Restano d’attualità le questioni aperte sul Centro storico di Macerata: dopo la nostra inchiesta sulle difficoltà dei commercianti tra le mura (leggi l’articolo) ed il conseguente dibattito sviluppato dai cittadini (leggi l’articolo), interviene sull’argomento anche l’associazione La Grondaia, che ha deciso d’indire un’assemblea pubblica aperta alla partecipazione di tutti quanti siano interessati.
L’appuntamento è per giovedì 4 ottobre, alle 21.30, presso i locali dell’ex Circoscrizione Centro Storico di via Costa 10 con ingresso sul retrostante vicolo Monachesi (di fronte al Giardinetto).
Nella nota dell’associazione, costituita da residenti del centro storico, vengono elencate numerose situazioni che l’Amministrazione comunale dovrebbe affrontare: ” Le questioni sono sotto gli occhi di tutti: l’ampliamento dell’area pedonale, il rispetto delle regole per la Ztl favorendo convenzioni con i gestori dei parcheggi struttura per facilitare la sosta notturna e di chi abitualmente accede al Centro Storico, l’incentivazione per il reinserimento e l’aumento di una residenza stabile, il rispetto degli orari di chiusura notturna dei locali pubblici e delle regole civili e controlli a salvaguardia della quiete pubblica e dell’ornato pubblico ed una migliore raccolta differenziata “porta a porta”.
Naturalmente non sono gli unici problemi, ma sono quelli sui quali venne indetta l’assemblea costitutiva dell’Associazione e per i quali ci siamo battuti, formulando anche delle proposte, in questi 5 anni con incontri con l’Amministrazione Comunale, dibattiti sui media e assemblee pubbliche.
Purtroppo dobbiamo notare che non siamo stati molto ascoltati dall’Amministrazione Meschini, che si è mossa, a nostro parere, in senso contrario alle nostre richieste: vedi ad esempio la restrizione dell’orario della ZTL in Centro storico, l’apertura mattutina di fatto di Via Garibaldi, il continuo spopolamento della zona, il degrado della raccolta differenziata e in generale la mancanza dei controlli sul rispetto delle regole del vivere civile (movida notturna, vandalismi, soste per residenti, parcheggi sottoutilizzati).
Ma la nostra Associazione, ricordiamo apartitica e “diretta” da persone di buona volontà, non demorde e, dopo la delusione avuta dalla precedente Amministrazione, ha richiesto e avuto altri incontri con la Giunta Carancini. Abbiamo quindi riproposto le nostre istanze e problematiche accompagnate anche da proposte per la soluzione, ma nonostante la disponibilità e la sensibilità dimostrata dai nostri attuali amministratori, siamo ancora in fase di stallo”.
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Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
Complimenti!!! Almeno qualcuno fa qualcosa per il centro storico (o se non altro ci provano…)
“rispetto deglio orari di chiusura … salvaguardia della quiete pubblica” Un bel fosso con i coccodrilli,no?
“movida notturna”?????
I bagliori del fuoco sul soffitto della camera e l’odore acre della plastica fusa dal calore sono gli elementi che mi hanno fatto svegliare di soprassalto alle 01,30 del 05.10.2012.
Spaventatissima mia moglie mi ha tirato giù dal letto e, nonostante il rischio d’infarto, mi sono precipitato all’esterno con un secchio pieno d’acqua. Proprio sotto la finestra della mia camera qualche balordo aveva incendiato alcuni sacchetti di spazzatura prontamente spenti vista la vicinanza di un’autovettura in sosta.
La colonna di fumo e le lute del fuoco che covavano sotto la cenere, suggerivano l’opportunità di recarsi senza indugio alla vicina fontanella del quartiere per procurarsi altra acqua.
A quell’ora di notte l’assembramento mi è sembrato inusuale. Un metronotte mi ha raggiunto e mi ha invitato a spegnere un altro identico focolaio poco distante mentre un’indaffarata coinquilina del secondo piano si affrettava a spegnere un’analoga situazione nel vicolo adiacente. Qualcuno, in preda ai fumi dell’alcool assunti nel vicino bar frequentato dai soliti chiassosi studenti universitari, aveva deciso di divertirsi in questo orribile modo oppure, dopo Nerone o la spazzatura di Napoli, si voleva dare un segnale ai pochi abitanti rimasti a vivere nel Centro Storico di Macerata. Se non fossimo nella città di Maria penserei ad un chiaro episodio di stampo mafioso.
Forse si è trattata di una coincidenza ma oggettivamente si era appena conclusa l’assemblea pubblica organizzata dall’associazione di residenti nei locali della circoscrizione del Centro Storico per trattare le difficoltà e lo spopolamento dell’intera zona.
Ricordo con una certa nostalgia che da oltre un trentennio non si sentono più le grida dei ragazzini giocare sotto casa nelle piazzette o nei vicoli, ricordo benissimo invece che il Curato del Duomo si era precipitato, raggiante in casa, alla notizia di un imminente battesimo veramente stanco di celebrare solo funerali di anziani.
Oggi non ci sono più neppure quelli. Solo extracomunitari e studenti qualche artigiano e qualche residente autoctono che resiste agli agguati quotidiani dei vigili urbani che erodono, con le multe per i divieti di sosta, i bassi redditi dei residenti stessi e riequilibrano un bilancio comunale privo d’investimenti ma funzionalmente improntato unicamente sul “fare cassa”. La Provincia, la Prefettura la Camera di Commercio o il Provveditorato agli Studi speriamo vengano accorpati altrove mentre i commercianti sono oramai emigrati da parecchio tempo. Non mi stupirebbe che qualche società immobiliare multinazionale formuli un’offerta pubblica d’acquisto per un unico grande campus universitario….nemo propheta in patria?