di Filippo Ciccarelli
Provincia: zero assoluto. Non è il rendiconto del bilancio dell’ente, che pure in tempi di vacche magre dovrebbe passarsela un po’ meglio: più che altro è il voto dato dai vertici locali e regionali del Pdl, principale partito di opposizione, al lavoro di Pettinari e dei suoi assessori. Ma è anche il giudizio sulla mancanza di programmazione che affligge l’istituzione, a detta dei vertici locali e regionali del Pdl. Opinione condivisa, in maniera più colorita, anche dal capogruppo della Lega Nord in Provincia, Luigi Zura Puntaroni, che è intervenuto a margine della conferenza stampa organizzata dai gruppi consiliari e regionali del Pdl lamentandosi delle “corbellerie” (per usare un eufemismo) che vengono dette nell’assise provinciale.
Un bilancio negativo, insomma, che si aggiunge alla penalizzazione del territorio maceratese perpetrata da Ancona, a detta di Francesco Massi, capogruppo del Pdl in Regione.
“Emerge lo squilibrio delle politiche regionali che sono state prese verso il territorio maceratese, rispetto alle promesse fatte. Ad esempio, per la Best di Montefano abbiamo invocato lo stesso trattamento dei lavoratori delle aziende in crisi di Fabriano. C’è un accordo di programma, soldi mandati dal governo nazionale, ma a Fabriano si garantiscono certi diritti, nelle altre zone no. Ci sono lavoratori di serie A e di serie B. Nel piano sanitario è passato all’ultimo momento un nostro emendamento che permette di avere anche a Macerata un centro per il soccorso e la cura dell’ictus. Avevamo infatti scoperto che in quelle 300 pagine di principi, obiettivi e valori senza alcuna concretezza erano stati previsti 3 centri dello stesso tipo ad Ancona, 1 a Pesaro, 1 a Fermo ed 1 ad Ascoli, mentre Macerata era stata dimenticata.
La Regione spende poi 140mila euro per un master del management sanitario al Politecnico di Ancona, dove ci sono 30 iscritti, mentre le Università di Macerata e di Camerino tengono un corso con 90 iscritti, che è ritenuto dalla stessa Asur come quello base per la formazione dei dirigenti della sanità, cui partecipano anche il direttore generale dell’Asur Piero Ciccarelli ed il direttore amministrativo Alberto Carelli e per cui la regione non sborserebbe nulla perché è pagato dai corsisti. Paghiamo anni di disorganizzazione, consulenze, incarichi, assunzioni assurde della regione sulla sanità. A causa del dilagante debito dell’Ersu di Urbino, invece di commissariare Urbino, in regione hanno pensato di punire Camerino e Macerata, che sono invece virtuosi. Insomma: cade la scusa Berlusconi per la sanità e per i soldi delle alluvioni, visto che anche Monti ha risposto picche. Anzi, il nuovo premier ha messo altre accise sul carburante e ora siamo a 16 centesimi di accise sulla benzina. Siamo stati gli unici che in consiglio regionale abbiano presentato coste per il taglio dei costi della politica. Ucchielli ha copiato dopo 20 giorni dalla nostra conferenza stampa quello che abbiamo proposto noi e poi non hanno tagliato nulla”.
Sulla stessa linea Francesco Acquaroli, consigliere del Pdl in Regione: “le istituzioni locali hanno voltato le spalle ai piccoli e medi imprenditori colpiti dall’alluvione del marzo scorso, dopo aver protestato platealmente contro il governo Berlusconi, nei confronti di quella che Spacca e Pettinari chiamavo “tassa sulle disgrazie”. Dove sono adesso? Un altro scandalo è quello dei consorzi di bonifica, per anni rimasti nel silenzio, fino all’autunno scorso, quando hanno spedito 40.000 cartelle esattoriali ai cittadini. E’ sbalorditivo pensare che le istituzioni possano agire così. Il piano sanitario, poi, schiaccia Macerata tra il nuovo ospedale di Fermo e quello di Camerano-Aspio. La sanità non può e non deve diventare strumento di governo del territorio, dev’essere un servizio rispetto al territorio. La mancanza di una pianificazione politica ha portato la nostra regione a una crisi quasi esistenziale”.
