di Alessandra Pierini
Si prevedeva una prima seduta di fuoco per il ritorno al lavoro del Consiglio comunale di Macerata dopo le ferie e così è stato ma la sorpresa sta nella questione che più ha infervorato gli animi. La delibera che più preoccupava gli equilibri amministrativi era quella volta a stabilire chi tra Giunta e consiglio ha il diritto di decidere sui piani attuativi, compresi quelli di Minitematica e Piano Casa dopo la redistribuzione del Governo Monti (leggi l’articolo) ma è stata invece la nomina del sostituto di Francesco Launo, che ha rassegnato le dimissioni per incompatibilità (è amministratore della Maceratese che ha n gestione per convenzione col Comune la gestione dell’impianto sportivo di Collevario) a creare scompiglio tra i consiglieri ma anche nella macchina burocratica e tra i dirigenti.
A gettare la miccia è stato Giorgio Ballesi (Comitato Ballesi) il quale ha presentato un emendamento alla delibera con la quale si chiedevano nuove elezioni per sostituire Launo. In sostanza Ballesi ha sottolineato, elencando una serie di casi analoghi, che non sono necessarie nuove elezioni in quanto è sufficiente scorrere la graduatoria stilata nel corso delle votazioni già effettuate. Subito Narciso Ricotta, capogruppo del Pd ha reclamato la tutela della volontà della maggioranza. Il segretario Antonio Le Donne, però, ha chiesto 24 ore per approfondire la questione, anche se il dirigente dell’ufficio Andrea Castellani aveva già espresso parere favorevole alla delibera. Bisognerà quindi attendere fino a domani pomeriggio prima di conoscere qual è effettivamente il corretto modus operandi. La delibera sulla suddivisione di competenze urbanistiche tra Giunta e consiglio è slittata a domani perchè il sindaco Romano Carancini, indisposto, ha chiesto di poter essere presente alla discussione e lo slittamento è stato votato favorevolmente dalla maggioranza dei consiglieri. Sono state poi approvate le delibere di approvazione della convenzione per l’esercizio unitario delle funzioni amministrative per l’organizzazione dei servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani da parte dell’Assemblea territoriale d’ambito dell’ATO3 di Macerata e l’approvazione del regolamento della toponomastica e della numerazione civica.
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Appare davvero insostenibile il comportamento tenuto dall’Amministrazione Carancini in merito alla vicenda del rinnovo del collegio dei revisori dei conti del comune, che si configura illeggittima e contraria ad ogni principio di legalità.
Difatti, dopo l’elezione dei revisori e l’eccezione sollevata in consiglio dal consigliere Carbonari, si è accertata la situazione di ineleggibilità di uno dei revisori eletti, ovvero del dott. Francesco Launo.
Infatti quest’ultimo ha in essere rapporti di natura patrimoniale con il comune di Macerata essendo detentore di quota rilevante (50%) della S.S. Maceratese s.r.l. oltre che amministratore della medesima.
L’arroganza con cui l’amministrazione ha proposto all’ordine del giorno del consiglio comunale la sostituzione con votazione di un nuovo revisore dei conti è assurda perchè, essendo il dott. Launo ineleggibile prima ancora che incompatibile, imporrebbe che il primo dei professionisti non eletti entrasse a far parte del collegio.
Ma questo potrebbe accadere solo se si adottasse una procedura regolare, trasparente e rispettosa della legge mentre, il comportamento tenuto, fa capire la difficoltà di una maggioranza disposta a tutto pur di conservare potere e poltrone.
Come è possibile che dopo aver eletto a revisore un professionista che già tutti sapevano ineleggibile ed incompatibile, e dopo essere stati per questo smascherati, ora con sempre più arroganza, pretendano di avere di nuovo l’opportunità di eleggere un nuovo tesserato di partito.
Di fatto la questione dell’incompatibilità negli incarichi dei soliti professionisti di partito è stata già affrontata in consiglio comunale in relazione alle vicende dell’APM, ma la maggioranza ancora una volta ha lasciato che tutto decadesse, perché affrontare tale questione avrebbe certamente smascherato come il centro sinistra gestisce potere, poltrone ed incarichi.
