di Filippo Ciccarelli
E’ un momentaccio per le banche di casa nostra, costantemente sotto la lente delle redivive agenzie di rating, tornate vigili dopo la botta avuta nel 2008 con i mutui subprime, quando giudicavano affidabilissime istituti di credito infestati di titoli tossici. Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch sono le tre principali rating agencies, colossi in grado di fatturare miliardi di dollari all’anno: e il loro giudizio, piaccia o non piaccia, è spesso ascoltato dagli operatori del settore, dagli investitori, da chi decide le sorti della finanza mondiale.
E proprio oggi è arrivato il declassamento di 114 istituti bancari nel Vecchio Continente, con l’Italia capofila nel triste primato del taglio del rating. Nel Bel Paese sono 24 le banche cui Moody’s ha abbassato il voto in pagella, segue a ruota la Spagna con 21 declassamenti, e sul podio sale pure la Francia della première dame Carla Bruni, che si ferma a 10 tagli del rating.
Tra gli istituti coinvolti c’è anche la Banca delle Marche, che al 31 dicembre 2010 aveva tra i suoi maggiori azionisti la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, proprietaria del 22.40%. Il rating sulla solidità finanziaria, si legge nel documento di Moody’s, corrisponde al livello C- (Baa2); il voto a lungo termine è Baa 1, mentre la capacità di solvibilità a breve termine è di livello Prime 2. Si tratta del secondo declassamento nel giro di quattro mesi subito dalla Banca delle Marche, che mantiene un outlook – cioè una previsione sul rating futuro – negativo. Outlook negativi anche per il Mediocredito Fondiario Centro Italia spa, che è stato assunto tramite incorporazione nel 2003 proprio dalla Banca delle Marche. Nella scala di valori di Moody’s, un rating di livello Baa indica obbligazioni di qualità media, che hanno caratteristiche sia speculative, sia di investimento. Il pagamento di interessi e capitale – in altre parole, la solvibilità – è garantita in maniera sufficiente, ma potrebbe non esserlo in futuro. I numeri indicano la posizione all’interno della classe; una banca, per esempio, con rating Baa1 fornisce più garanzie rispetto ad una Baa3. Per quel che riguarda il breve termine, il livello più alto di valutazione è il Prime 1 (dove chi emette le obbligazioni ha la capacità più alta di ripagarle), il più basso è il livello Prime 3, dove la capacità di pagamento c’è, ma è più bassa rispetto a chi ha un livello Prime 1 o Prime 2. Per Moody’s c’è anche un livello Not Prime, dove chi emette le obbligazioni non ha capacità di ripagarle nel breve periodo.
Il quadro complessivo illustra quindi una realtà ancora solida, ma che sta subendo un costante calo di fiducia, come – del resto – sta capitando all’intero Paese, attanagliato dalla recessione e sprofondato di nuovo nella trappola dello spread, di nuovo oltre la soglia dei 400 punti base. E chissà, forse in Banca Marche rimpiangeranno la multa di 208.000 euro inflitta a settembre e resa nota a gennaio dalla Banca d’Italia ai membri del cda, del consiglio sindacale ed al direttore generale per “carenze nell’organizzazione e nei controlli interni da parte dei componenti il Consiglio di amministrazione e del Direttore generale, e carenze nei controlli da parte dei componenti il Collegio sindacale”. Bazzecole, rispetto ai tagli delle agenzie di rating.
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La lista delle banche declassate da Moody’s:
Banca Carige S.p.A
Banca della Marca Credito
Banca delle Marche S.p.A
Mediocredito Fondiario Centro Italia S.p.A. (1)
Banca Monastier e del Sile
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A
MPS Capital
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A
Banca Popolare Alto Adige-Suedtir.Volksb
Banca Popolare di Cividale
Banca Popolare di Marostica
Banca Popolare di Spoleto
Banca Sella Holding
Banca Tercas
Banco Popolare Societa
Banca Italease S.p.A
Banca Popolare Italiana Soc.Coop
Banca Popolare di Lodi Investor Trust
Banco Popolare Luxembourg S.A
Banco Popolare Societa Cooperativa, London Br
Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (2)
Cassa di Risp.di Bolzano-Sudtiroler Sparkasse
Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti
Cassa di Risparmio di Cesena SpA
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.
