di Gabriele Censi
Si apre domani (venerdì 20 luglio) con la celebre “Traviata degli specchi” la 48° stagione del Macerata Opera Festival. Lo storico allestimento con la regia da Henning Brockhaus è ripreso in omaggio al grande scenografo Josef Svoboda scomparso dieci anni fa, cui la stagione è dedicata, e introduce il tema di quest’anno che è “Allievi e maestri”. Per i due nuovi allestimenti del 2012 il neodirettore artistico Francesco Micheli ha scelto due nomi emergenti del teatro italiano: Leo Muscato firma La bohème e Serena Sinigaglia Carmen. “L’auspicio – commenta Micheli – è che la gente accorra al nostro richiamo, capisca quanto è preziosa e urgente l’opera lirica ancora oggi in tempi cibernetici e quindi ci tributi il proprio pensiero, consenso o dissenso che sia. Non siamo in politica e la dialettica è importante ma soprattutto l’idea è che la gente si senta a casa propria”.
I NUMERI – Rinnovare e mescolare i linguaggi, rivolgersi a un nuovo pubblico, coinvolgere la città e il territorio sono stati i primi impegni da direttore artistico di Francesco Micheli. E i primi dati presentati da Romano Carancini, presidente dell’Associazione Sferisterio e sindaco di Macerata, sono confortanti. Le prevendite hanno superato i 10.000 biglietti, gli studenti aderiscono all’iniziativa di apertura delle prove (circa 350 presenze alle due prove generali) e le le realtà istituzionali e produttive guardano con rinnovato interesse alla Stagione Lirica. Quarantatrè aziende e 8 Comuni hanno sostenuto la stagione.
LE ANTEPRIME – Il Festival è di fatto già cominciato: per diverse settimane Francesco Micheli ha dialogato con gli studenti delle scuole e università di Macerata per il ciclo “Incontra l’Opera” presentando il programma della stagione; e sempre Micheli lunedì 16 luglio ha presentato una conversazione pubblica al Teatro Lauro Rossi con i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, che avevano appena ricevuto dal sindaco Romano Carancini la cittadinanza onoraria (leggi l’articolo).
IL FESTIVAL OFF – L’attenzione ai giovani e in generale al nuovo pubblico la principale novità di questa stagione: il Festival Off che investirà la città con concerti, incontri e mostre. Per i più piccoli Micheli ha progettato un Flauto magico tascabile (7 agosto), gli adolescenti sono invitati agli appuntamenti di Opera Pop (dal 22 luglio). Alla musica antica è dedicato Nuvole Barocche diretto da Marco Mencoboni (25 luglio) mentre il primo agosto va in scena l’omaggio a Stefano Scodanibbio, a cura della Rassegna di Nuova Musica. Proseguono per il settimo anno gli Aperitivi Culturali (dal 20 luglio) in cui i temi della stagione lirica si intrecciano con la letteratura, la scienza e la filosofia: tra gli ospiti di quest’anno Angelo Foletto, Enrico Girardi, Carla Moreni, Giuseppe Scaraffia.
Un intero piano del sontuoso Palazzo Buonaccorsi è stato aperto per la prima volta al pubblico per accogliere la mostra “Violetta, Mimì, Carmen – Percorsi al femminile dallo Sferisterio ai Musei civici di Macerata ”, che avrà un’appendice nel palazzo della Prefettura, usualmente chiuso al pubblico (leggi sotto).
Nel programma “Off” spiccano tre serate straordinarie: il 26, in collaborazione con Civitanova Danza, Trittico Novecento con Roberto Bolle; il 2 agosto Serata di stelle per Mario Del Monaco, una gala promosso da Giancarlo Del Monaco con Fiorenza Cedolins e Daniela Dessì, e il 9 agosto il la Notte dell’Opera che riempirà di musica il centro storico di Macerata.
LA SERATA PER MARIO DEL MONACO – Il 2 agosto lo Sferisterio ricorda il trentennale della scomparsa del leggendario tenore Mario Del Monaco con un gala cui prenderanno parte alcune delle voci più acclamate sui palcoscenici operistici internazionali. Macerata ha un legame particolare con Mario del Monaco, che fu tra i protagonisti della nascita della stagione lirica dello Sferisterio con un trionfale Otello di Verdi nel 1967.
