di appendere lo striscione.
Ma sono anche d’accordo con il messaggio dello striscione, come si possono permettere di definirsi + o meno italiani di altri? Mi aspetterei da chi è stato naturalizzato un atteggiamento positivo verso la pratica non una discriminazione verso altri potenziali beneficiari.
Se la dichiarazione l’avesse fatta Savani l’avrei capita.
se non ricordo male l’intervista a Zaytsev, l’atleta della Lube non avanzava dubbi sul diritto di Juantorena di considerarsi italiano ma faceva delle osservazioni tecniche sull’impianto che Berruto ha fatto per la nazionale italiana e che forse, in questo impianto, l’inserimento di un atleta come Juantorena poteva creare più problemi che vantaggi. credo che un’opinione del genere non sia da stigmatizzare nel modo in cui hanno fatto i tifosi di Trento, peraltro sempre molto sportivi. Questa cosa mi è dispiaciuta più per il mondo del volley che portiamo sempre come esempio di grande civiltà che per il fatto che fossero coinvolti atleti della nostra Lube.
Non tifo Lube o Trento, sono un “sfortunato” tifoso della grande Maxicono Parma, poi vista la vicinanza simpatizzante Sisley ed ora amante del bel gioco e di questo fantastico sport. Entrambe i miei team sono spariti. Juantorena ben venga in nazionale, mi sa che la polemica nasce dal fatto che se viene convocato uno tra Savani (che peraltro non mi risulta abbia parlato) Kovar, Zaytsev, Parodi (tutti Lube) rischia il posto. Come fa la banda più forte al mondo a non poter rientrare in un progetto di squadra??????
La cittadinanza italiana si può acquisire:
automaticamente, secondo lo ius sanguinis (per nascita, riconoscimento o adozione, da anche un solo genitore cittadino italiano), oppure secondo lo ius soli (solo nati in Italia da genitori apolidi);
su domanda, secondo lo ius sanguinis (vedi sotto) o per aver prestato servizio militare di leva o servizio civile;
su domanda, per essere residenti ininterrottamente in italia per 10 anni. Se si nasce in Italia da genitori stranieri e si risiede ininterrottamente fino a 18 anni, bisogna fare domanda entro i 19 anniMinistero Dell’Interno – Scheda Editoriale
michal lasko inizia la sua carriera pallavolistica in italia a 16 anni nella sisley treviso
dragan travica nato sì in croazia ma residente in italia da quando aveva pochi mesi inizia la sua carriera pallavolistica a 14 anni nella sisley treviso
ivan zytsev nato a spoleto da genitori stranieri chiede (come concede la legge) la nazionalità al compimento dei 18 anni
non penso che si posso dire la stessa cosa di juantorena che ha militato nella nazionale cubana per tutto questo tempo e da cui si è allontanato per dissapori. la cittadinanza è una questione prettamente giuridico-politica mentre la nazionalità è principalmente: Per nazionalità s’intende il senso di appartenenza ad una nazione per lingua, cultura, tradizione, religione, storia; in questo senso, la nazionalità coincide con l’idea di nazione esprimente il complesso di quegli elementi culturali che caratterizzano la storia di un gruppo etnico.
juantorena si sente italiano? benvenga. ma di certo non possiamo impedire alle persone di esprimere civilmente (cosa che hanno fatto) il loro pensiero. inoltre trovo riprovevole che in un palezzetto di uno sport come il volley, che si è sempre distinto dagli altri luoghi di incontro sportivi per la sua correttezza verso avversari e propri giocatori, vengano proposti degli striscioni che prescindono dalla partita, probabilmente per sfogare delle frustazioni date dalle ultime sconfitte contro la squadra ospite e che vengano fischiati i giocatori dall’inizio della partita. spero che sia un episodio isolato e che il tifo della pallavolo non si avvicini pericolosamente a quello, per esempio, del calcio nel quale si gioca su mezzucci per fai innervosire l’avversario e nel quale non c’è rispetto per nessuno. di certo una squadra titolata come l’itas e la sua tifoseria non hanno fatto una gran bella figura.io sono delusa dalla società.