Lo stabilimento del Cosmari a Contrada Piane di Chienti di Pollenza, al confine con i Comuni di Tolentino e Macerata
di Alessandra Pierini
L’inceneritore del Cosmari sarà chiuso a gennaio ma «al conseguimento di due obiettivi ben precisi: l’apertura della nuova discarica di Cingoli e il raggiungimento dell’80% della raccolta differenziata», precisa Daniele Sparvoli, presidente del Consorzio, in una nota ufficiale diffusa oggi dal Consorzio. In effetti l’apertura della discarica di Fosso Mabiglia a Cingoli si fa sempre più vicina considerato che è stato respinto dal Tar il ricorso contro il decreto di esproprio presentato dai proprietari dei terreni dove si sta realizzando la nuova discarica comprensoriale a servizio dei Comuni maceratesi. Tra l’altro i lavori per la sua realizzazione sono iniziati lo scorso 4 luglio e proprio in questi giorni si stanno concludendo le opere di istallazione del cantiere e il 3 agosto inizieranno i lavori di sbancamento necessari per la realizzazione dell’opera. Non è prevedibile, invece, quando sarà raggiunto il livello dell’80% di differenziata che, secondo il Cosmari richiede l’applicazione del porta a porta e una politica volta alla riduzione della produzione dei rifiuti, un sistema che pone il Consorzio in Italia ai primi posti per qualità e risultati raggiunti.
In ogni caso la notizia della possibile chiusura del camino, giunta ieri sera, al termine dell’assemblea dei Comuni soci del Consorzio, è stata accolta con grande favore dai grillini e dai cittadini del comitato Salvambiente che erano presenti e hanno reagito con applausi di gioia. L’inceneritore,infatti, dalla sua costruzione ad oggi, è sempre stato contestato dagli abitanti dei comuni limitrofi costretti, loro malgrado, a respirare l’aria ammorbata, dal cattivo odore.
I Sindaci dei Comuni vicini agli impianti consortili e i residenti presenti hanno anche riconosciuto l’efficacia per le ultime misure adottate dal Cosmari per ridurre i disagi derivanti dai cattivi odori dell’impianto di trasformazione della frazione umida in compost di qualità. in effetti le puzze sono diminuite.
Nel corso dell’assemblea è stato anche approvato il bilancio consuntivo relativo all’esercizio del 2011.Determinante il parere favorevole espresso dall’Assemblea all’ordine del giorno che prevede un accordo con il Comune di Cingoli che si è impegnato a ritirare tutti i ricorsi relativi alle tariffe applicate da Cosmari e alla realizzazione della nuova discarica di Fosso Mabiglia. L’accordo prevede anche l’impegno del Comune di Cingoli a regolarizzare, entro tre anni, la propria posizione economica nei confronti del Cosmari che a sua volta si è impegnato a realizzare opere integrative ritenute importanti a servizio della zona dove è ubicata la discarica e che consentono di abbattere ulteriormente gli impatti sia ambientali che sulla popolazione residente. Infatti sarà realizzata una nuova strada che consente di by-passare la frazione di Grottaccia, evitando che i camion attraversino il piccolo centro abitato e si provvederà alla manutenzione di alcune altre strade a fianco del nuovo impianto. Inoltre il Cosmari e la Provincia si impegnano ad individuare un nuovo sito di discarica che entrerà in funzione una volta esaurita quella di Cingoli prima dell’inizio dell’abbancamento dei rifiuti in quella di Fosso Mabiglia. Per quanto concerne l’equo indennizzo saranno utilizzati i parametri già adottati nelle altre situazioni analoghe del passato.
Infine è stato approvato anche il documento relativo allo stato dei lavori di potenziamento dell’impianto di compostaggio e di rimessa in ripristino della linea di termovalorizzazione. A tal proposito, il Cosmari e la Provincia si sono impegnati per la costituzione di un tavolo tecnico-politico composto dai Sindaci dei Comuni vicini all’impianto, dai Comitati di cittadini, dall’Arpam, dall’Asur e comunque da tutti coloro che sono direttamente interessati per valutare le migliori condizioni per il riavvio.
Nel rapporto, di recente più sereno, tra Comuni e Cosmari, si intravede anche la riapertura delle trattative per l’acquisto della Smea da parte del Cosmari, naufragata dopo mesi di contrattazione (leggi l’articolo).
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Di rifiuti e tutela delle aziende si è parlato anche questa mattina all’Abbadia di Fiastra, in occasione del ventesimo complenno dalla fondazione dell’AMIS, associazione che tutela e rappresenta le aziende del settore della gestione rifiuti.
L’AMIS è nata infatti nel 1992 dall’idea di 11 imprenditori marchigiani, e, nel frattempo, è cresciuta allargando i confini fuori della Regione Marche.