Cinque soprani (tra cui Daniela Dessì e Fiorenza Cedolins), otto tenori (tra cui Roberto Aronica, la giovane stella emergente Jorge De Leon, Aquiles Machado e Vladimir Galouzine), il basso Roberto Scandiuzzi, il mezzosoprano Anna Malavasi e il baritono Marco Di Felice hanno voluto partecipare gratuitamente a questa serata straordinaria ideata e curata da Giancarlo Del Monaco, figlio del grande tenore. Gianluca Martinenghi dirigerà la FORM, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana in una scelta di arie del grande repertorio italiano.
L’architetto Luca Schiavoni con la figlia, la curatrice Francesca Coltrinari, il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli, il grafico Emilio Antinori e il restauratore Simone Settembri
APERTURA SPECIALE DELLA PREFETTURA PER LA MOSTRA AL FEMMINILE – Viene aperto domani (venerdì 20) al pubblico per la prima volta il Salone del Palazzo del Governo, sede della Prefettura di Macerata. La visita, collegata alla mostra allestita dal 14 luglio al 30 settembre a Palazzo Bonaccorsi, “Violetta, Carmen, Mimì. Percorsi al femminile dallo Sferisterio ai musei civici di Macerata” (leggi l’articolo), è un’occasione per vedere le prestigiose sale del Palazzo e gli importanti dipinti di soggetto femminile. Il programma della visita prevede alle 17 i saluti del Prefetto di Macerata, Pietro Giardina e del vicepresidente della Provincia di Macerata, Paola Mariani. Francesca Coltrinari, curatrice della mostra, guida poi i visitatori nella scoperta di questi dipinti inediti.
PARCHEGGI GRATUITI – APM, Azienda Pluriservizi Macerata, major partner della quarantottesima stagione lirica, mette a disposizione di Macerata Opera due parcheggi. Al centro direzionale sessanta posti sono riservati per i sostenitori del Festival, che potranno parcheggiare gratuitamente.
Gratis anche il parcheggio Sferisterio per tutti i visitatori e gli spettatori della stagione lirica. Dalle 20 alle 7, fino al 10 settembre, l’APM permette la sosta gratuita.
IL PROGRAMMA
Traviata 20 e 29 luglio, 4 e 12 agosto
Boheme 21 e 27 luglio, 5 e 10 agosto
Carmen 22 e 28 luglio, 3 e 11 agosto
Roberto Bolle Danza all’Opera 26 luglio
Serata di Stelle per Mario Del Monaco 2 agosto
Notte dell’Opera 9 agosto
I NOSTRI VIDEO DI PRESENTAZIONE
La Traviata
La Boheme
Carmen
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Se questa edizione di MacerataOpera avrà fortuna sarà grazie alla meravigliosa Traviata degli specchi che dimostrerà ancora una volta come le ide di rilancio dello Sferisterio si sono fissate vent’anni fa e celano ancora lì il segreto che amministratori ignoranti e senza cultura cercano di sotterrare o di venderne la paternità ad altri. Stia attento Micheli perchè se qualcosa non andrà bene saranno pronti a buttarla a mare e prendere il largo verso nuove mete, facendo credere ai maceratesi che c’è pronta una nuova rinascita quando invece si spalancano sempre più le porte degli Inferi.
Una Boheme anni 70 è una idea geniale e nuova? Forse per quelli nati negli anni 90 non certo per il Dizionario dello Spettacolo! Come diceva Totò ” Ma fateci il piacere!!!!”
Beh un pò di freschezza in più si nota, chissà che il gelato di Micheli non porti bene. Anche se il meteo incombe e poi i conti si faranno come sempre sui numeri che sono molto sensibili alla pioggia. Comunque in bocca al lupo a giovani e meno giovani!
