di Alessandra Pierini
In attesa della riunione di venerdì del Cal (Consiglio delle Autonomie Locali), determinante per salvare la Provincia di Macerata e ridefinire l’assetto territoriale marchigiano, Cgil e Cisl esprimono disappunto e preoccupazione per l’articolo 17 della legge sulla spending review e sul futuro del territorio maceratese. «Siamo contrari all’accorpamento con Ascoli e Fermo – sottolinea il segretario della Cgil Aldo Benfatto – Macerata perderebbe le governance e questo comporterebbe un forte impoverimento e la riduzione dei servizi. Allontanare il governo dal territorio è un errore madornale che costerà all’intero paese. Non si possono prendere decisioni di questo genere basandosi sui calcoli e sulla ragioneria. Bisognerebbe invece riqualificare i servizi e riorganizzarli, senza contare che ci porteremo dietro per anni i conflitti che scaturiranno dal nuovo assetto».
Critico verso le scelte governative anche Marco Ferracuti, segretario della Cisl: «Il Governo ha voluto, con questo provvedimento dare risposte alla pancia degli italiani senza rivedere però effettivamente la spesa. Basta pensare che tagliando il 30% dei parlamentari e dei consiglieri regionali avremmo risparmiato 35 volte quello che recuperiamo col taglio delle Province. Riteniamo che un territorio come il nostro sia l’ambito ottimale per la gestione dei servizi perciò una ricchezza per il Paese».
A conferma di quanto afferma il segretario, Alessandro Moretti della FP -Cisl mostra uno studio realizzato dalla Bocconi di Milano due anni fa, quindi in tempi non sospetti, proprio sulle Province.
«Secondo i dati contenuti nello studio – sottolinea Moretti – la Provincia è un ente che si finanzia con entrate proprie. Per quanto riguarda le spese, solo il 26% è utilizzato come amministrazione e gestione controllo, il resto va in servizi alla cittadinanza. Se l’ente Provincia sarà soppresso chi assolverà alle funzioni provinciali? Di certo non potremo contare sugli altri enti locali che hanno subito tagli pesantissimi. Per finire, lo studio della Bocconi mostra che eliminare le Province che hanno meno di 250 mila abitanti, vuol dire sopprimere quelle più efficienti e lasciare in essere quelle meno efficienti. Sono questi i dati che i tecnici dovrebbero tenere ben presenti».
Matteo Pintucci della Fp- Cgil evidenzia anche l’eventuale scenario che verrebbe a delinearsi in seguito alla creazione della maxi Pprovincia Marche Sud: «Avremo una Provincia di 700 mila abitanti e 4060 chilometri quadri. tutti gli uffici inizieranno la riorganizzazione, a partire da Prefettura e Questura, a seguire Vigili del Fuoco, Agenzia delle Entrate e così via. I problemi saranno enormi, esempi evidenti sono il ciclo integrato dei rifiuti che andrà completamente rivisto mettendo in crisi il Cosmari e le aree vaste in materia di sanità».
I sindacati chiedono in conclusione alla Regione Marche di caricarsi della responsabilità di cui la legge la investe e di presentare una proposta che non lasci la decisione finale al Governo centrale.
(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)
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AHHHAH, ci mancavano pure i sindacati. Quelli che possono licenziare chi pare a loro anche senza giusta causa. Quelli che ci hanno rovinato insieme ai politici che difendono. Guardate che belle facce paffute e soddisfatte. Che bel trio: burocrati, politici e sindacalisti tutti a braccetto.
riqualificare i servizi e riorganizzarli: da voltastomaco!
NON C’E’ LIMITE ALLA FACCIATOSTA
Anzichè fare un “mea culpa” di tutto ciò che non funziona, dei servizi non dati, delle spese inutili, i sindacati che per antonomasia dovrebbero essere i primi a fare gli interessi del popolo, si preoccupano della sopravvivenza di una struttura (la provincia) che oramai è dimostrato sia desueta rispetto le esigenze attuali.
Perchè non organizzano, nell’eventualità di un accorpamento delle Provincie,una proposta di legge per un team formato da persone (per ogni regione) che non possano avere interessi personali, e che verifichino le spese sostenute dagli apparati pubblici e abbiano il potere di recuperare gli sperperi bloccando i fondi ed eventualmente rifacendosi sui beni privati di chi maldestramente a gestito quelli pubblici.
