Da Luigi Zura Puntaroni, consigliere provinciale Lega Nord, riceviamo:
Tra le tante cose negative che succedono in questa povera Italia vi raccontiamo l’ultima ingiustizia che è tornata di attualità proprio nelle ultime settimane: i Consorzi di Bonifica. A molti è arrivato in questi giorni un iniquo avviso di pagamento della cosiddetta “tassa dei fossi” che ripetendo la procedura dell’anno scorso sollecita ingiustamente i proprietari terrieri della Provincia di Macerata a pagare un balzello destinato a tutto fuorché a sistemare il territorio, come vuol far credere il commissario Claudio Netti nella subdola lettera di accompagno.
Nonostante che la richiesta di pagamento sia palesemente illegale, come prova un’ampia giurisprudenza, il presidente della regione Marche Spacca (supportato anche dal Presidente della Provincia Pettinari) permette che si perpetuino queste nefandezze sulla pelle proprio di coloro i quali lavorando con fatica e sacrifici la nostra terra contribuiscono realmente a difendere il territorio collinare e montano dal dissesto idrogeologico. Basti ricordare che l’avvocato Netti è quello che ha propugnato l’incredibile progetto della diga di Fiuminata, che voleva togliere l’acqua del fiume Potenza per portarla nella valle del Musone e del Chienti!
Di situazioni simili a questo caso in Italia ce ne sono migliaia e sono queste forme di fare politica “stile vecchia DC” che hanno portato la nazione sull’orlo della rovina arricchendo i soliti furbetti del quartiere e impoverendo invece coloro che costituiscono la parte più sana e produttiva del nostro Paese”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
ma ancora esistono i consorsi di bonifica?
cioè, le priovince sono riusciti ad abolirle e i consorzi no??
E il “bello” è che la deve pagare chi come me ha un fazzoletto di terra che non confina con nessun fosso e quindi non prendo nè scarico da esso!!!
Liana Paciaroni
Mi sembra di capire che la tassa iniqua sui fossi serva soprattutto per pagare l’indennita’ al Commissario straordinario, o forse per l’acquisto di una nuova sede oltre a quella di Via Trento. Il Presidente della Provincia Pettinari, lo scorso anno, non aveva forse asserito che non doveva essere pagata ?? Anch’io ho ereditato un frustolo di terra in territorio di Pollenza, ma il fosso me lo devo ripulire da solo!!
Finchè i consorzi di Bonifica resteranno credo sarà dura non pagare.
A questo punto alcune domande:
Lo scorso anno il neo insediato Pres. Pettinari consiglio di non pagare, sulla base di quali argomentazioni?
Quale azione di recupero verrà effettuata nei confronti dei morosi?
Si può conoscere la percentuale di morosità dell’anno 2011?
I dubbi sulla legittimità del “contributo” ci sono ma non vi è certezza che non pagando non si rischi un’azione di recupero che sommi al danno (contributo)
la beffa (sanzioni).
Pienamente d’accordo con il leghista Zura contro questa grassazione di vetusta memoria.
Ma vi siete mai informati sull’attività svolta dal Consorzio? Avete mai visitato la nuova sede?
@ Onelio Cingolani : forse lei e’ dipendente del Consorzio??? Allora ci spieghi meglio sulle attivita’ dello stesso!!! Per quanto riguarda la nuova sede, non era sufficiente quella di Via Ghino Valenti , attualmente occupata dalla forestale??
Caro Presidente Pettinari, anche quest’anno sono arrivate le bollette del Consorzio di Bonifica, malgrado le tante proteste, anche tue.
Ora ti chiedo un parere, su quanto segue, e qualche approfondimento, visto che tu puoi dare un’occhiata ai bilanci del Consorzio.
Ho fatto una breve visita al sito internet del Consorzio di Bonifica e quattro conti alla buona:
– 16 dipendenti (4 dirigenti, 7 geometri, 1 ragioniere, 1 perito industriale, 3 operai) Costo circa 16 x 35.000 = 560.000 euro/anno
– Sede in Via Via Trento (affitto, telefono, elettricità’, riscaldamento, Computers, spese gestione ecc.) Costo circa 80.000 euro/anno
– Spese per auto, trasferte, rimborsi a amministratori, varie circa 100.000 euro/anno
Fanno in totale almeno 740.000 euro all’anno. Le cartelle esattoriali, a quanto ho letto sulla stampa, fruttano circa 350.000 / 400.000 euro all’anno.
Chi copre la differenza ?
Con quali fondi si fanno le opere di bonifica?
Aspetto una tua risposta, e spero vivamente che i miei conti siano sbagliati.
Infatti non vi e’ alcun dubbio della necessita’ ed urgenza di ripulire i fossi, ma anche far manutenzione ordinaria alle strade vicinali, di rinverdire le scarpate che franano, di potare le querce e gli altri alberi protetti, di conservare le sorgenti, pulire il sottobosco ecc ecc ecc, mille altre cose da fare per conservare il nostro paesaggio agricolo; le cose che i contadini facevano, al tempo della mezzadria.
Ed allora tutti noi ci chiediamo, prima di pagare i 18 euro, quale e’ la struttura operativa idonea alla bisogna ?? Il Consorzio ? La Provincia con i suoi stradini ? Gli operai dei piccoli Comuni?
Pensa a quanto si risparmierebbe e quante cose si potrebbero fare soltanto con una squadra di 2 operai ed un capo operaio, ben attrezzati e ben diretti !!!!
E quanto farebbero meglio delle ditte esterne che prendono in appalto il lavoro e tagliano le siepi devastando le strade, oppure ripuliscono i fossi e fan seccare le querce, e cosi’ via.
Aspetto una tua risposta.
Ciao Angelo