La Provincia di Macerata ha indetto un incontro pubblico per discutere dell’impianto del Cosmari. Si terrà martedì prossimo (6 novembre ) alle ore 9 nella sala convegni dell’assessorato provinciale all’ambiente (via Velluti, 51 a Piediripa). Esso si svolge nell’ambito dell’istruttoria in corso per la procedura di valutazione impatto ambientale (VIA) e il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) dell’impianto di trattamento rifiuti esistente a Pian di Chienti di Tolentino. Sulla base di una richiesta presentata dall’Associazione Salvambiente, la Provincia ha ritenuto di indire l’incontro anche per consentire a tutti gli altri enti interessati di poter formulare le proprie osservazioni. Sono stati invitati i rappresentanti del Cosmari, dei Comuni di Tolentino, Pollenza, Macerata, Urbisaglia, Corridonia, dell’Arpam, della Riserva naturale di Abbadia di Fiastra. Inoltre l’Autorità di bacino regionale, l’Asur, il Comando dei Vigili del fuoco, il Comitato di quartiere Casette Verdini e l’Associazione Salvambiente.
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Orario comodissimo per chi (non fa politica non è retribuito dentro le partecipate) e vive di un proprio lavoro
E infatti si tratta di un incontro che si svolge nell’ambito della procedura di VIA e rinnovo dell’AIA. In pratica una formalità che potrebbe risultare scomoda, da qui la grande idea di fissarla per le 9 di un martedì mattina qualsiasi. Sicuramente è stata prevista una grande partecipazione di pubblico visto che hanno messo a disposizione addirittura la sala convegni dello stabile di Piediripa. Non c’è che dire, lodevole iniziativa per garantire la massima trasparenza, partecipazione di pubblico e concertazione con i cittadini, un esempio per la Pubblica Amministrazione.
Sicuramente non si vuole un ‘assemblea pubblica , o almeno la si vuole solo a parole .
Era meglio indire una riunione tecnica con i soli enti e comitati interessati ( conferenza dei sevizi ) dato che a quell’ora difficilmente si potrà avera una partecipazione numerosa da parte dei cittadini e anche qualche componente dei comitati dovrà rinunciare alla mezza giornata di lavoro.
Ma quando imparerà la politica ad andare incontro ai cittadini che come in questo caso non possono che pensare che la loro presenza non risulti gradita.