di Laura Boccanera
“Il SULPM vuole le armi? Sappia che non ho nessuna intenzione di armare i Vigili Urbani, e mai lo farò. Su questo argomento ho le idee chiarissime e non transigo”. Non fa passi indietro il sindaco Corvatta sul tema dell’armamento per la Polizia municipale dopo che il sindacato ha espresso la volontà di riaprire un tavolo di discussione (leggi l’articolo) su relazioni sindacali e su armamento e dopo le interrogazioni del consigliere Corallini. “Quello della tutela della sicurezza personale è un compito di enorme importanza, che viene svolto per legge da Polizia e Carabinieri. Armare anche i Vigili Urbani significherebbe creare delle inutili quanto pericolose sovrapposizioni”. Questa la motivazione del primo cittadino che riferisce anche di aver già concordato con il comandante civitanovese dei Carabinieri, il capitano Candelli, compiti e collaborazioni con i Vigili Urbani. “Questi ultimi svolgono un compito cruciale e nessuno lo nega – continua Corvatta – ma corrono rischi minimi, e questa non è una previsione, ma un semplice dato di fatto surrogato da tutti i dati statistici.
Ricordo che tutti gli altri sindacati sono contrari all’utilizzo delle armi, che a Civitanova non sono mai state date in dotazione ai Vigili
Urbani, e così continuerò a fare. Dirò di più perchè il risparmio causato dal mancato acquisto delle armi permetterà di assumere quei Vigili Urbani stagionali – che saranno per la maggioranza giovani senza occupazione – necessari a decongestionare il lavoro del
corpo. Lavoro che nei mesi estivi cresce in maniera esponenziale.”
E dopo le polemiche di qualche settimana fa sulle nomine e sulla gestione delle partecipate Corvatta interviene ribadendo che la questione non è ai primi posti nelle priorità dell’amministrazione ma che a breve verrà fatto il nome del nuovo presidente dell’Atac: “come avevo detto ripetutamente in campagna elettorale, la sistemazione dei consigli di amministrazione delle aziende partecipate civitanovesi viene dopo questioni più gravose, come lo studio del bilancio comunale e la messa in moto di Popsophia, per la quale avevamo tempi strettissimi, e che ha costretto il sottoscritto, l’assessore Silenzi e lo staff del festival ad un super lavoro. In questi giorni ho cominciato ad occuparmi dell’Atac, perché tra le aziende controllate dal comune svolge uno dei compiti più importanti. Con il recente acquisto del mattatoio, l’Atac ha avuto un significativo aumento di capitale. Si è trattato di un evento molto positivo, che ha stabilizzato e permesso all’azienda civitanovese di ottenere nuovi importanti crediti bancari. Questo fatto, unito alla gara per l’appalto della distribuzione del gas, che avverrà a breve, mi ha convinto ad accelerare le decisioni da prendere in ordine al rinnovamento dei vertici societari, al fine di mandare un segnale di continuità e stabilità al mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Colgo l’occasione per ribadire che il presidente Angeletti ha lavorato bene, e lo ringrazio per questo. Il nuovo presidente sarà nominato a breve. Sin da oggi garantisco personalmente tutti i civitanovesi che, vista la delicatezza e il prestigio dell’incarico, il nuovo presidente sarà una persona di grande spessore umano e di grande competenza specifica nel settore. Il rinnovo dei consigli di amministrazione delle altre aziende partecipate sarà trattato a seguire uno dietro l’altro, entro tempi ragionevoli.” Ai primi posti fra i “papabili” per l’Atac si fa il nome di Sergio Cognigni, consigliere del Pd già tra le file dell’opposizione nella scorsa amministrazione. Rimangono da sciogliere le presidenze di Mercato ittico e Farmacie comunali. Tra i favoriti a prendere il posto di Ottavio Brini c’è Carlo Centioni.
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ottima idea quella di dare lavoro a tempo determinato invce che le armi sig. Sindaco.
però Centioni non lo vogliamo.
…ma le partecipate non dovevano essere raggruppate in un’unica società?????????????????????????….se non erro Corvatta l’aveva dichiarato in campagna elettorale!!!!
la domanda sorge spontanea: mentre per l’Atac il termine dei tre anni è scaduto, per le altre aziende alle quali il mandato triennnale scade nel 2013 come fara Corvatta a sostituire i presidenti attuali se non si dimettono?
Centioni deve essere messo allo c(o)ltura e spettacolo.
Non cambia niente,Tutto cambia per non cambiare nulla.Le municipalizzate dovevano essere accorpate ma oggi sono oggetto di lottizzazione partitica.A Centioni le Farmacie, a Cognigni l’Atac,a FLI con Poillastrelli J L’Azsienda teatri Comunali,a Caterina PUcci PD il Paolo Ricci,la Biblioteca a Pipponzi FLI.L’Unica cosa che cambia è la natura politica della maggioranza .Una maggioranza politica variabile.Corvatta a chiesto i voti per una coalizione chiara riformatrice di cambiamento ma poi eletto cambia di fatto la natura politica imbarcando FLI.Tutto con una spartizione per far quadrare i conti e i vari scontenti i non eletti e bulimia di potere.
Una Presidenza ALLE ATTIVITA’ PORTUALI ( ovvero alla pulizia )…….. gli escrementi galleggiano !!!!
