Provano a conseguire la patente con l’inganno, ma vengono smascherati dalla polizia. A seguito di mirate indagini condotte dalla Squadra Mobile di Macerata volte a scardinare un’organizzazione composta da cittadini pakistani dedita a far ottenere il rilascio della patente di guida italiana a loro connazionali in alcuni casi addirittura senza che questi conoscano la lingua italiana, nel primo pomeriggio di ieri, gli agenti, a seguito di un servizio di appostamento attuato nei pressi della sede della Motorizzazione, hanno individuato e denunciato tre cittadini pakistani, tutti residenti in provincia di Macerata, due dei quali dovevano sottoporsi all’esame per il conseguimento della patente.
Gli agenti infatti, hanno notato arrivare un’autovettura dalla quale sono scesi tre giovani pakistani, due dei quali si sono diretti verso l’ingresso degli uffici della Motorizzazione Civile, mentre il terzo si intratteneva su di una panchina posizionata proprio a ridosso dell’ingresso dell’aula, iniziando ad armeggiare freneticamente con due telefonini.
I due giovani pakistani che dovevano sottoporsi all’esame per la patente non si esprimevano assolutamente in lingua italiana, e avevano fatto richiesta di assistenza audio, diffusa in cuffia esclusivamente in lingua italiana tramite cuffie messe a disposizione dalla Motorizzazione. Questa richiesta, evidentemente, era finalizzata ad occultare qualche piccolo apparecchio inserito nell’orecchio.
Al termine della sessione d’esami infatti, sospettando che i tre avessero adottato un sistema fraudolento diretto a raggirare il sistema di valutazione della Motorizzazione, sono stati bloccati e sottoposti a perquisizione, operazione che permetteva di rinvenire sui tre un sistema auricolare wireless e quattro telefonini ad esso collegati, mediante i quali venivano fornite dall’esterno le risposte ai quiz da digitare al computer messo a loro disposizione dalla Motorizzazione.
Ascoltate le domande dalle cuffie dei due esaminandi infatti, il cittadino pakistano che si trovava all’esterno riusciva, tramite sms, a suggerire le risposte ai due all’interno che, con questo stratagemma, sarebbero riusciti a superare l’esame.
Sono in corso ulteriori indagini da parte della Squadra Mobile.
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Furbi!!
Siamo favolosi!!!!!!!!!!
Se non si esprimevano in italiano, perché sonos tate consegnate le cuffie nelle quali si parla esclusivamente italiano? Nessuno se lo è chiesto? Gli esami orali non esistono più? E, se esistono, questi che non parlano italiano, come li fanno? con l’interprete? Qualcuno ha preso nota degli stranieri che, in sessioni precedenti, hanno richiesto le cuffie, per capire se hanno usato lo stesso stratagemma? Qualcuno ha fatto loro domande per l’esame orale? In che lingua? Sono solo i Pakistani ad utilizzare questo sistema o lo fanno anche cittadini di altre nazionalità?
una volta gli italiano erano i più furbi del mondo, ora siamo diventati i più co….ni! Ci facciamo fregare da tutti.
Dimenticavo: naturlmente questi signori non dovrebbero più essere ammessi all’esame per la patente, nemmeno se guidano come Hamilton!
Con quello che si sete in giro e con quello che più volte si è visto combinare dalle Autoscuole, non giudicherei troppo severamente que tre disgraziati. Che altro non sono.
Dovrebbero imparare l’Italiano, prima, e superare regolarmente l’esame della patente poi, ma spero niente galera questa volta. Lasciamo un pò di posto per chi se lo merita veramente.
Condizione primaria per il rilascio della patente di guida è la conoscenza della lingua italiana.
Ora è lecitissimo chiedersi perchè siano stati ammessi agli esami se non parlavano italiano. Non è un vezzo, è una condizione che impone la legge italiana. Trovare gli altri furbetti non è poi così difficile, basta fare quello che ganno fatto in altre regioni,al controllo di polizia, si fa una chiacchierata o lo si fa leggere il verbale, in caso di dubbio si ritira la patente (emilia romagna, 31patenti ritirate in 7 giorni).
Giusto che possano guidare e giustissimo venirgli incontro, ma aiutiamoli magari facendo imparare la lingua.
Sono disgraziati? Giusto che possano guidare? Ma se non conoscono la linua italiana, come fanno a conoscere e ripettare le norme del codice della strada? E come fanno a conoscere i segnali se non sanno leggere l’italiano?
comunque, tanto per dire qualcosa, stamattina mentre salivo a Macerata, alla rotonda del cimitero, un ITALIANO con tanto di suv e telefonino in mano, stava imboccando la rotonda a rovescio per girare verso l’ospedale. Era un giovane, italiano, benestante (almeno a vedere la macchinona), distratto dal telefonino, che a momenti causava un incidente frontale. Che, forse, anche questo ha fatto l’esame con le cuffiette?????
@ filosofo: Cò la patente mia che ho pijatu in Italia , ho guidatu; in Portogallo, Spagna, Francia, Germania , Austria, Svizzera, Croazia, Slovenia, Ungheria, Romania,Serbia, Kosovo , Montenegro , Albania, Bulgaria e Grecia e anche a Malta che lì guideno a sinistra, e parlo sulu lu dialetto de castrimnunu, ma me èpare che li segnali ereno tutti uguali, se nun fosse statu ccuscì , più in la de cinguli non sario potutu ji , perchè quelli de jesi gghià li capisco pocu quanno parleno !! Ah pè la cronaca…. Non faccio lu camionista, non me piaceno li stranieri, ma questi te lo garantisc io.. so proprio tre disgraziati, perchè la patente con i quiz che hanno messo non riuscirebe a prenderla neanche Dante Alighieri.
