I finanzieri della Guardia di Finanza di Macerata al termine di due distinte operazioni hanno sequestrato oltre 50.000 prodotti cinesi non conformi con la legislazione italiana e 4.000 capi di abbigliamento riproducenti i marchi di note griffe contraffatti. I due responsabili sono stati segnalati alle competenti autorità.
Per quanto riguarda i prodotti di origine cinese risultati non in regola con la legislazione italiana in materia di sicurezza prodotti ed informazioni necessarie per il consumatore, si tratta sostanzialmente di palloni gonfiabili, carte da gioco, pupazzi di plastica, modellini, articoli per ufficio, cancelleria, pile, calcolatrici, materiale elettrico ed elettromagnetico, casalinghi e luminarie natalizie.
Il responsabile dell’attività commerciale per le violazioni riscontrate, è stato segnalato per i provvedimenti di competenza alla Camera di Commercio di Macerata.
In una distinta operazione sono stati sequestrati circa 4 mila capi di abbigliamento recanti noti marchi di griffe contraffatti: In particolare la gran parte del sequestro ha interessato magliette a manica corta delle più prestigiose marche internazionali, tra cui Polo Ralph Lauren, Fred Perry, Moncler, etc.. Le perizie effettuate dai tecnici delle case interessate hanno confermato la contraffazione del prodotto avvalorando l’ipotesi investigativa dei finanzieri.
Il soggetto che aveva messo in vendita la merce contraffatta, un cittadino cinquantenne di Porto Sant’Elpidio, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata.
Gli interventi effettuati nei giorni scorsi, rientrano in un più ampio dispositivo di prevenzione e repressione degli illeciti nel settore della tutela del mercato dei beni e servizi, del “made in Italy”, nonché a tutela dei consumatori, e confermano l’importante ruolo della Guardia di Finanza per la tutela della salute dei consumatori e del corretto funzionamento dei mercati.
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questo dovrebbero fare invece di rompere per 4 euro di scontrino
Per favore date gli indirizzi di questi negozi nei quali è stata sequestrata la merce.
Nei giorni scorsi sono andato a vedere un nuovo grande negozio di prodotti cinesi …ho guardato a caso tre capi di abbigliamento. Forse colpa della mia vista, ma non mi è sembrato di vedere la targhetta con l’indicazione della composizione dei tessuti……maledetta vista!!!!!! O no?
Spero vivamente che altri capi di abbigliamento griffati(solo sull’etichetta)come quelli sequestrati non finiscano nella distribuzione regolare altrimenti per noi comuni acquirenti ci sentiremo frodati due volte….e in questo periodo di crisi è veramente paradossale che lo fosse.
Purtroppo a negozi di griffe ogni tanto vendono articoli contraffatti, un paio di anni fa un negozio di macerata ha venduto una borsa di una nota azienda poi risultata falsa, il negozio è regolarmente aperto
Intorno agli anni 1930 Mussolini avvisava del “pericolo giallo”. Ed erano solo 300 milioni…
Oggi sono molti di più e le marche prestigiose italiane vanno in Cina a vendere i loro costosi articoli, prodotti soprattutto fuori d’Italia. I Cinesi arrivano, mettono su sempre maggiori iniziative produttive e commerciali non sappiamo con quali fondi, e noi diventiamo sempre più colonizzsati e sfruttati in casa nostra.
Ringraziamo i fautori nostrano della Globalizzazione, che ci hanno costretto a subire la “legge del menga”.
Ma, “giorno verrà…”