Sta brutto, presumibilmente, che mi metta a parlare di libertà dal pc su un giornale internettiano. In effetti non era mia intenzione, ma visto che ho imbarcato una pioggia di virus letali in un colpo, senza che il mio prodigioso antivirus muovesse paglia…
Sul momento uno crede di impazzire: le amatissime cartelline gialle con tutte le bozze dei libri, gli articoli, i fotomontaggi, le foto di famiglia pazientemente scansionate una per una, i materiali su cui lavorare… puff… E rien va plus!
Sì, sulle prime si rischia un coccolone. Poi però, grazie al fatto che sono rodato dalla vita in problemi ben peggiori (dice “peggiori?” – sì, peggiori!), concludo “pazienza: quello che ho salvato qua e là lo ritroverò e il resto si vede che non doveva essere”. Per esempio, so che una bozza dei miei inediti ce l’ha Neri Marcorè che me l’ha chiesta un mese fa e per fortuna gliel’ho mandata. Il resto sta cadendo nel vento insieme alla famosa risposta che non c’è! Amen.
In questi casi, avendo una scadenza – questa… – con CM, è una botta di cul(t)o possedere un cellulare che supplisce all’uopo, sia pure con le ristrettezze dello schermo e della tastiera. Sono le quattro di mattina, il sesto caffè di ieri ha fatto fuori l’eventuale residuo di sonno e poi c’è stato pure il puff… Dite che qualche colpo sarà arrivato a destinazione beccando in pieno il mio pc? (Lo dico sorridendo: io a queste cose non ci credo).
Certo che si fa presto a dire virtuale… Io se non ho la carta in mano faccio una gran fatica a leggere. Mi sono adeguato per necessità (e comprendo le potenzialità del mezzo), peró ad esempio non mi convince affatto l’exploit degli e-book. O meglio: posso intuire il vezzo di chi legge poco nel mostrare l’aggeggino molto cult e poco culturale, ma gli assatanati del libro (e più ancora gli smaniosi di pubblicarne uno) chi li può saziare se non il supporto cartaceo? Del resto, per far fuori una biblioteca (o un archivio comunale) serve un incendio, non basta mica un puff…
E così da domani si ricomincia da zero. Beh, c’è da divertirsi, è tutto nuovo, una palingenesi. Ma dal dottore del pc ci andiamo lunedì: nel week end mi godrò più appieno la piazza, amici compagni e conoscenti, piccioni, barriere architettoniche (il lupo perde il pc ma non il vizio…), colpi d’occhio e aria salubre. Anzi, ho un’idea…
Fatelo anche voi: sorseggiate qua e là le news di CM, ma poi venite in giro, spegnete il pc. Guardiamoci un po’ in faccia, che può solo farci bene! Anche i muri delle case vi reclamano!
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Saggio consiglio. L’ho seguito in anticipo, non per virtu’, ma solo per costrizione
La scorsa settimana il pc non mi si connetteva ad internet.Controlli sull’impianto, sulla connessione, su…..su tutto insomma.
Niente, non andava. Allora mi son ritrovato a passeggiare in centro e mi son reso conto che era tempo che non ci andavo.
Poi un tecnico si è accorto che, certo involontariamente, avevo spostato un tastino sotto il bordo del pc ed era quello che escludeva la connessione ad internet.
Maledetto tastino direte voi? Nooooooooooooo, benedetto tastino.
La maggioranza dei giova d’oggi è smanettona di tutte le nuove tecnologie: pc, smartphone, blue-ray, consolle varie…
Trafficare su facebook, seguire i blog, surfare su internet è quindi cosa comune, tra i giovani ed i giovanissimi.
Però poi, spesso, accade che spento il pc e lasciate a casa le nuove tecnologie molti di questi (che sono quasi dei supereroi nel mondo virtuale) sembrano degli alieni se li incontri in giro: due frasi strascicate, discorsi tanto per riempire il tempo, ragionamenti che non hanno ne capo ne coda, insomma l’insostenibile leggerezza dell’essere.
Contatti con gli altri ridotti al minimo, difficoltà di relazioni, ecc. ecc.
Non parliamo poi se qualcuno gli chiede qualcosa della città, dell’arte, prova ad affrontare un minimo di discorso culturale o, semplicemente, vuole comprendere che tipo di libri questi leggono (leggono?!?)
Ben venga allora, per cause esterne, lo spegnimento dei pc, delle consolle, dcell’ultimo televisore in 3D… Almeno i giovani ed i giovanissimi saranno costretti a parlare, ragionare, comprendere, interrogarsi….
Il prolema è che è andato in malora il mio, che dei problemi da te sollevati non ne soffro manco uno…
benedetto PC….senza che vita SAREBBE…..godo dei REMEMBER grazie a YOUTUBE….