Tentata truffa ad un’anziana

MACERATA - Un uomo era riuscito ad entrare nella sua abitazione in via dei Velini con la scusa di dover consegnare un telefono per il nipote

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anziana_truffa-400x300-300x225Un tentativo di furto ai danni di un’anziana si è verificata in via dei Velini a Macerata. 

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Volante che hanno identificato due sorelle di 80 e 83 anni residenti nella zona. Le due donne hanno raccontato di essere state poco prima oggetto di una tentata truffa da parte di un uomo che hanno descritto come un giovane sui quarant’anni, capelli biondi, stempiato, che parlava con accento campano.

In particolare una delle due sorelle ha riferito agli agenti che mentre si trovava all’aperto nei pressi della propria abitazione, aveva visto rincasare sua sorella in compagnia del giovane e lo aveva fatto entrare all’interno del loro appartamento. Poco dopo aveva visto di nuovo l’uomo uscire dalla casa dalla quale si allontanava in fretta.

Gli agenti hanno quindi raccolto la testimonianza della donna che lo aveva fatto entrare in casa la quale riferiva che mentre stava rientrando, era stata avvicinata da un uomo a bordo di un’autovettura di colore scuro, il quale, con fare gentile, le aveva riferito di dover lasciare un telefono cellulare per suo nipote. Per questo motivo l’anziana lo aveva invitato ad entrare a casa per parlare della questione.

All’interno dell’appartamento l’uomo, sempre con fare suadente, raccontava alla donna di dover lasciare un telefono I-Phone per suo nipote che in quel momento era in linea, invitando la donna a parlare per telefono con il parente.

La signora però non è caduta nella trappola: non avendo riconosciuto la voce di suo nipote ha chiesto spiegazioni all’uomo che improvvisamente si è alzato, uscendo in fretta e furia dalla casa.

Un sopralluogo effettuato all’interno dell’abitazione ha consentito di appurare che non era stato rubato nulla. 

Fortunatamente in questo caso la truffa non è andata a buon fine ma in molti casi, quando il truffatore  percepisce che la vittima è caduta nel tranello, chiede alla stessa una somma di denaro per il pagamento dell’apparecchio accampando la scusa che il “nipote” ha saldato soltanto una parte dell’importo del telefono e che la parte restante sarebbe stata appunto elargita dal “parente”.



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