di Alessandra Pierini
(foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
Sono la magia del teatro romano di Ricina e il romanticismo dei suoi mattoni che potrebbero raccontare secoli di storia a dare il la alla 48ma edizione della stagione lirica maceratese. Tra le rovine di epoca romana, valorizzate da luci e colori, protagonista indiscusso della Festa dell’Opera di ieri sera è stato il direttore artistico Francesco Micheli che, come un moderno cantastorie, ha incantato il pubblico e lo ha accompagnato, tenendolo per mano in un viaggio attraverso le tre opere in cartellone Traviata, Boheme e Carmen. Parlando delle tre eroine, raccontando le loro epoche e ambientazioni, rintracciando somiglianze e differenze tra le loro trame, “il Fiorello dell’opera” come lo ha definito qualcuno, ha offerto una dimensione popolare dell’opera che ha conquistato i non esperti e i non addetti ai lavori.
Il titolo della serata “Festa dell’Opera” non poteva essere più appropriato. La festa è iniziata infatti dall’ingresso dove gli esercizi commerciali della frazione di Villa Potenza hanno accolto gli ospiti con aperitivi a tema ispirati dalle opere in cartellone, è proseguita all’interno nel tripudio di luci, colori e suoni che hanno fatto rivivere le rovine di Ricina ed è terminata nel gran finale quando tutto il pubblico ha levato al cielo (stellato) bicchieri di vino per brindare con i cantanti al suono di “Libiamo ne’ lieti calici”.
Più che uno spettacolo di opera «è stato uno spettacolo con l’anima» ha detto qualcuno. E se il concerto di Helvia Recina è stato pensato per essere preludio del Macerata Opera Festival, si annuncia una stagione appassionata, molto vivace e ricca di idee e sorprese in cui saranno i cuori, le emozioni e le suggestioni, più che la tecnica, a fare da padroni.
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Dalla scorsa estate e sino a gennaio Pettinari e Carancini sono stati giustamente criticati per il ritardo con il quale stavano gestendo l’allestimento della stagione, ma oggi va loro dato il merito di aver trovato la persona giusta.
Se è vero che non si può ancora giudicare la qualità del prodotto, sicuramente va apprezzato l’entusiasmo che Micheli sta mettendo in questa avventura, energia positiva che sta contagiando la città. Forse verranno anche comessi errori, ma dalla continuità si potranno trovare giovamenti che servono veramente a questa città.
Non vedo l’ora di sedermi in gradinata e godermi lo spettacolo! In bocca al lupo Direttore.
La location è veramente eccezionale , e sicuramente il concerto non è stato da meno , un grazie a chi ha collaborato alla serata , ma un riconoscimento particolare al nuovo direttore artistico Francesco Micheli nuovo in tutti i sensi , ha saputo presentare e rendere fruibile a tutti uno spettacolo di altissima qualità . Veramete una chicca nell’estate maceratese che sicuramente è di buon auspicio anche per la stagione lirica che sta per cominciare allo sferisterio . Mi permetto di fare solo una richiesta , sfruttiamo di più e meglio il ” nostro ” teatro romano.
Un piccolo appunto, perchè ingresso gratuito? La piacevole serata è stata a beneficio dei partecipanti che sarebbero stati ben lieti di partecipare alla spesa, anche per equità nei confronti dei concittadini che non hanno voluto o potuto partecipare, ma che hanno comunque contribuito, magari loro malgrado, economicamente.
Complimenti a quanti hanno reso possibile la bellissima serata, preparata con cura e stile. Un ringraziamento particolare al nuovo Direttore Artistico Francesco Micheli, che ha animato con classe e signorilità questo evento, molto diverso da quello dell’anno scorso, quando nessuno si è degnato di pronunciare neanche una parola!!! Una magnifica sorpresa, grazie a quanti hanno collaborato, auspicando che sia solo l’inizio di una maggiore valorizzazione qi questo gioiello, stupendo così illuminato!!
Siamo arrivati ad avere delle foto mosse in un articolo di giornale!!!!!!