Banca Popolare
Credito Emiliano SpA
Credem International (Lux) S.A
Credito Valtellinese
Iccrea BancaImpresa S.p.A
Intesa Sanpaolo
Banca CR Firenze S.p.A
Banca IMI SpA
Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo
Banca Monte Parma
Banca Commerciale Italiana S.p.A
Intesa Sanpaolo SpA Hong Kong Branch
Intesa Sanpaolo Bank Ireland
Intesa Funding LLC
Intesa Bank Ireland p.l.c.
Intesa Sanpaolo SpA, NY Branch
Sanpaolo IMI S.p.A
Societe Europeenne de Banque
Istituto Servizi Mercato Agricolo Alimentare (2)
UniCredit SpA
Unicredit Leasing S.p.A.
Unione di Banche Italiane S.c.p.A
Banca Lombarda e Piemontese S.p.A
Banca Lombarda Preferred Securities
Banca Popolare di Bergamo Capital
UBI Banca International S.A
Unipol Banca
Nota: (1) = Debito assunto da Banca delle Marche
(2) = Emittente governativo
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E’ una gran brutta notizia visto che cade nel periodo di aumento di capitale.
NON BISOGNA DARE PESO A QUELLO CHE DICONO QUESTE AGENZIE DI RETING.
RICORDO A TUTTI CHE SONO TRE AGENZIE PRIVATE AMERICANE CHE DECLASSANO MEZZO MONDO, SCONQUASSANDO I MERCATI FINANZIARI SENZA PREOCCUPARSI DELLA LORO AMERICA (E LE LORO BANCHE AMERICANE) CHE HA UN DEBITO PUBBLICO SPAVENTOSO MA NONOSTANTE TUTTO HA UN RATING PIù ALTO DI ALTRI PAESI PIù AFFIDABILI.
FACCIO UN ESEMPIO: IL 15 SETTEMBRE 2008 QUANDO IN AMERICA DICHIARO’ FALLIMENTO LA LEHMAN BROTHERS RICORDO A TUTTI CHE LE TRE FAMIGERATE AGENZIE DI RATING ATTRIBUIVANO LA MASSIMA AFFIDABILITà (LA FAMOSA TRIPLA A) NONOSTANTE C’ERANO NOTIZIE NON CERTO BRILLANTI DELLA LEHMAN GIà DAL GUGNO 2008.
A VOI IL GIUDIZIO
UN LETTORE (Marco Seri)
Io ho declassato moody’s una ventina di volte. Vi interessa?
Poi ci sarebbe da sapere, dopo i declassamenti, se gli amici delle agenzie di rating, i soci delle agenzie di rating, i collaboratori di agenzie di rating vanno a giocare in borsa sapendo PRIMA di questi declassamenti e quindi speculano sapendo dove/come/quando/perchè speculare….
Il dato preoccupante e’ un nuovo acrononimo: “RuR Down (Rating under Review for Downgrade, rating sotto osservazione in vista di un nuovo taglio), che rappresenta un peggioramento rispetto anche al precedente outlook negativo”.
Questa situazione nasce dalla’ “pressione combinata” derivante in primo luogo dall’ “avverso e prolungato impatto della crisi dell’area dell’euro che rende il contesto operativo molto difficile per le banche europee”, in secondo luogo dal “deterioramento del merito di credito dei rating sovrani, che ha portato all’aggiustamento dei rating di nove Paesi lo scorso 13 febbraio” e infine dalle “sfide importanti” che dovranno affrontare le banche con “significative attività sui mercati dei capitali”.
Detta con le mie parole… Pessima tempora currunt….
Scusate non sono un grande intenditore di questioni
relative alla Big finanza—
Spiegatemi-se potete—
Ma In effetti la Moody’s- avrebbe valutato l Banca delle Marche – così come la Banca Delle Marche( e anche tutte le altre a dire il vero ) valuta tutti o quasi tutti -quando deve concedere un mutuo oppure un aumento di fido ??????
Ovvero mezzi pezzenti ?????
Tanto per capire !
Grazie ..