Patente di guida col trucco
Nei guai un gruppo di pakistani

La polizia ha fermato tre persone che, attraverso un sistema wireless, suggerivano le risposte a due connazionali che stavano sostenendo l'esame alla Motorizzazione di Macerata
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autoscuola-truffaProvano a conseguire la patente con l’inganno, ma vengono smascherati dalla polizia. A seguito di mirate indagini condotte dalla Squadra Mobile di Macerata volte a scardinare un’organizzazione composta da cittadini pakistani dedita a far ottenere il rilascio della patente di guida italiana a loro connazionali in alcuni casi addirittura senza che questi conoscano la lingua italiana, nel primo pomeriggio di ieri, gli agenti, a seguito di un servizio di appostamento attuato nei pressi della sede della Motorizzazione, hanno individuato e denunciato tre cittadini pakistani, tutti residenti in provincia di Macerata, due dei quali dovevano sottoporsi all’esame per il conseguimento della patente.
Gli agenti infatti, hanno notato arrivare un’autovettura dalla quale sono scesi tre giovani pakistani, due dei quali si sono diretti verso l’ingresso degli uffici della Motorizzazione Civile, mentre il terzo si intratteneva su di una panchina posizionata proprio a ridosso dell’ingresso dell’aula, iniziando ad armeggiare freneticamente con due telefonini.

I due giovani pakistani che dovevano sottoporsi all’esame per la patente non si esprimevano assolutamente in lingua italiana, e avevano fatto richiesta di assistenza audio, diffusa in cuffia esclusivamente in lingua italiana tramite cuffie messe a disposizione dalla Motorizzazione. Questa richiesta, evidentemente, era finalizzata ad occultare qualche piccolo apparecchio inserito nell’orecchio.

Al termine della sessione d’esami infatti, sospettando che i tre avessero adottato un sistema fraudolento diretto a raggirare il sistema di valutazione della Motorizzazione, sono stati bloccati e sottoposti a perquisizione, operazione che permetteva di rinvenire sui tre un sistema auricolare wireless e quattro telefonini ad esso collegati, mediante i quali venivano fornite dall’esterno le risposte ai quiz da digitare al computer messo a loro disposizione dalla Motorizzazione.

Ascoltate le domande dalle cuffie dei due esaminandi infatti, il cittadino pakistano che si trovava all’esterno riusciva, tramite sms, a suggerire le risposte ai due all’interno che, con questo stratagemma, sarebbero riusciti a superare l’esame.

Sono in corso ulteriori indagini da parte della Squadra Mobile.



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