Molto critico anche Franco Capponi, capogruppo provinciale del Ppe, che accusa la Giunta di vivere su progetti pensati e finanziati dalle precedenti amministrazioni: “Pettinari e i suoi sono chiusi in un palazzo traballante, non hanno un’idea né un piano programmatico in mente. Fanno una continua operazione di spot, anche quando asfaltano un pezzetto di strada, e difendono come fossero l’ultimo dei Mohicani gli interessi particolari della loro parte politica. Tutte le nostre proposte, mozioni, interrogazioni vengono puntualmente inascoltate, non c’è dibattito su cose concrete. Anche se Montesi dice delle oltre 200 delibere che hanno fatto in 7 mesi, gli ricordo che noi ne avevamo fatte 300, e comunque non credo proprio che questo sia il parametro giusto per giudicare il lavoro di un’amministrazione provinciale. Abbiamo chiesto chiarezza sulla tassa dei fossi, ed abbiamo ottenuto il risultato straordinario di abrogare la legge regionale sui consorzi di bonifica. Dopo 7 anni tutto, ad un tratto, si è riavviata una macchina che era stata fermata perché non aveva più competenze. L’Udc ha votato a favore della tassa dei fossi in regione, mentre qui Pettinari dice di essere contrario: queste contraddizioni sono fuori dal mondo. Due terzi dei maceratesi hanno già pagato le bollette che scadono il 31 dicembre. Chiediamo chiarezza alla Provincia con il ritiro della delibera per
quella che di fatto è una tassa non dovuta. E’ l’aggressione di un ente che non ha limiti d’imposizione, e se volesse potrebbe anche triplicare la tassa. Nel 2012, poi, ci sarà l’Imu anche per fabbricati rurali sia abitativi che accessori, per la prima volta: questa sarà un’altra batosta per gli agricoltori. Inoltre, triplicherà l’Ici sui terreni. Abbiamo stimato che un’azienda agricola di medie dimensioni potrebbe pagare dai 500 agli 800 euro in più. Un’ azienda con 40-50 ettari potrebbe pagare dai 3000 ai 5000 euro in più di tassazione. Aggiungere l’ulteriore balzello dei consorzi di bonifica è assurdo, anche perché gli agricoltori sono già obbligati dall’Europa a tenere puliti i loro fossi, altrimenti non potrebbero riscuotere la Pac. La Provincia è assente, mette in cantiere opere già previste e collegate al piano che abbiamo fatto noi nel 2009, alcune cose addirittura risalgono alla gestione Silenzi. Non dialoga con gli amministratori locali, con i Comuni:
è impensabile che la comunità montana di San Ginesio ed i suoi 15 comuni siano andati da soli a Bruxelles a firmare un documento per ottenere dei finanziamenti, senza il minimo sostegno da parte della Provincia. L’atteggiamento di quest’amministrazione è anche quello di nascondere quanto di buono è stato fatto in precedenza, solo perché l’ha fatto l’altra parte politica. Penso alla possibilità per le giovani coppie di acquistare casa a condizioni favorevoli, con garanzie offerte dallo stato, che a Macerata non viene minimamente pubblicizzata”.
Anche Nazareno Agostini (Pdl) e Luigi Zura Puntaroni (Lega Nord) contestano il clima di chiusura e di ostracismo da parte della maggioranza nei confronti dell’opposizione, in particolare la mancata convocazione del Consiglio provinciale, il programma dell’amministrazione Pettinari che non è stato ancora presentato, il silenzio circa le tante interrogazioni presentate.
Nel quadro complessivo, uno dei pochi giudizi positivi – ma sulla situazione del partito – viene espresso dal coordinatore provinciale del Pdl, Mario Lattanzi: “attualmente siamo in fase di riorganizzazione, coi congressi che si svolgeranno a fine gennaio, com’è stato deciso a livello nazionale. Per quel che riguarda il livello nazionale ho una mia teoria. Non sono né contro né a favore del governo tecnico, ma quando c’è di mezzo un governo tecnico è perché politica e partiti hanno fallito. Non mi scandalizzo per le scelte che vengono fatte e per quelle che non vengono fatte, perché non si possono delegare ad altri le scelte che non si è in grado di fare.
Do atto ai gruppi consiliari in regione e provincia di darsi molto da fare, pur nelle oggettive difficoltà, tipiche di chi sta all’opposizione, di chi viene vedere realizzati da altri progetti che aveva programmato e finanziato”.
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che noia destra e sinistra sempre i soliti ritornelli sempre le stesse facce non vedo l’ora che vada su il centrodestra guarda
prima il male assoluto era Berlusconi, tutti i problemi erano giustificati dal governo di centro destra , ora poveretti si trovano male i compagni perchè non possono addossare le colpe ad altri in quanto Bersani e Casini sono sulla stessa idea del Proff Banchiere MONTI, per ciò che riguarda in Provincia mi pare che si stia facendo solo ordinaria amministrazione , il proseguo del commissario prefetizio . aA questo punto tanto vale abolire questi enti inutili risparmiando sui costi di gestione della parte politica.
