di Laura Boccanera
Un’interrogazione provinciale e una parlamentare per tornare a parlare delle esplorazioni petrolifere a Potenza Picena, in località Alvata. Una vicenda ancora ingarbugliata che affonda le sue radici quasi 30 anni fa e oggetto anche di un contenzioso legale. Una vicenda che però si fa anche politica e sulla quale la Lega Nord, con il capogruppo e consigliere provinciale Luigi Zura e l’onorevole Luca Paolini, intende fare luce. Nell’ex cantiere minerario in zona “Morotti”, l’allora Agip iniziò delle sperimentazioni con trivellazioni a 1500 metri per verificare la presenza di petrolio e risorse energetiche in un campo di 4000 metri. Ma le sperimentazioni finirono presto e nel 1996 il Comune di Potenza Picena rilasciava alla società petrolifera la concessione per eseguire il ripristino dei luoghi, data anche la natura della zona, un’area con vincolo paesaggistico e sensibile dal punto di vista idrogeologico, oltre che vicinissima all’autostrada. “Fu fatta una serie di prescrizioni dal momento che il pozzo sonda fu chiuso e considerato sterile per il ripristino – spiega Zura – ma nulla è stato fatto e, a partire dagli anni 90, sono iniziati i segni di dissesto per la mancata regimazione delle acque e un dissesto più a valle. Più volte la società petrolifera è stata chiamata dall’ufficio tecnico ad attenersi alla scrupolosa osservanza delle prescrizioni inserite in concessione edilizia integrate con quelle dettate dalla provincia. Ma ad oggi nulla è stato fatto e in quell’area sono ancora presenti i residui delle trivellazioni e i rifiuti come teloni e pezzi meccanici che sono stati interrati. Occorre agire perchè il rischio ambientale è alto”.
Giordano Giampaoli spiega poi come vennero effettuati i lavori: “I quattro vasconi con residui come il bario, accertati poi nel 2010 da una perizia tecnica del tribunale, sono stati svuotati senza scrupolo e sotterrati ad una certa profondità, mentre la massicciata venne accantonata verso la parte alta del cantiere anzichè essere asportata”.
Nell’interrogazione che sarà presentata al presidente della Provincia Antonio Pettinari, Zura richiede di conoscere l’impegno e gli interventi effettuati nel passato dalla provincia e se esiste l’intenzione di verificare direttamente la situazione dell’area per valutare gli eventuali danni ambientali, idrogeologici e paesaggistici. “Interroghiamo anche per conoscere se alla luce del comportamento dell’amministrazione di Potenza Picena non sia il caso di costituire una commissione consiliare che in tempi rapidi concluda un’inchiesta politico amministrativa che accerti eventuali abusi e garantisca l’incolumità e la sicurezza dei cittadini prima che eventi calamitosi portino a conseguenze irreparabili”. Un’interrogazione sarà presentata anche da Luca Paolini alla Camera
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In questa fase economica e finanziaria e con questi prezzi del petrolio, rinunciare a estrarre petrolio in Italia è da dementi. Se penso che nel prossimo Parlamento non dovrebbe entrare la Lega Nord tiro un sospiro di sollievo. Se penso a quello che hanno combinato Bossi and Family Band mi viene da ridere. Se penso che la Lega è destinata alla implosione esulto.
Infatti è noto che dove si estrae petrolio tutti sono più ricchi, la qualità della vita aumenta e il territorio viene fortemente valorizzato dai suoi abitanti. Trivellazioni green e ricchezza per tutti insomma…ma per piacere, la demenza preoccupante è quella di qualche elettore.
Gli italiani non si rendono ancora conto che le inchieste politiche non servono a niente perche non risolvono i problemi continuando con queste iniziative e con queste idee l’avvenire sara’ sempre piu’ difficile. Con la demagogia non arriviamo da nessuna parte, bisogna svegliarsi i sogni danno solo illusioni.
La Lega Nord chiede chiarezza, con tutta la confusione che ha creato ci vuole coraggio a parlare di chiarezza forse non conosce il significato della parola.
@ Pigi78: qui non si è contestata la trivellazione ma ciò che si è fatto senza rispettare le prescrizioni date. Non solo, si contesta lo stato di abbandono di rifiuti pericolosi in un terreno destinato alla coltivazione. Caro mio credo che chi è destinato a implodere sei te con sta testa che ti porti appresso. UOMO NATO LIBERO IN TERRA OCCUPATA
Vedo che la prossima scomparsa della lega dalla scena politica e sociale italiana e padana mette nervosismo. I pesci che prima sguazzavano in ampi laghi e fiumi di demagogia, ormai si stanno lasciando alla frenesia nelle pozzanghere in cui si sono ritrovati. D’altronde cosa ci si può aspettare se i capi spirituali di questo ormai ex partito sono Borghezio e Gentilini.
Purtroppo in questa faccenda la disinformazione regna sovrana e dove c’è disinformazione ci sono anche pletore di commentatori (o presunti tali) che “sparano” commenti a vanvera senza sapere di cosa realmente si parli. Questa storia è arcinota da oltre 10 anni: nessuno ha avuto l’idea di chiedere al Comune?