Mamma mia che città de criticò…. uno non può fare una cosa un po’ fuori dagli schemi (chi l’ha detto che è una genialata la boheme nel 68? e poi c’è ancora chi storce il naso per Mimì morta di overdose con Russel) che subito gli saltano addosso… Dopo 10 anni di opere accademiche, anche belle ma senza verve, almeno c’è un po’ di movimento, un po’ di giovani, un calendario di appuntamenti comprensibile… Fate i buoni…. una volta tanto
Signorina VERONICA io contesto il fatto che parlano sempre di “nuovo” quando proprio non c’è nulla di nuovo, cosa che invece era la Boheme di Russell. L’Opera non ha bisogna di essere rinnovata con qualche trashata anni 70, un pò di movimento etc etc che si parli di comunicazione allora non di una nuova era nella Direzione Artistica! E le faccio presente che le peggiori critiche alle varie Direzioni Artistiche le hanno fatte sempre gli amministratori che le hanno scelte, prima le osannano e po le scaricano a dimostrazione cara signorina che il problema è sempre in chi ci governa. Piove Governo ladro! Lei crede veramente che sia fuori dagli schemi rappresentare Boehme negli anni 70? O è troppo giovane o troppo ingenua
Ogni volta che qualche Direttore Artistico (succede oggi con Micheli, già successo con Pizzi, ecc….. ricordate i piselli volanti di Latella??) propone qualcosa come “nuovo”o di “avanguardia” oppure utilizzano “idee ed invenzioni scenografiche” mutuate da altre forme artistiche si pubblicizza la cosa come se si fosse trovata la quadratura del cerchio, l’uovo di colombo, la soluzione artistica che rompe gli schemi…
Poi basta andare a guardare altre forme artistiche, altre esperienze culturali, altri accadimenti (avvernuti sorpattutto all’estero) quindici, venti o trenta (o addirittura 40) anni fa e ci si accorge che il nuovo non è poi così nuovo, l’avanguardia non è poi così avanti…
Invece di fare finta di fare qualcosa di “diverso” non sarebbe più onesto dire che (con poche variazioni) si saccheggia a piene mani dal passato, cominciando dalla formula scelta per la grafica fino ad arrivare a queste “provocazioni” (che di provocatorio hanno ben poco e) che, in passato, sono state già state rappresentate e ri-rappresentate???
@Veronica Benedetti
Sig.ra Veronica condivido in pieno –
unico appunto che le faccio e’ quello che lei
dice quando parla di Criticoni-
Sig.ra Veronica per criticare bisognerebbe
essere esperti della materia – e a tutt’oggi
l unico commento riguardante l oggetto Macerata
opera festival fatto da una persona che ha
le qualità per poterlo fare e’ quello della
Sig. ra Tamara Moroni –
Per il resto chiacchiericcio estivo di fonte !!!!
Un grazie ancora una volta a Svoboda e al suo genio, a Orazi per avercelo portato a MC.
Il resto delle cose da Micheli è un riempitivo che nn mi interessa…
Grazie Claudio Sellone, anche se non è che io sia un’ esperta di lirica, sto nella media. ma penso di saper riconoscere se uno spettacolo in genere, sia o non sia di qualità, Ogni prodotto teatrale, quindi anche una rappresentazione operistica , si compone di tanti elementi che richiedono una lettura a più livelli – regia, scenografia, interpreti, luci, coro, direzione d’orchestra ecc. – e allora, a parte la Traviata di Svoboda che è superfluo magnificare, per me anche le altre due regie hanno il loro bel carattere artistico , e se devo dire, per i miei gusti , la Carmen più di tutte.
Meritano, meritano. Entrambe, nella diversità fra loro di linguaggio e rispetto il Libretto, hanno colto nel segno della sensibilità del pubblico di oggi a poter recepire tutta la bellezza classica dell’Opera Lirica..
Io posso essere critica nella comunicazione, laddove mi sembra si poteva fare di più e meglio in certi aspetti promozionali, ma non mi sognerei mai di dire la cosa opposta a quella che penso nel merito degli spettacoli, per cui anche se il mio giudizio vale uno, è un giudizio sincero.
A vedere la foto sopra in primo piano della Traviata degli specchi di Svoboda a cui è dedicata la Stagione, e a cogliere le parole del Direttore Artistico Micheli importante è che la gente si senta a casa propria , anche nel contesto della comunicazione rivolta quest’anno a un pubblico meno convenzionale, non avrebbe nuociuto ad esempio inserire nella cartellonistica stradale un richiamo immediato a livello visivo , tale da sintetizzare, unificare in immagine promozionale-pubblicitaria questi due concetti chiave..
