La Sovrintendenza tutela
la vetrina di “Moto Guzzi”

MACERATA - La storica bottega di corso Cavour risale al 1922 ed è stata la prima concessionaria al mondo delle celebre marchio lombardo

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La vetrina di Primo Moretti in uno scatto di Balelli degli anni ’50

La vetrina della Guzzi in corso Cavour a Macerata è un’opera meritevole di tutela e di vincolo: lo ha stabilito la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche, accogliendo la pratica istruita dall’architetto Pierluigi Salvati. La vetrina Moretti ha tutti i requisiti previsti dal Codice Urbani e  sarà tutelata con apposito decreto, diventando così la prima bottega storica della nostra provincia. E di storia il negozio di corso Cavour, ne ha da vendere: sembra proprio che quella di Macerata sia stata la prima concessionaria in tutto il mondo in cui era possibile acquistare le moto Guzzi. La casa di Mandello del Lario, infatti, era stata fondata pochi mesi prima – nel febbraio 1921 – dell’apertura della struttura di corso Cavour.
Nella relazione dell’architetto Salvati si legge:
Il negozio ha il suo ingresso principale in corso Cavour e presenta, nel perimetro delle due vetrine d’ingresso, una struttura in lamina di ferro con vari cartigli decorati in rosso, ma che in precedenza, come si evince da una vecchia foto, servivano per pubblicità dei prodotti che vendeva. In questa boiserie esterna, molto particolare e apprezzata sia dai maceratesi che fotografata dai turisti, nella parte superiore conserva ancora la scritta originale del fondatore del negozio “Primo Moretti” e nel cartiglio centrale, nella parte superiore di questo, vi sono due figure zoomorfe marine. Al di sopra della struttura, guardandola di fronte, nella parte sinistra attaccata a bandiera alla parete della palazzina, è conservata la scritta pubblicitaria della Guzzi“.
«Questa bottega storica  – sottolineava Gabor Bonifazi in un articolo apparso su Cronache Maceratesi  (leggi l’articolo) – con sottostante officina potrebbe essere stata progettata da Redo Romagnoli, autore fra l’altro dei negozi in corso della Repubblica, di cui restano solo alcune tracce storiche: la “Modisteria Sadori”, la sartoria Pietrarelli (scomparsa recentemente), l’ex Bar Royal (allora “Sartoria Torresi”) e l’Unica.

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La vetrina di Primo Moretti in una foto del 1979

La signora Lidia Moretti in Freddi, ultima rappresentante della famiglia di motociclisti, è orgogliosa della vetrina e dell’attività che ancora esercita insieme al figlio Pietro Freddi». La stessa forma di tutela, alla luce del riconoscimento ottenuto dalla vetrina Moretti, potrebbe ora essere applicata a “La moda di Parigi”.



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