Il Comune di Sarnano acquista tre defibrillatori

Sono stati posizionati in altrettante strutture sportive comunali: palasport, piscina e campo sportivo

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Il presidente del Csi di Sarnano, Luca Migliori, e il sindaco Franco Ceregioli

 

Nei mesi scorsi, tragici fatti di cronaca hanno portato alla ribalta per l’ennesima volta la pericolosità della “Morte Cardiaca Improvvisa” e l’importanza della defibrillazione precoce per offrire reali possibilità di salvezza a coloro che ne sono vittime.

Non è sufficiente un certificato di sana e robusta costituzione, e neppure delle regolari visite di controllo presso i Centri di Medicina dello Sport, per poter escludere il verificarsi di un´aritmia cardiaca che, se non trattata immediatamente con l´ausilio di un defibrillatore, può portare alla morte nel giro di pochi minuti.Per questi motivi, il Comune di Sarnano ha recentemente acquistato tre defibrillatori da collocare in altrettante strutture sportive: palasport comunale, piscina coperta comunale (appena riaperta dopo i lavori di ristrutturazione) e lo stadio comunale “Maurelli”.

Nel giro di poche settimane, saranno attivati anche degli appositi, e indispensabili, corsi per l’utilizzo delle tre apparecchiature, destinate ad operatori delle varie società sportive locali.

“Siamo fortemente consapevoli” afferma il sindaco Franco Ceregioli “del ruolo sociale che riveste lo sport, e per questo la nostra Amministrazione, pur nelle difficoltà che accomunano tutti gli enti locali, sta fortemente investendo in questo settore, come da ultimo attestato dal notevole sforzo economico compiuto per la ristrutturazione e la riapertura della piscina coperta. Tuttavia, soprattutto nel mondo dello sport dilettantistico ed amatoriale, va posta la massima attenzione alla sicurezza degli atleti e di chi pratica sport in genere: in questa ottica abbiamo con convinzione portato avanti questo progetto che prevede la collocazione di un defibrillatore in ognuno dei principali impianti sportivi comunali, piscina coperta, palasport e stadio “Maurelli”. Moltissimi sono gli utenti di tali impianti, spesso giovanissimi: ovviamente la nostra speranza è che questi presidi di emergenza non debbano mai essere utilizzati, ma ritengo che sapere che l’impianto ne sia dotato rappresenti un motivo di tranquillità per tutti gli sportivi e, in caso di giovani atleti, per i loro familiari. Tengo comunque a sottolineare che questi strumenti non sostituiscono il dovere di prevenzione che ogni sportivo (o meglio, ogni cittadino) deve avere a tutela della propria salute: l’attività sportiva deve infatti necessariamente essere accompagnata a periodici controlli medici ed alla eliminazione degli eventuali fattori di rischio”.



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