L’attuale presidente Enrico Iesari della ditta Macero Maceratese ha ringraziato tutti i partecipanti e, in particolare, i Pass president Alfredo Mancini della ditta Orim e Mauro Ragaini della ditta Sogenus che, nel corso di questo ventennio hanno dato il loro contribuito per realizzare gli scopi primari dell’Associazione: creare sinergia e diffondere conoscenza tecnica in questo difficile settore.
Infatti grazie all’impegno e all’entusiasmo che la struttura ha impiegato nel suo lavoro quotidiano di informazione, assistenzza alle imprese e rappresentanza della categoria, l’Associazione è cresciuta ed è divenuta interlocutrice qualificata nei tavoli tecnici delle Pubbliche Ammnistrazioni ed è stasta utile strumento per l’imprenditore nel difficile compito di orientarsi nella confusione normativa.
Il Presidente ha ricordato in conclusione che “ pur in tempi meno facili, l’unione fa la forza..e noi ci crediamo !”
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Una nota: l’aria ammorbata col camino c’entra ben poco. Dal camino rischiano di uscire veleni, la puzza viene dal compost.
….SE la discarica di Cingoli partirà e SE si raggiungerà l80% di differenziata. In ogni caso sono curioso di vedere chi si appenderà la medaglia al petto. Sono aperte le scommesse.
Sicuramente chi non ha mosso nemmeno un dito…
Se l’inceneritore verrà spento, si dovrà dare atto soltanto ai cittadini residenti e non, che debbono raggiungere
80% di differenziata. Dare meriti ai politici, che fino ad oggi hanno pensato soltanto alle proprie tasche, credo che
sia errato. Non abbiamo bisogno di creare delle “”star”” abbiamo bisogno che chi occupa le poltrone lavori.
credo che la medaglia vada appunatta al petto dei cittadini residenti che sono sorbiti odori, e sapori, oltre tutto il
resto, ed anche ai cittadini che continuano a pagare un servizio che in partenza doveva far scendere il prezzo
(come da allora promesse) e che invece aumenta puntualmente. E’ lecito chiedere allora con tutto il recupero
dei materiali riciclabili, il corrispettivo dove finisce oltre che nelle tasche di siede nel parlamento del COSMARI,
perche vista la consistenza di parlamento si tratta. (altra società partecipata non solo per riciclare rifiuti, ma anche poltronificio)
Speriamo che i 2 “se” vengano rispettati..
Poi ha poca importanza quale politico di metterà la medaglietta sul petto; dall’aria che tira in Italia quella medaglietta potrebbe diventare un ottimo bersaglio….
Fate attenzione, non è questione se si raggiungeranno i due obbiettivi perché altrimenti il camino continuerà a fumare all’infinito. Vanno affrontate le cause e non inseguite le conseguenze. Il porta a porta va imposto. I 14.000.000 milioni di euro di spesa previsti, per una parte vanno utilizzati per questo, per informare e sensibilizzare, per coinvolgere le scuole, le associazioni, le aziende che devono cambiare sistemi produttivi. Gran parte dei rifiuti sono imballaggi non riciclabili o non riutilizzabili. Vanno eliminati alla fonte. La discarica di Cingoli andrebbe usata con la massima parsimonia, dovrebbe durare 30 anni non 7 come previsto. L’ultima direttiva comunitarie vieta sia l’incenerimento che l’immissione in discarica. Si parla di riuso, riciclo. Tutto l’articolo è una accozzaglia di mezze verità e disinformazione spudorata. Il documento discusso non parla di obbiettivi da raggiungere ma di nuovo progetto per gestire i rifiuti. Le dichiarazioni di concordare il riavvio dell’inceneritore sono una forzatura.
Forse sarebbe il caso di non strumentalizzare, a favoredi chi o di cosa.
Puntualmente si ripete sempre la stessa sceneggiata, ad ogni stormir di fronte, si attiva “”il tavolo tecnico””
naturalmente a costo zero (finché non arriva il conto), peccato che al tavolo debbono essere abbinate
sempre poltrone, altrimenti dove posano il loro…………a terra?
Non ne sentiremo più parlare, ma le poltrone rimarranno.
Quando fu creata la So.ge.nus l’allora proponente chiese la firma di adesione a varie aziende, fra cui la mia
ma a fronte della firma veniva garantito un tragitto ed un traguardo, con il tempo puntualmente raggiunto,
quale sarebbe il traguardo del Co.sma.ri. Fino ad oggi non è dato saperlo visto che lo sviluppo avviene
strada facendo. Il costo per il cittadino aumenta o diminuisce, perché cari signori se si va verso una diminuazione della tassa va bene, caso contrario è molto più facile riempire un unico sacchetto. Visto poi
che tali sacchetti sembra che sia quasi impossibile averli, oppure distribuiti con il contagocce.
Non comprendo il titolo: applaudono residenti e grillini. Quindi chi è che non applaude?
Non hanno applaudito né gli amministratori né il direttore, ma nemmeno i sindaci o rappresentanti dei comuni presenti, che avevano votato a favore. Questo la dice lunga sul risultato del voto e come sarebbe finita se non ci fossero state le telecamere.