Sono stati davvero tanti i temi trattati nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in Provincia (leggi l’articolo) e che avevano come argomento la costituzione dell’ATA, il nuovo accordo per l’abbancamento dei rifiuti nella discarica di Torre San Patrizio e l’avvio dei lavori della discarica comprensoriale di Cingoli.
Sempre nel corso dell’incontro il Presidente facente funzioni del Cosmari Daniele Sparvoli ha fornito alcune cifre molto interessanti riguardo i costi praticati ai cittadini maceratesi, confrontandoli con la situazione nazionale e regionale, con l’intento di fornire in maniera chiara e trasparente le informazioni inerenti le tariffe applicate, anche per fugare ogni tipo di strumentalizzazione.
Innanzitutto la media della raccolta differenziata in provincia di Macerata è ormai superiore al 71% contro il 49% regionale ed il 32% nazionale. Per quanto concerne la Tarsu il Cosmari è riuscito a assicurare un sistema di smaltimento che consente ai cittadini dei Comuni maceratesi di pagare in media 1 euro e 29 per metro quadro mentre la media regionale prevede una tassa di 1 euro e 82 centesimi per metro quadro. Molto più alta la media nazionale pari a 2 euro e 14 centesimi per metro quadro.
Significativi anche i costi praticati dal Cosmari per lo smaltimento dei rifiuti malgrado gli aumenti dati dalla mancanza di una discarica comprensoriale. Ad esempio la tariffa trattamento meccanico biologico fatta al Cosmari (indifferenziato e rifiuto secco) costa nella nostra provincia 86 euro/tonnellata, a livello regionale 90 euro/tonnellata (dati riferiti all’Emilia Romagna in quanto non disponibile per le Marche) e a livello nazionale 100 euro/tonnellata. La tariffa media applicata ai comuni maceratesi per il trattamentodell’organico è di 47 euro/tonnellata contro i 66 euro/tonnellata applicati a livello regionale (dati riferiti all’Emilia Romagna in quanto non disponibile per le Marche) ed i 70 euro/tonnellata applicati su scala nazionale.
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Tutto bellissimo, ma il CO.SMA.RI. sarebbe così gentile da specificare anche a quanto ammonta la percentuale del RICICLATO? Se differenziamo al 71% e poi bruciamo il 50% del raccolto non c’è tanto da vantarsi…
prezzi + bassi DIOSSINA + alta d’italia secondo i dati arpam e asur, per non parlare della PUZZA del compost, che non sanno fare.
Cambiate mestiere cosi lo sanno fare tutti!!!!!