Vi assicuro che i quiz possono essere superati anche da chi non conosce bene la lingua italiana, certo occorre un certo impegno e, chiaramente, le strade “storte” spesso comportano minori sacrifici (se non nulli). L’audio è un ausilio solo per chi non sa leggere ma comprende la lingua parlata. E’ chiaro che se non riesce manco a parlare sufficentemente… superare i quiz è impossibile.
vorrei chiedere ai signori dirigenti della Motorizzazione di Macerata come si fa a concedere la patente di guida ad un pakistano che vive in Italia, guida in Italia e non conosce affatto la nostra lingua, non riUscendo a leggere i cartelli stradali che spesso sono corredati nella parte bassa di indicazioni aggiuntive in lingua italiana come ad esempio il divieto di sosta o fermata?
@ thejakal:
è vero che hai guidato all’estero, e che i segnali sono uguali QUASI dappertutto. Però:
1) tu la patente l’hai presa in Italia, dove hai studiato i segnali con le indicazioni in italiano e in italiano hai letto che il segnale ottagonale rosso con la scritta STOP impone l’obbligo di arresto all’incrocio, mentre quello a triangolo rovesciato con bordi rossi impone l’obbligo di concedere la precedenza. Questo è scritto nei manuali, e quelli sui quali tu hai studiato erano in italiano.
2) questi signori la patente non ce l’hanno, e quindi non possono già conoscere i segnali. O studiano su manuali scritti in Pakistano, Cinese, Russo etc, oppure…. adottano altri sistemi.
Mi mervaglia, lo ripeto, che noi italiano così furbi all’estero, ci facciamo fregare così bene dagli stranieri in Italia. Basterebbe inserire una norma che preveda l’obbligo di un esame di italiano prima di conseguire qualsiasi licenza o concessione (la patente, una volta, era una LICENZA, non so ora cosa sia diventata, probabilmente un diritto costituzionalmente garantito, che bisogna riconoscere a tutti, altrimenti diventi razzista e incivile) .
poi i risultati li vediamo sulle strade, ma questo vale anche per gli italiani. Quanti italiani delle nostre parti ancora non hanno capito come si affrontano le rotatorie? Non avete idea di quante persone ancora tentano di imboccare CONTROMANO lo svincolo ad otto della zona industriale di corridonia, uscita superstrada, malgrado le aiuole spartitraffico che impediscono di farlo e malgrado segnali di divieto di accesso e direzione obbligatoria, grossi come le case.
Come ho già detto sopra, la conoscenza della linguaitaliana scritta e parlata è una conditio sine equa non per il rilascio della patente.
Una persona che non sappia leggere e scrivere l’italiano NON PUO avere la patente italiana. Non è un innovazione, non lo diciamo noi, è legge.
Ergo, prima dell’esame, la dichiarazione di comprendere la lingua può sicuramente fare una buona scrematura.
A Roma un buon 10% dei fermati ha visto la patente volatilizzarsi grazie alla polizia municipale:
http://www.leggo.it/archivio.php?id=179836
Ciò, tuttavia, è soltanto una mia opinione
…. più che altro se sono pakistani e non parlano italiano per niente come fanno a lavorare ???… come fanno a dare esami in Italiano ???…. chissà cosa faranno per campare…. mahhhhh !?!
…. poi dopo ce li troviamo per strada contromano …… TACCI LORO !!!!!!!
A corridonia ce ne sono 1200, sono tutti per strada dalla mattina alla sera. Non lavorano, non frequentano la scuola. Di che vivono? Probabilmente rubano tutti e …. vanno contromano.
Oh! Mai visto un italiano cercare di fregare per prendere la patente e soprattutto, andare contromano!
E pensare che i nostri connazionali quando andavano all’estero, prima di tutto imparavano la lingua del posto. Peccato non conoscessero ancora l’italiano.
Da una recente indagine è scaturito che gli Italiani sono gli ultimi in graduatoria in Europa nella conoscenza della lingua Inglese. Ma a che serve conoscere la lingua inglese oggi!?
@ Cecco: io vivo a Corridonia. Ne vedo molti per strada, ma i bambini vanno tutti a scuola, alcuni dei più grandi lavorano, molti non fanno niente. Che rubino tutti non sarei così sicuro, probabilmente molti vengono mantenuti dai loro parenti che lavorano. Si accontentano di poco, non hanno le nostre esigenze, vivono in 10 in case piccole (spesso affittate in nero da chi li disprezza pubblicamente, ma poi ci si arricchisce) e tirano a campare. Alcuni delinquono.
Purtropo contromano ci vanno anche moltissimi italiani, più di quelli che pensi. E, purtroppo, anche molti italiani fregano per ottenere la patente, basta vedere i servizi che “striscia la notizia” ripropone continuamente su questo argomento.
Ma a parte i pakistani, sapete quanti cinesi guidano e non conoscono minimamente una parola di italiano? Chi gli ha dato la patente?