L’Udc e la delusione elettorale:
“I dissidenti facciano un esame di coscienza”

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Maria Bereneice Mariani con il segretario regionale dell'Udc, Antonio Pettinari

Il segretario provinciale dell’Udc Maria Berenice Mariani risponde all’ex segretario provinciale Augusto Ciampechini che ha fortemente criticato il risultato elettorale dei centristi, scomparsi dai consigli comunali di Civitanova e Tolentino (leggi l’articolo):

I risultati elettorali sicuramente non ci entusiasmano, e sento in prima persona tutta la responsabilità di ciò che è accaduto, diversamente da un anno fa non posso gioire. Non condivido assolutamente l’analisi fatta dall’amico Ciampechini, e nelle responsabilità di cui parlavo sopra ci metto sicuramente anche lui e tutta la componente dei dissidenti.

Come ho sempre sostenuto chi fa parte di un partito o si allinea alla maggioranza o decide di andarsene,  io come ben sapete vengo da una famiglia democristiana e fin da piccola mio padre che era  impegnato in prima persona in politica mi ha sempre insegnato che  il partito o si sposa senza riserve o da questo si divorzia; non si rimane all’interno e quando prende decisioni che non piacciono, ci si defila (e si partecipa a riunioni ufficiali di altri partiti) e si attende il prossimo treno magari quello più comodo e sicuro, e purtroppo è proprio quello che è accaduto nell’’ultimo anno.

Abbiamo appena celebrato il Congresso Provinciale nel quale avevo chiesto unità e supporto di tutti, mentre al primo appuntamento importante come il solito i dissidenti scusate il gioco di parole erano assenti.

Quando si paventava l’ipotesi che si sarebbe potuto riproporre in tutte due le realtà locali, cioè Civitanova Marche e Tolentino,  la stessa coalizione della Regione e Provincia, la corrente dissidente sosteneva che saremmo dovuti andare da soli orgogliosi del nostro simbolo alternativi alla destra (fallimentare al governo centrale)  e alla  sinistra ancora lontana dai nostri valori, ma capito il pericolo scampato (dal loro punto di vista) dopo le primarie del centro sinistra, l’orgoglio di correre da soli era  già scomparso, bisognava correre con il centro destra perché avremmo potuto ottenere ruoli più incisivi, così si chiamano quando sono loro a essere coinvolti mentre poltrone quando sono gli altri.

Il  partito non ha estromesso nessuno,  ma verificato che in nessuna delle realtà comunali vi erano i presupposti per condividere un percorso comune con altre forze politiche, ha deciso di correre in solitaria proponendo un programma serio e basato sui principi cardini del nostro partito, ma evidentemente in quest’ occasione il pensiero forte era considerato percorso debole e così si è preferito volare su altri lidi, direi nei simboli molto somiglianti ma… diversi nella sostanza.

Sicuramente l’amarezza rimane, ma domani è  un altro giorno e si riparte dalle certezze che abbiamo e cioè dal buon governo Regionale e Provinciale dove i nostri uomini di partito sono chiamati a risolvere i problemi della gente e non a fare filosofia.

Segretario Provinciale UDC Macerata

Maria Berenice Mariani



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