Sorge spontanea una domanda Civitanova è pronta al cambiamento? Dai commenti che corrono in rete , qui e su altri network si direbbe di no. Ma ne consegue una seconda domanda il non cambiamento è da attribuire alle carenze politiche di questa giunta? dai commenti virtuali si. La mia opinione è al contrario che il cambiamento nella nostra città ritarda in primis dobbiamo sempre tenere presente che abbiamo vinto con soli 350 voti e che qui da noi al contrario di altre realtà il centrodestra non è crollato. Poi scontiamo una compattezza nei progetti e nei sogetti chiamati a realizzare il cambiamento. Infine c’è un lato anarcoide nella sinistra civitanovese, dovuto al fatto che la sinistra ha scelto la strada delle civiche , non da oggi in verità, questa sviluppo un eccesso di protagonismo , una smania di affermazione personale a scapito della solidità e della elaborazione di proposte di governo, non si può parlare di veti da A verso B come se si parlasse di una formazione di calcio. Il dibattito sulle partecipate investe marginalmente il suo assetto futuro , cioè una unica azienda, e incentrato solo ed esclusivamente sui nomi, appellarsi al curriculum è solo usato come Conventio ad excludendum la solita guerra delle poltrone solo in versione nobile! Da questa tornata elettorale emerge solo un uso improprio della politica a soli fini personali per promuovere se stessi ed i gruppi culturali ed economici alcuni personaggi fanno riferimento.
Certo questa sinistra anarcoide trova spazio per una assenza culturale dei partiti di sinistra più strutturati e maggiormente rappresentativi nella nostra città, quando esponenti di un partito della sinistra con maggior vocazione ideale ed identitaria, poi scendono in agone mettendosi in “sonno” la confusione a sinistra aumenta .
La riflessione sul voto quando la si fa dall’interno è solo una esercitazione astratta e qualche volta quando questa la si esercita è rituale interna alle logiche di corrente e delle varie affiliazioni.Quel che resta fuori da questi esercizi politicamente datati e asimmetrici dalla realtà.La realtà è che a Civitanova Marche come in altre realtà la sinistra è esplosa-implosa il maggior partito raggiunge solo il 18% dei voti.Non c’è una sinistra ma ormai ci sono più sinistre.La Giunta Corvatta è espressione di questa crisi e la sua debolezza è visibile e certificata non tanto dalle analisi sui social network che seppur virtuale è alimentata da persone reali ma aleggere la stampa locale i runors sono interni alla coalizione.Se da questo stato. magmatico emerge personalismi è perchè non c’è un progetto culturalepolitico e programmatico forte innovativo,riformatore.La sinistra anarcoide non esiste esiste una sinistra plurale che cerca una sua identità che il maggior partito chiamamolo per comodità descrittiva di sinistra oggi con i suoi sbandamenti culturali e programmatici(leggi UDC) non è in grando di dare.Daltronde che non c’è una sinistra forte programmaticamente coesa e idelamente salda lo da la vicenda delle Poltrone offerte a FLI.in questo contesto la battaglia ideale e programmatica sulle ex Aziende municipalizzate in polemica con le aperture del Sindaco a FLI è la metafora plastica sia dello sbandamento culturale e programmatico sia di un pericoloso realivismo politico di cui non si sente il bisogno in un momento in cui i partiti quelli di sinistra compresi sono in crisi con il rapporto con i cittadini e fra questi le istituzioni.Se non si capiscono queste cose,se ci si resta offuscati dalla difesa patrriottarda di partito/i allora la vicenda è destinata ad incancrenirsi .I Curriculum non sono una sorta di furbata per la politica ad escludendum ma sono un onesto tentativo politico di interrompere questo cortocirquito nefasto fra istitituzioni e cittadini.L’escludendum è quello che credendo che ci sia un pensiero unico fa immaginare tutto il resto eretico e nemico.Così non è perchè la ricerca di un riformismo possibile a sinistra impne riflessioni,pause,sconfitte ma mai pensiero acritico.Quello che però resta incomprensibile è il silenzio del PD del segretario-assessore su cosa pensa concretamente della vicenda ex Municipalizzate e sui criteri delle nomine.I currticulum non vanno bene? lo dica.Vi sono altri criteri per non accampare i lati B sulle poltrone che non sia la solita e annunciata e mai smentita ripartizione fra i nomi apparsi sulla stampa? lo dica.Quello che impressione invece è il silenzio forse interessato per sistemare alla chetichella tasselli partitici.Non è il sono che tradisce la paralisi politica è invece quel silenzio inaccettabile quel ripiegare e pensare che tutto sia pragmatismo istituzionale che impressiona.C’è un altro tipo di silenzio appiattitore ,quel silenzio che una volta veniva invocato contato di traghetta sugli autobus che recitava: non parlate al conducente.
senza ombra di dubbio il signor Gattaccio è un ecclettico personaggio , che è versatile, duttile capace di combunare teorie e metodi diversi, un felino della politca ! Ma come i felini é un solitario, questo nulla toglie alla sua forte personalità e alla sua competenze. Ma il suo intervento signor Gattaccio mi rafforza nelle mie convinzioni, mi da ulteriori elementi ci conoscenza , ma continuo a rafforzarmi nelle mie convinzioni . Nessuna difesa pretoriana solo la scelta di un basso profilo per depontenziare la polemica.
Caro Gian Berdini forse ha ragione .Meglio soli che male accompagnati o gregge.Sono scelte esistenziali e personali.Una ragione lei l’ha,si spreca tempo ad offrire ragioni e anlisi a fronte che in definitiva di cascami della politichetta.Qui si tratta solo di volgari poltrone,di posti,gettoni di presenza di questuanti.