AVETE MAI NOTATO CHE SE UN GESTORE DI BENI PUBBLICI SPERPERA, QUELLI CHE SONO I NOSTRI SOLDI, NOI NON ABBIAMO LA POSSIBILITA’ DI RECUPERARE NEMMENO UN CENTESIMO IN MODO DIRETTO E VELOCE, IN MODO DA REINVESTIRE IN UTILIA’?
Mi sembra che i Sindacati abbiano il diritto di esprimere una opinione. Che condivido. Possiamo – giustamente – avercela con la Casta politica, ma non per questo eliminare la Provincia di Macerata porterebbe un beneficio al Popolo.
I Sindacati parlano di riqualificare i servizi… Questa potrebbe essere una soluzioni di efficienza e di eventuale risparmio. Quindi, discutiamone in modo approfondito.
Vorreri ricordare che il professor Monti è un “travet” del Potere mondiale, impersonato, nel suo caso, dalla Trilaterale e dal Gruppo Bilderberg. L’obiettivo del potere mondiale è globalizzare non solo la produzione e il commercio, ma pure la finanza, per giungere ad un governo politico mondiale, con una moneta unica. A questo punto occorrerà “cancellare” tutti i “Parlamenti”. Non potendo farlo, per ora, con i Comuni e col Parlamento nazionale, cancellano le Provincie, almeno in parte, per ora. Invece, a differenza della Regione, le Provincie sono storicamente presenti nel territorio e a contatto con le popolazioni e i loro interessi, più delle Regioni, ed ultimamente più del Parlamento.
Per favore, guardiamo in faccia la realtà. Monti vuole risparmiere sulle Provincie, ma non tocca il Parlamento, la Presidenza della Repubblica e tutti gli apparati politici che ci stanno dissanguando.
Mi auguro che vada a casa presto. E mi auguro che la Politica non continui ad essere di Casta, ma realmente al servizio della gente, ritornando come un tempo tra la gente. Se ciò non avverrà, la Politica verrà spazzata via dal Popolo. Ed è ciò che si augura il Governo mondiale.
Sig.Rapanelli
Bella disquisizione la Sua.
Ma parliamo di fatti:
Cosa ci sta dando attualmente la PROVINCIA e confrontiamola con QUANTO CI COSTA.
Quale battaglia sta facendo il Sindacato (se non poche frange debitamente isolate).
Per Quanto mi riguarda non solo abolirei le Provincie ma anche le Regioni, perchè l’unico polso reale dei luoghi sono i comuni ma bisogna controllarli. Ora dobbiamo controllare Lo Stato, Le Regioni, Le Provincie ed i Comuni. A scalare tutti ne approfittano diminuiamo le persone con potere passiamo i fondi direttamente ai comuni Risparmieremo, risparmieremo e risparmieremo e allo stato facciamogli fare LO STATO.
SI ALLA SOPPRESSIONE DI “””QUESTA PROVINCIA”””, sono daccordo se la togliamo o se la tolgono, cadiamo
dalla padella nella brace.
Ma questa provincia, oltre alle sagre, oltre alla stagione sferisterio, a cosa altro serve?
Scuole, l’unica risposta eè che non ci sono soldi.
Strade: con l’ultima pioggia è andato in tilt il ponte provvisorio Corridonia Colbuccaro, non ci sono soldi.
Strade: in collina, in montagna, sono ridotte a delle mulattiere, peccato che ora non si vada più a dorso di
somaro o di muli.
Il Sig. Presidente, se ha uno spazio libero si faccia un giro in provincia, da Macerata fino a toccare i vari
comuni che incontra lungo il tragitto, verso Visso, verso Colfiorito.
Si farà un’idea ben precidsa e chiara come siamo ridotti, proprio in questa provincia, e alziamo la voce per salvarla
delle infrastrutture invece ce ne freghiamo.
La salvezza della provincia deve essere legata a degli impegni precisi e improrogabili delle opere da fare, non
è più accettabile la risposta, non ci sono soldi.
Non è una giustificazione, la mancanza di soldi, per accettare la catastrofe in cui stiamo precipitando, ll prossi
ma invernata se sarà come quella passata, ne andranno di mezzo le vite delle persone, delle cose e degli
animali. Che cosa è stato sull’esperienza dell’anno scorso, in tema di prevenzione?
Se non ci sono soldi per le infrastrutture, non debbono esserci nemmeno per i burocrati, per i politici, per i
consulenti, smettiamo di lasciare sempre i servizi essenziali se ci sono rimasugli in cassa.
Non ho fatto riferimento ai sindacati, ma non farebbero meglio a tutelare i lavoratori e non delle strutture
(provincia) che fino ad oggi non sappiamo a cosa serve, se l’unica risposta è sempre non ci sono soldi.
