Nuova risposta del legale di Alfio Caccamo, l’avvocato Paolo Rossi, agli articoli pubblicati dalla nostra testata (LEGGI) dove sono stati posti una serie di interrogativi sul CorridoMnia Shopping Park e in particolare sulla provenienza di ingenti prestiti personali infruttiferi:
Alfio Caccamo ha già scritto pochi giorni fa a Cronache Maceratesi segnalando la trasparenza della propria attività e in particolare di tutte le operazioni relative all’intervento in questione, ormai accertata in molte sedi istituzionali. Ciononostante il 26 giugno scorso è ripresa la campagna portata avanti dalla testata e dall’avv. Giuseppe Bommarito. Continuano i fraintendimenti, continuano le illazioni velenose, continuano i collegamenti artificiosi con il riciclaggio e la criminalità organizzata. Non resta che ribadire che ogni operazione riconducibile ad Alfio Caccamo, ai propri congiunti, alla Alba Srl e alle altre società del gruppo è del tutto corretta, è stata eseguita con modalità bancarie agevolmente tracciabili ed attentamente e scrupolosamente esaminata dalla autorità competenti. Va quindi confermata la giusta scelta di non dare seguito a quella che sempre più si configura come una campagna scandalistica orchestrata per sottoporli ad una pubblica gogna. Il che sorprende anche in considerazione del bagaglio culturale e professionale che l’autore del pezzo dovrebbe possedere. Consola un pò solo il fatto che dalla lettura di buona parte degli interventi provenienti dalla cerchia dei commentatori si evince come molti si siano resi conto della faziosità e della prevenzione ostile che caratterizza gli articoli. Sappiano i promotori ed autori dell’inaccattabile campagna scandalistica che i soggetti interessati hanno già risposto e, se richiesti, sempre risponderanno in spirito di piena collaborazione, proprio a quelle autorità pubbliche che in un ordinamento civile hanno il diritto e il dovere di eseguire i controlli previsti dalla legge. Altro che latitanza delle Istituzioni!
Nelle sedi proprie si accerterà se questo ed i precedenti (già stigmatizzati) articoli possano essere valutati alla stregua di una lecita – ancorchè particolarmente aspra – manifestazione di critica o, invece, come un’inammissibile aggressione alla dignità e competenza di persone residenti e di imprese che sono sorte ed operano da vent’anni nel territorio regionale.
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La nostra risposta:
Il 23 giugno scorso Cronache Maceratesi ha doverosamente pubblicato un intervento dei legali del signor Alfio Caccamo nel quale si sosteneva a priori l’assoluta regolarità delle operazioni finanziarie che hanno condotto alla creazione di CorridoMnia come “a tempo debito” lo stesso signor Caccamo e le società interessate “documenteranno”. Cronache Maceratesi, il cui unico scopo sta nel chiedere che sia fatta chiarezza su una vicenda ancora poco chiara, ignora cosa s’intenda con l’espressione “a tempo debito” – se giorni, settimane, mesi o anni – e rimane tuttora in attesa di quelle documentazioni, alle quali, se e quando arriveranno, sarà dato il massimo rilievo. La questione, dunque, è ferma al 23 giugno e questo ulteriore intervento dell’avvocato Rossi non le fa compiere alcun passo avanti. Ripetiamo ancora una volta che Cronache Maceratesi non intende affatto acclarare ipotesi di illegalità in ordine all’operato del signor Alfio Caccamo ma, al contrario, si augura che il signor Alfio Caccamo, sia pure “a tempo debito”, documenti la corretta provenienza di quegli ingenti e tuttora un po’ misteriosi finanziamenti, limitandoci a rilevare che la vicenda è di grande e pressante interesse pubblico e che il diritto-dovere della libera informazione è di contribuire a far piena luce laddove persistono ombre.
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Al sindaco di Corridonia Nelia Calvigioni che nell’ultimo articolo su questa vicenda ha scritto un commento molto pesante nei confronti della nostra testata, ribadiamo che nessuno ce l’ha con lei e tantomeno con la città di Corridonia, che i commenti sono espressione individuale di chi li fa e che il giornale lavora perseguendo obiettivi di informazione e partecipazione e ovviamente non viene pagato da nessuno come qualcuno continua a millantare, probabilmente per deviare l’attenzione dal nocciolo della questione. Sono arrivati centinaia di commenti da parte dei lettori, su questa vicenda è stato detto di tutto e di più e in attesa delle documentazioni del signor Caccamo e di ulteriori sviluppi, abbiamo deciso di bloccare i commenti a questo articolo. Quello che più ci sorprende e che mentre la Calvigioni si lamenta di alcuni commenti ritenuti diffamatori, allo stesso momento diffama il nostro giornale accusandolo assurdamente di essere al soldo di qualcuno.
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GLI ULTIMI ARTICOLI E I COMMENTI DEI LETTORI:
– CorridoMnia Shopping Park, chi è veramente Alfio Caccamo? (leggi l’articolo)
– La difesa di Alfio Caccamo (leggi l’articolo)
– Il caso Caccamo, dove sono le istituzioni? (leggi l’articolo)
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