Chi non governa rosica sempre…..
@Cerasi,
come “mus”, me ne intendo. Non rosica solo chi non governa. Mi sembra che siano in tanti anche nella maggioranza del Comune a rosicare. Da parte sua, la minoranza pare abbia poca voglia di “risicare”.
E’ però sotto gli occhi di tutti che i soliti ben noti maneggioni hanno ben rosicchiato in tutte le “forme” sotto il governo del caciaro, ovvero del guerin Meschino.
https://www.cronachemaceratesi.it/2011/12/29/lugl-sul-terminal-dei-bus-non-aspettiamo-che-accada-lirreparabile/#comment-45863
Il PDL riesce in Regione ad eliminare la cosidetta “la Tassa sui Fossi”, ma i 40.000 agricoltori e i titolari di diritti di proprietà difficilmente avranno indietro i soldi, se la Provincia non ritira la delibera .
“Una vittoria senza precedenti” sul balzello della Tassa sui Fossi introdotta dal centrosinistra in Regione e subito applicata, senza che ce ne fossero i veri presupposti e senza una informazione consapevole agli agricoltori. Una vittoria “della trasparenza sull’arroganza” quella che abbiamo conseguito – dicono i Consiglieri Regionali Acquaroli, Marinelli e Massi del PDL- con l’abrogazione dell’art. 18 della L.R. 16/2010 e che aveva ridato la potestà ai Consorzi di Bonifica di introdurre nuove tasse.
Con un emendamento del PDL infatti, sostenuto anche da alcune forze coerenti con le loro enunciazioni (socialisti, Api e IDV) e’ stato introdotto l’art. 14 alla Legge finanziaria 2012 che di fatto abolisce proprio l’art. 18 della L.R. 16/2010 tagliando alla radice l’intenzione della Regione Marche di far rivivere i Consorzi di Bonifica attraverso la possibilità di imporre indefiniti ed impropri tributi agli agricoltori e a tutti i proprietari di superficie di terreni.
Secondo i Capigruppo in Consiglio Provinciale Capponi (PPE), Agostini (PDL) e Zura Puntaroni (Lega) il Consorzio di Bonifica del Bacino del Musone, Chienti, Potenza, Asola e Nera non aveva, neanche precedentemente a tale modifica legislativa, alcun diritto di imporre le tasse di bonifica ai circa 40.000 contribuenti. Dalla loro, la giurisprudenza di cassazione, che si e’ espressa gia’ in tal senso, secondo la quale, tasse del genere possono essere richieste solo in presenza di effettive migliorie e solo a coloro che di tali migliorie hanno usufruito. Ma l’abolizione della previsione di legge regionale – sottolineano i consiglieri provinciali – e’ assolutamente da benedire, taglia la testa al toro ed è quindi da salutare con favore.
Ma come fermare oggi il versamento che scade al 31/12/2011?
“E’ quello che abbiamo chiesto ripetutamente e chiediamo al Presidente della Provincia Pettinari” – dicono Capponi ed Agostini – “La provincia infatti puo’ revocare in autotutela la delibera n. 89/2011 approvata dal Commissario Prefettizio che ha retto la Provincia per un anno e che ha dato avvio alla richiesta del tributo originariamente bloccata dalla Giunta da me guidata (con Pettinari assessore) con la D.G.P. 237/2010″. Ma la mozione che abbiamo presentato per arrivare a cio’ dopo due mesi non e’ stata ancora discussa.
Pettinari in questo modo ci farebbe anche capire meglio la posizione dell’UDC e dare seguito alle sue affermazioni a mezzo comunicati stampa: il “Consorzio di Bonifica e’ un’ Ente inutile” e ancora il “tributo di Bonifica non va’ pagato”. “Queste affermazioni infatti sono palesemente in contrasto con quello che l’UDC fa’ in Regione” – rincara Massi – “dove l’UDC e’ al Governo e i suoi rappresentanti invece hanno votato contro la nostra proposta di abolizione del Balzello del nuovo tributo di Bonifica e gia’ avevano introdotto e votato quell’articolo 18 che nel 2010 ha inteso ridare vigore ad un Ente commissariato da 6/7 anni e reintrodotto la ipotetica possibilità di emettere ruoli esattoriali agli inermi agricoltori per servizi non svolti su tutto il territorio di competenza dai Consorzi di Bonifica”.
