Gente di Porto Recanati

Tante le personalità in villeggiatura sulla costa

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Cerqua

Luigi Domenico Cerqua

 

di Gabor Bonifazi

Le reiterate mareggiate abbattutesi sul nostro tratto di costa richiamano alla mente quelle che distrussero la riviera di Porto Recanati nel 1959 e nel ’60 e soprattutto il refrain di “Mare d’inverno”, la popolare canzone di Loredana Bertè: Mare mare / qui non viene mai nessuno / a trascinarmi via / mare mare / qui non viene mai nessuno / a farci compagnia / Mare mare / non ti posso guardare così / perché questo vento / agita anche me / questo vento agita anche me… Mentre molti sanno che Enrico Ruggeri è l’autore della musica di questa canzone del 1983, pochi ricordano che sia Loredana che la sorella Mia Martini provarono quel senso di paura e di solitudine che il nostro mare in tempesta riesce a trasmettere. Insomma le sorelle Bertè hanno avuto modo di vedere il mare in burrasca, non solo perché provengono da Bagnara Calabra, ma soprattutto perché hanno abitato diversi anni a Porto Recanati dove si era trasferito il padre per motivi di lavoro. Bertè è stato infatti per diversi anni Direttore didattico della scuola. Che strano, alcuni anni fa l’Amministrazione della cittadina rivierasca ed altri enti hanno perso tanto tempo dietro il tormentone bufala Clooney, mentre potevano muoversi verso qualcosa di meno effimero che la cittadina balneare sembra aver dimenticato o forse ha voluto dimenticare. Quando la scuola media stava a Palazzo Volpini, dove è ora il Municipio, il maestro Bertè teneva lezioni agli studenti che dovevano recuperare. Che il babbo di Mia Martini e Loredana Bertè fosse Direttore didattico lo sapevamo, quello che non ci riusciva di sapere era dove abitasse la famiglia. Ebbene il giallo ce l’ha risolto il geometra Pierini che andava a lezioni private a casa del direttore di Bagnara Calabra. La famiglia Bertè, prima di trasferirsi in Ancona, abitò prima in piazza Carradori, poi in via Leopardi vicino alla casa di Luigi Grilli, meglio conosciuto con il soprannome di Giggio Cavalletta, coetaneo, compagno di giochi e grande ammiratore di Loredana.

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Nando Ottavi e Adolfo Guzzini

E allora perché non fare qualcosa per Mia Martini, indimenticabile amica di Reno Bugiolacchi, o per la sorella Loredana, che ha avuto il merito di scrivere le parole de “Il mare d’inverno”? Il mare di Porto Recanati, il mare mio come diceva mia figlia. Inoltre in questa cittadina rivierasca vengono spesso personaggi autorevoli del mondo dello spettacolo e non solo. Basta entrare nell’edicola di giornali dei Matassini per vedere quante foto con tanto di autografo ha dedicato Claudio Baglioni alla figlia del titolare, o incrociare il penalista romano Franco Coppi acquistare giornali, o entrare al Deep Blu nell’ora dell’aperitivo per incontrare il Presidente della Corte di Assise di Milano Luigi Domenico Cerqua, da Ferragosto ricoverato per dei controlli al Santa Lucia di Recanati. Al balneare Oasi si può incontrare il Presidente di Confindustria Marche Nando Ottavi o il comandante della Guardia di Finanza Papetti anche se la spiaggia dei vip rimane quella di Annito e figli.

A Porto Recanati è villeggiante fisso Adolfo Guzzini e da oltre cinquant’anni anche l’onorevole Antonio Mazzocchi, il Questore della Camera dei Deputati. E mentre quest’ultimo prende in affitto la casa di Carla Sorgentoni, la figlia d’Augusta, l’avvocato Coppi ha la sua seconda casa: una villa nei pressi della torre del castello Svevo, come anche il giudice Cerqua ha la sua seconda casa con terrazza sul mare ai piani alti di Palazzo Frontini, l’eco mostro partorito dalla legge Ponte e che fa ombra sia alla Palazzina Azzurra costruita dai Lanari nel 1924 sia allo chalet che fu di Beniamino Gigli. Tuttavia il Genius Loci rimane lo scultore Cecco Bonanotte premiato alcune sere fa nella splendida fattoria dei Lucangeli con tanto Ginestra di leopardiana memoria. Cecco Bonanotte è nato il 24 agosto del 1942 a Porto Recanati. Dopo aver frequentato l’istituto d’arte di Macerata, nel ’59 si trasferisce a Roma per seguire il corso di Scultura dell’ Accademia di belle arti. L’anno successivo riceve un premio per la scultura nell’ambito della prima mostra d’arte degli studenti italiani, nella cui giuria c’era De Chirico, Fazzini e Ungaretti.

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Paolo Mattei e Antonio Pettinari

Da lì in poi, Bonanotte comincia a esporre le sue opere in ogni parte del mondo da Tokyo a Parigi, passando per New York, Berlino, Vienna e Montreal. Nell’1988 realizza un tondo per il Parlamento australiano, unica opera di un’artista italiano. Di recente, ha realizzato la porta per i Musei Vaticani e nel 2005 le sue 103 <Tavole> dedicate alla Divina Commedia vengono acquistate dal Gabinetto di disegni e stampe degli Uffizi. Nel 2006 ha realizzando il portale in bronzo per il Musée du Luxembourg a Parigi per conto del Senato della Repubblica francese. Per Cecco Bonanotte le Marche sono essenzialmente Porto Recanati, la sua città natale, che ritorna sempre a trovare ogni estate con sua moglie e i suoi cinque figli. <Porto Recanati è una grande linfa per la mia ispirazione. Quando sono qui, mi sveglio di notte per vedere il sole sorgere sul mare. Ho girato in tanti luoghi. Guardare il sol levante in oriente, una vera e propria gigantesca palla rossa, è uno spettacolo meraviglioso, ma non è lo stesso che vedo qui e a cui sono affezionato. Amo osservare quella lingua rossa infuocata dell’aurora, che taglia come una lama l’indefinibile limite tra acqua e cielo. Tutto ciò mi fa gioire>, ci ha confidato Cecco qualche anno fa rivelandoci che, anche se Porto Recanati è un paese distrutto, lo porta sempre con sé. <E’ l’aria mia e sia io che i miei figli abbiamo la residenza qui. Ogni mio compleanno l’ho passato a Porto Recanati. In questo giorno il sole che sorge è diverso da quello delle altre mattine: è il giorno del bilancio in cui i ricordi si sommano ai ricordi>. Tanti auguri a Luigi di pronta guarigione a Cecco per il settantesimo genetliaco.

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