Riprendendo il gioco di Svoboda avrei visto bene realizzato graficamente un poster in cui in alto, sopra il fondale scenico dello Sferisterio ci sia stato appena il profilo di Macerata coi suoi campanili e i tetti ,come realisticamente si possono scorgere da una certa prospettiva e quindi ribaltando la soluzione scenica del Maestro Svoboda per trasferirla a pieno titolo in messaggio promozionale per la sua regia che s’identifica con lo Sferisterio e Macerata, posizionare gli specchi inclinati sul pavimento appena finito il muro che magari degradi a punte di diamante come nei palazzi di D’arda fino a fondersi nel palcoscenico, in modo da riflettere la città che s’intravede in alto contornata da uno spicchio di luna e di cielo azzurro scuro stellato ( vagamente Magritte, L’Impero delle luci- paesaggio notturno con cielo diurno ) e sotto ancora ,una o due fila di pubblico. a godere simbolicamente dello spettacolo che Macerata offre di sè attraverso lo Sferisterio..
E sono certa, che la mano della Ballarini illustratrice di fiabe, avrebbe saputo dare una resa eterea a un’immagine però fortemente evocativa, un po’ realistica , un po trasognata, dove anche legare lo slogan sarebbe stato niente di più facile, potendo sbizzarrirsi col verbo riflettere. riferito sia a Macerata che si rilette nel suo Sferisterio, sia il suo contrario
Ieri sera sono stato all’anteprima di CARMEN,dopo aver avuto l’opportunità di essere uno dei cento fortunati che hanno partecipato alle varie prove.Posso dire che ha un certo fascino questa edizione,ma da quello che sentivo intorno a me dai vari spettatori,non arrivava quel messaggio che la regista voleva dare.La scenografia non aiuta,le macerie di una periferia distrutta con tutti i vari personaggi scappati da un campo rom,divisi da barriere di ferro, con cassete di birra e vari zingari simpatici un pò sbronzi che barcollano sul palco,Carmen vestita da casalinga unpò sciatta con i sacchetti della spesa nelle mani (non quelli ecologici)le guardie che sembrano degli agenti della swat usciti da una pellicola americana.Nessuno capiva questa scenografia cosa volesse rappresentare forse anch’io non avrei capito se non me l’avesse spiegato il direttore artistico Micheli durante le prove di regia, a cui va portato il plauso per quello che cerca di fare.I cantanti sono bravi e anche l’orchestra e il coro.
@CLAUDIO SELLONE
scusi se ho portato un pò di chiacchiericcio estivo da fonte,però se permette la critica ad un opera che sia teatro,cinema,pittura è molto soggettiva una cosa può piacere a me e a un altro no.Basta che chi fa una critica, abbia visto l’oggetto per cui fa la critica.Senza nulla togliere al sapere della sig.TAMARA MORONI.
pippo71, ma no , ma quale sapere? Queste cose appartengono al sentire e ognuno ha legittimamente il suo. Che una Carmen così ambientata divida la platea è più che normale, anche se non è scontato che l’apprezzamento sia in funzione dell’età anagrafica. o di una certa formazione. Tu riporti dei commenti, io per esempio posso dirti che ero con un’amica della mia stessa età io entusiasta, lei che la pensa esattamente come te. Poi incontro all’uscita un’anziana coppia di abitué dell’Opera, che hanno intorno ai 90 anni ed hanno espresso un parere molto in sintonia col mio.
Mo” non ci metteremo a dividerci le ragioni pure su questo, spero 🙂
Importante è andarci!!!
Egregio Sig.Pippo
Vede cosa fa fare la critica – fa si che anche io
senza conoscerla considero criticandola – ancora -chiacchiericcio quello che
lei ha appena scritto –
Ma attenzione non dico che lei non può chiacchiereggiare—
pensi sono talmente daccordo con lei – che assolvo anche
quei critici soggettivi ai quali non piace la Gioconda – intendo
quella di Leonardo….
Cordialità
gent.Tamara Moroni sono d’accordo con lei.L’importate è andare e partecipare alla vita della città, perchè lo Sferisterio è una parte importante della educazione culturale di Macerata.
egregio sig.Sellone cordiali saluti anche a lei