“Il successo speriamo non si trasformi in una beffa” – affermano gli esponenti dei moderati e del centrodestra – dato che molti agricoltori hanno già pagato e non e’ chiaro come potranno riavere indietro i soldi versati e per quelli che ancora non hanno pagato, se non interverrà il congelamento del piano di classifica con il blocco della Delibera 89/2011 da parte della Provincia, saranno costretti a fare ricorso contro le cartelle di EQUITALIA, se queste non verranno bloccate prima.
“E’ stata un’azione giusta” – dicono ancora gli esponenti del centrodestra – che tra l’altro fanno notare che in agricoltura, chi agisce con responsabilità (la stragrande maggioranza degli agricoltori in questa provincia), proprio per i fossi non classificati (fossi limitrofi o interni ai propri fondi, fossi di capezzagna o fossi di scolo di confine ) e’ gia’ oggi a loro carico e obbligatoria e’ la manutenzione a seguito delle norme nazionali introdotte sulla condizionalità ed indispensabile per accedere al contributo della PAC (Politica Agricola Comunitaria).
Il mantenimento e la riesumazione della “Tassa sui Fossi” sarebbe una batosta tremenda sul mondo agricolo, che oltre alle difficoltà economiche e dei bassi prezzi di mercato dei prodotti, nel 2012 dovranno sopportare l’aumento dell’ICI (IMU) sui terreni e in modo ancor più devastante sarà la tassazione di tutti i fabbricati agricoli (abitazione ed accessori) con la nuova IMU che viene introdotta per la prima volta anche in agricoltura.
Quanto aumenterà l’imposizione fiscale introdotta dal governo Monti per le aziende agricole?
Come noi, anche Confagricolttura, Cia, Coldiretti e Copagri, hanno gia’ lanciato l’allarme e prefiguriamo un aumento impositivo che potrà raggiungere in alcuni casi anche il 300%. Uno scenario reso ancora più complesso dalla mancanza di misure tese a ridare vigore e impulso alla crescita e alla competitività del settore. L’aumento inoltre delle accise sui carburanti costerà dai 300 ai 3 mila euro a impresa agricola, un colpo di scure micidiale per il settore.
L’agricoltura italiana e Marchigiana non è mai stata bastonata sotto il profilo fiscale come con il decreto ‘Salva Italia’. Aumenti allucinanti degli estimi catastali e dei coefficienti moltiplicatori sui terreni e sui fabbricati rurali e per questo chiediamo la massima modigeratezza ai Sindaci nella scelta delle aliquote IMU da applicare. Non si considera ancora una volta la differenza che esiste tra agricoltori professionali, in particolare i giovani agricoltori e i proprietari di beni affittati. Siamo convinti che occorra salvare l’Italia, ma senza condannare al “de profundis” la nostra agricoltura ed e’ per questo che la tassa sui Fossi non puo’ essere un nuovo balzello imposto a tutti gli agricoltori che pagherebbero in base alla fascia di proprieta’ dai 18 ai 150 Euro per azienda ma la suddivisione catastale in piu’ partite fa’ pagare ad alcuni anche piu’ di mille Euro.
La ridefinizione del ruolo delle Provincie potrà rendere necessario un percorso condiviso per la creazioni di reti dedicate alla cura e alla manutenzione del reticolo idrografico minore, ma non e’ quanto proposto dal Consorzio di Bonifica di Macerata la strada. Bisognerà fare un vero patto ambientale con gli agricoltori soprattutto per attuare in modo coerente la nuova PAC 2014-2020 che dovrà avere la massima attenzione, anche finanziaria, al Green, all’Ambiente ma anche all’agricoltore professionale e manutentore del contesto naturale. Ma sarà una partita da giocare a carte scoperte, senza commissari, senza reticenze, per far ritornare in termini economici agli agricoltori gli sforzi che fanno per la manutenzione del territorio, per la cura dell’ambiente e delle risorse naturali.
Franco Capponi ( Capogruppo PPE in Consiglio Provinciale di Macerata)
Nazareno Agostini (Capogruppo PDL in Consiglio Provinciale di Macerata)
Un esponente di un partito che “si fa bello”con il lavoro altrui.
Non a caso nel comunicvato è scritto che è una vittoria del PdL, ma allora il PPE cosa c’entra, visto che in Regione NON mi sembra sia rappresentato???
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@mus
ma prima (come ora del resto) mi pare, oltre i maneggioni, anche i maneggini destrorsi abbiano rosicchiato…..