di Laura Boccanera
(foto-servizio di Guido Picchio)
Sono andate avanti per tutta la giornata e proseguiranno anche durante la notte le operazione dei carabinieri che hanno messo in piedi una maxi azione per ricostruire gli ultimi momenti della vita di Andrea Christina Marin, la 23enne uccisa e abbandonata sulla spiaggia di fronte al condominio Lidobello dove la ragazza risiedeva da appena 20 giorni. Oltre 50 i carabinieri che da oggi alle 16 stanno setacciando l’area e interrogando condomini e vicini di casa: gli inquirenti attraverso una massiccia operazione di indagine stanno cercando di censire gli abitanti della palazzina e capire se qualcuno possa aver notato, visto o sentito qualcosa nella fascia oraria compresa fra ieri sera e questa mattina attorno alle 4, probabile orario dell’omicidio. A supporto dell’operazione anche un mezzo dei Vigili del Fuoco giunto sul posto per aiutare le operazioni in notturna grazie al gruppo elettrogeno. Nel frattempo nel condominio c’è sconcerto per quanto accaduto, anche se la ragazza era poco conosciuta. E sulla ricostruzione del delitto per ora gli inquirenti hanno le bocche cucite: rimane difficile anche capire come sia maturato il crimine. Nell’appartamento infatti non sembrano esserci tracce di sangue che sono invece state ritrovate all’interno dell’ascensore.
Non si sa ancora dunque se l’omicida possa aver teso un agguato alla giovane lungo il corridoio delle scale o se l’uomo fosse già in casa ad aspettarla. E perchè Andre, che da poco tempo lavorava al night club “Play” di Scossicci, non indossava un giubbetto quando è stata ritrovata quasi sepolta sotto la sabbia? La donna al momento del ritrovamento aveva in testa un sacchetto ed il volto reso irriconoscibile dall’aggressione subita, indossava delle calze a rete e una minigonna (probabilmente l’abbigliamento “da lavoro” ma ai piedi un paio di scarpe da tennis). Tutte domande a cui ora tenteranno di rispondere gli inquirenti, anche se al momento non si esclude nessuna pista, dal raptus omicida di un cliente fino ad una vendetta maturata negli ambienti del night e delle entreneuse, fino al delitto passionale. Ad una prima ispezione del corpo, condotta dal medico legale Antonio Tombolini che curerà anche l’autopsia, disposta dal pm di Macerata Stefania Ciccioli, sembra escludersi per il momento lo stupro. Il corpo si trova ora presso l’obitorio di Civitanova.
(Foto di Guido Picchio)
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