Già da tempo in seconda commissione sono stati depositati da noi tre consiglieri i documenti che evidenziano gli incarichi elargiti dall’APM in questi ultimi dieci anni e nessuno ha sollevato la benchè minima questione al riguardo dei nomi presenti in questo elenco.
Siamo di fronte ad una casta impenetrabile dove vengono nominate sempre le stesse persone e si lasciano ai margini tanti giovani e bravi professionisti che, non avendo tessere di partito ed amicizie influenti, sono semplicemente ignorati a prescindere dalle loro candidature e qualifiche professionali o che, come nel caso dei revisori dei conti, risulterebbero regolarmente eletti.
Il sindaco non è ovviamente estraneo a tutto questo essendo anche lui ingranaggio del “sistema” e di fatto oggi ci ha presentato una delibera sconcertante dove ci chiede nuovamente di votare, in maniera illegittima, un revisore dei conti che ovviamente dovrà essere di suo gradimento, con buona pace dell’importanza del collegio dei revisori e della sua indipendenza.
Non solo, di fatto oggi il sistema per sostituire i revisori dei conti dovrebbe essere quello imposto dalla nuova normativa, ovvero per sorteggio tra tutti i revisori iscritti nell’apposito albo, e non più per “elezione”.
Questo comportamento apre la porta alla possibilità di ricorsi da parte delle persone lesionate nei loro diritti, con ulteriori possibili spese che graveranno, giocoforza, sul bilancio del comune e quindi dei cittadini maceratesi.
A noi questo modo clientelare di gestire l’amministrazione pubblica non piace, vorremmo che tutti avessero le stesse opportunità di accesso con un confronto vero, aperto e trasparente.
Claudio Carbonari, Deborah Pantana, Francesco Luciani.
Da voci di corridoio sembra che il PD voglia far eleggere il commercialista di Valleverde.. è incredibile! Per non dire altro!
Questa volta sono pienamente d’accordo con Deborah, Carbonari e Luciani.
Ieri sera abbiamo assistito (grazie alle telecamere di e-tv) ad un’altra “penosa” seduta del Consiglio Comunale. Questa volta però non possiamo fare la distinzione tra i “buoni” (cioè il Sindaco e la sua Giunta) ed i “cattivi” (ossia i consiglieri che hanno chiesto charimenti sulla proposta di delibera per l’elezione del revisore che dovrà sostituire il dr. Launo). Ho sempre pensato (se si può pensare) che la Giunta sia particolarmente fiacca, ma non che fosse FORSE anche sprovveduta! Come si può andare in Consiglio con una proposta di un solo nome da votare, ammesso che era necessario farlo? Siamo alle solite: “o mangia questa minestra o salta la finestra”. Perchè dico “forse anche sprovveduta”, perchè si poteva benissimo prevedere che alcuni consiglieri (specie i più attenti e preparati) avessero avuto qualcosa da ridire anche con argomentazioni di un certo livello come ha fatto l’avv. Ballesi. Allora c’era bisogno di un “piano B” cioè accettare la proposta di Ballesi o formulare altri emendamenti che avessero portato ad una definizione della vicenda. Niente di tutto questo, al che il consigliere Meschini (giustamente) ha chiesto il parere del Segretario. Il risultato lo conosciamo tutti, dopo l’intervento del Segretario che non ha fatto altro che difendere l’operato degli uffici senza aggiungere alcunché di nuovo, è stato tutto rinviato ad oggi. A parte Ballesi (alla cui esperienza e professionalità mi inchino), l’unico consigliere che ha fatto un’ottima figura è stata la sig.ra Pantana, ma non poteva fare altrimenti perché la Giunta le ha passato un assist degno del miglior Del Piero! SVEGLIA SINDACO! SVEGLIA GIUNTA! Dopo due anni e mezzo non possiamo ancora nascondersi dietro la presunta litigiosità del Consiglio ma dobbiamo dare una vera svolta!