Non tiene più, i cittadini stanno pagando una barca di soldi, per le tasse per i servizi, per gli stiendi dei
burocrati. Basta forse cambiare registro, cambiare i cointeressati, potrebbe portare un minimo di buona
volonta per far progredire questo paese. Ci hanno tolto anche il sangue, affamato il 50 % della popola
zione, e l’unica alternativa è sempre la stessa sacrifici, la gente arriva al suicidio, ma nessuno ne tiene
conto. E’ semplicemente vergognoso. Le imprese stanno delocalizzando, vedremo fra un paio d’anni chi
sarà a pagere le tasse in questo paese. Quando non ci saranno più soldi per i dipendenti pubblici, vedremo
se si decidono a far dimagrire questo carrozzone di stato.
Tutto adesso! rimettere tutto a posto, RIORGANIZZARE come si dice in Italiano, Ma poi sto’ riorganizzare cosa vuol dire quando non ci sono più i soldi? Perché il nocciolo sta lì I SOLDI! Io personalmente non sono soddisfatto delle cose che mi offrono ne di come le fanno, quindi non mi cambia nulla se ci sono o no! Ma perché adesso e prima cosa si faceva? TUTTO DOPO CHE LE COSE ACCADONO, MA NON C’E’ NESSUNO CHE CONTROLLA COSA SI FA’? Quando vediamo 7 persone che fanno finta di lavorare e in realtà ne servono due non ci possiamo lamentare dopo prima evidentemente faceva comodo a tutti, ora lo zucchero è finito e bisogna assaggiare tutti l’amaro e saremo noi ad assaggiarlo e non ci entriamo nulla? I sindacati dovevano tutelare prima i lavoratori ora cosa si pensa di fare? e quando mi sono rivolto a loro e vedo bene la bandiera mi hanno sempre trattato male e sono dovuto andare altrove forse sono sindacati più piccoli ma sono stati onesti ed utili, e ora come faccio a credere che facciano gli interessi dei lavoratori o miei? ( DI CERTO NO SICURAMENTE AL 100 % vedere per credere)
Caro Sig. NICO
Lei ha completato e ribadito il Mio pensiero e quello di tutte le persone STUFE.
Le confermo che per esempio a Mio figlio Studente Universitario, hanno decurtato di ben 1600 Euro la borsa di Studio Ottenuta con tutti i parametri Reddito, Crediti, non utilizzo Bonus, ed adesso pur avendo alcuni lavoretti sarà dura riesca a completare gli studi ed io che in totale ho tre figli e sono monoreddito no so come aiutarlo. Non parliamo delle strade da ANNI ridotte vergognosamente e che incidono sulla manutenzione del proprio mezzo di trasporto ma i signori della provincia continuano ad incassare.
Quando mancheranno i soldi ai dipendenti pubblici stia tranquillo che mancheranno alla manovalanza che lavora tutti i giorni e non ai dirigenti di livello superiore.
Da buon “faccista” intitolerei la foto: le tre mummie uscite da un evo sepolto. Gli stiamo recitanto il “Requiescat in pacem” e non se ne sono ancora accorti!
Continuo la disquisizione del Caro concittadino Rapanelli, – ops mi è scappata l’informazione -,: un rappresentante della Trilateral ed uno della Bildemberg, insieme a quello della Massoneria di Rito Scozzese siedono in un consesso planetario situato presso Alpha Centauri nel quale si decidono le sorti del Sistema Solare e dell’Universo Mondo ……… Rapanelli andiamo; la potenza in fisica non sta nel grande, ma nell’immensamente piccolo, l’atomo. Nelle democrazie l’atomo è il cittadino. Se questo dorme oppure vuole bere le cazzate del potere libero di farlo. Poi, però senza diritto di lamentela.
Prima si vuole abbattere la Casta. Anche con la violenza.
Poi si invoca l’Uomo Forte Occidentale (UFO) che metta le cose in ordine.
Infine si vorrebbe mandare a casa il primo Uomo Forte che si presenta, perché troppo forte, perché “travet” del Potere Mondiale. Sic!
Certo ci vorrebbe un Uomo Mediamente Forte (UMF), magari proveniente dalle fila del sindacalismo nostrano, che faccia fuori la Casta, che ci faccia risparmiare, che riduca le tasse, migliori i servizi, ma salvi la Provincia di Macerata, i suoi rappresentanti politici ed i suoi rappresentanti di categoria sindacale.