di Laura Boccanera
“Un grave fatto di natura istituzionale e una lettera lesiva della professionalità dei dipendenti comunali”. Così la federazione del centrodestra definisce un intervento datato 10 ottobre e protocollato dall’assessore ai servizi sociali Antonella Sglavo. L’assessore, in una lettera inviata a tutti gli uffici e fatta arrivare in qualche modo nelle mani dell’opposizione, richiede ai dipendenti una maggiore riservatezza sulle decisioni e sulle iniziative in capo all’assessorato al fine di evitare fughe di notizie e tutelare maggiormente le decisioni degli uffici. In un passaggio la Sglavo parla di “mancanza di correttezza e di necessaria discrezione professionale nel trattare le informazioni relative all’assessorato dei Servizi Sociali, tanto da alimentare fughe di notizie per la stampa e richieste di accesso agli atti”.
E subito il centrodestra attacca: “Tali affermazioni sono gravemente lesive della professionalità dei dipendenti comunali e inopportune – dicono i membri della minoranza – e lasciano intendere che la trasparenza della pubblica amministrazione, obbligatoria per legge, dipenda dalla volontà del politico di turno. Ricordiamo all’assessore Sglavo, che l’art 43 del TUEL Dgls 267/00, nonché l’art.37 del regolamento di consiglio comunale afferma che i consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato”. Nella lettera in verità non si fa riferimento ad episodi precisi in merito , ma si sottolinea che nel caso di violazioni verranno poste in essere sanzioni disciplinari. “L’Amministrazione Corvatta che ha sbandierato ai quattro venti che informazione e trasparenza sono i punti cardine del proprio modo di amministrare – continuano – di fatto al chiuso di Palazzo Sforza, lavora per blindare e controllare l’informazione, anche attraverso l’intimidazione perpetrata ai danni dei dipendenti. Ci auguriamo che il Segretario Comunale, i Dirigenti chiamati in causa, le Rappresentanze Sindacali, nonché il Sindaco anche assessore al personale, prendano provvedimenti verso un atto intollerabile come quello verificatosi, e difesa dei dipendenti accusati ingiustamente”.
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“…. tanto da alimentare fughe di notizie ed accesso agli atti”?
Ma questa sinistra il significato della parola democrazia lo conosce?
Alla faccia della trasparenza e della democrazia partecipata sbandierate in campagna elettorale…… questi si blindano dentro……. che facce toste!!!!!
e per continuare… su questa assai poco trasparente attività amministrativa, che definirei meglio come “torbida” gestione amministrativa, ci mancava solo il clima di caccia alle streghe !!! Già avevo letto qualche mese fa un intervento del Consigliere Rossi che “intimava i Dipendenti comunali ad allinearsi perchè l’aria era cambiata” !!! Roba da matti. Forse l’Assessore che si definiva in campagna elettorale una precaria, e che evidentemente non ha mai lavorato nella gestione delle risorse, invece di instaurare un rapporto autorevole, collaborativo, (e non autoritario) muove un’accusa pesante, molto pesante come quella di “mancata correttezza”. Le richieste di accesso agli atti sono un diritto sacrosanto delle funzioni consiliari che rappresentano bene o male gli interessi di tutti i Cittadini, come sancito dal Testo Unico 267. Una domanda sorge spontanea: i precedenti Assessori come si sono comportati quando i Consiglieri sfogliavano gli atti e li rendevano giustamente pubblici ? Di cosa ha paura il neo Assessore ?
Ai commentatori di questa notizia voglio sottoporre che il miglior comemnto a favore di Antonella Sglavo è al foto della lettera interna già finita sui giornali. Come volevasi dimostrare fuga di notizie riservate , vilazione del sgreto di ufficio a cui è tenuto un funzionario del comune. L’assessore non probisce o nega l’accesso agli atti, fa solo notare ai funzionari, che le pratiche in istruzione non possono essere divulgate. Mi sembra una pratica comune anche alle amministrazioni private. Poi i cittadini possono richiedere atti su determine, delibere, contratti o quanto altro sia diventato un atto approvato o adottato.