Continua a far discutere l’istituzione del registro delle coppie di fatto e dopo l’intervento dell’ex candidata sindaco dell’Udc Laura Ruggeri (leggi l’articolo) interviene in risposta la consigliera di Rifondazione Belinda Emili: “l’utilità di tale registro sarebbe proprio nel certificare una condizione di fatto, quella di due persone che, non legate da vincoli “legali” ma esclusivamente “affettivi”, vivono una relazione stabile, spesso con prole, e che per questo hanno diritto a non subire discriminazioni. Infatti, i figli delle coppie di fatto – sostiene la Emili – non beneficiano di interventi di sostegno di cui, invece, godono i figli di famiglie legalmente riconosciute. Il Comune quindi potrebbe estendere alcuni provvedimenti a supporto della famiglie anche alle unioni civili che, iscritte in tale registro, versano in difficoltà. Il registro potrebbe essere utile anche alle coppie che volessero intraprendere la strada dell’adozione. Quest’ultima infatti in Italia è consentita solo alle coppie che sono sposate da almeno tre anni o che, seppur sposate da minor tempo, riescono a comprovare che la loro unione si è protratta per almeno i tre anni precedenti. L’iscrizione al registro costituirebbe quindi un documento dichiarativo idoneo ad attestare la stabilità del rapporto. Inoltre ci sono questioni legate alla residenza e all’eredità. Non è certo sostenendo che si ‘debbano accendere i riflettori solo sulla famiglia tradizionale e non sulle famiglie di fatto’ come dice la Ruggeri a CM, che si può amministrare la mutata realtà sociale del nostro paese”.
(l. b.)
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“Certificare una condizione di fatto, quella di due persone che, non legate da vincoli “legali” ma esclusivamente “affettivi”, vivono una relazione stabile”
Se si viene certificati dallo stato, questa certificazione non è anche lei per caso un vincolo legale?
Si sta creando una inutile alternativa al matrimonio civile… a mio parere
Secondo me il problema delle coppie di fatto, scusate il gioco di parole, è di fatto un falso problema.
Basta rivedere il “vincolo” civile del matrimonio tradizionale e renderlo annullabile davanti al sindaco con un semplice “no”. Quanti problemi sarebbero risolti???
La Belinda Emili non era quella che conduceva l’indispensabile battaglia per le ‘aree per cani’ ?
Visto lo spessore politico della Emili, deducibile dalla battaglia da lei portata avanti con abnegazione degna di miglior causa, semba inquietante che a lei venga delegato un intervento su di un tema decisamente piú serio dello ‘sgambamento dei cani’ che tanto assillava la Emili ….
Lei si occupava (solo) di cani, qui si parla d persone e non è proprio la stessa cosa ……..
Se fossi un soggetto personalmente interessato all’argomento ‘disciplina delle coppie di fatto’ inizierei a preoccuparmi, visti i precedenti dialettici della persona che interviene su aspetti essenziali di un potenziale futuro …………
Caro ansio dovresti ringraziare la Emili che si era interessata ai tuoi problemi.Visto il tuo q.i. canino trovo molto arduo discutere con te di Civiltà e di Diritti.
Prendo atto che la difesa d’ufficio della Emili (quella dello’sgambamento dei cani’ come obiettivo strategico di legislatura) è affidata a tale Rosso50 che, forse privo dei minimi strumenti della dialettica, e di argomenti nel merito, si abbandona al sarcasmo ….. Poveri tempi attendono gli abitanti di Citanó, i cani invece no, forse grazie all’eroica battaglia della Emili e dei suoi portaborse (è incredibile! Anche Belinda Emili ha almeno un portaborse!) potranno avere finalmente l’agognata area per lo ‘sgambamento’ (ed anche defecazione selvaggia) che attendono da secoli …….
poveri noi, i problemi di civitanovo sono il registro delle coppie di fatto e le aree per cani: allora se tutto il resto è ok non c’era bisogno di cambiare amministrazione…
ma scherzi anonimo!!!?? ….vedrai che questa amministrazione farà miracoli!!!!!!!!!!
Manco CRISTO li fa più li miracoli…………..