di Alessandra Pierini
E’ quasi Natale e ovunque spopolano luci e decorazioni, ma nel generale clima di festa le irregolarità sono in agguato. Sono ben 250.000 articoli, soprattutto luminarie natalizie, quelli sequestrati dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Macerata. Si tratta di prodotti cinesi messi in vendita nel capoluogo senza rispettare la normativa in materia di sicurezza dei consumatori. Oltre alle classiche luci di Natale, c’erano palloni gonfiabili, carte da gioco, pupazzi di plastica, modellini di automobile, articoli per ufficio, cancelleria, pile, calcolatrici, materiale elettrico ed elettromagnetico e casalinghi. Come già detto però la maggior parte dei prodotti era costituita da catene luminose, usualmente adoperate per addobbare gli alberi di Natale, per le quali l’aspetto della sicurezza domestica deve essere preponderante rispetto al concorrenziale prezzo di mercato.
Dopo i primi rilevamenti documentali, i finanzieri hanno controllato la merce posta in vendita, riscontrando evidenti carenze per ciò che riguarda le indicazioni che, per legge, devono accompagnare i prodotti posti in vendita: in particolare la mancata apposizione della marcatura CE, la mancata indicazione del nome del produttore e dell’importatore stabilito nell’U.E., la mancanza dell’attestato di conformità CE e l’omessa indicazione in lingua italiana delle istruzioni e della composizione. E’ scattato, quindi, l’immediato sequestro per 252.799 articoli presenti nel negozio, in quanto non rispondenti alla normativa italiana in materia di sicurezza dei prodotti.
L’intervento, effettuato nella giornata di ieri, rientra in un più ampio dispositivo di prevenzione e repressione nel settore della tutela del mercato dei beni e servizi e del “made in Italy”, nonché a tutela dei consumatori, intensificato ulteriormente in vista delle prossime festività. Il titolare dell’esercizio commerciale – di etnia cinese – è stato segnalato alla Camera di Commercio di Macerata, per l’adozione dei provvedimenti di competenza in relazione alle violazioni di carattere amministrativo. Queste operazioni confermano l’importante ruolo della Guardia di Finanza per la tutela della salute dei consumatori e del corretto funzionamento dei mercati.
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ahahahh segnalato alla camera di commercio! e che gli faranno? domani ne avrà rimesse altre in vendita, alla faccia nostra!
250.000 luminarie??? Ma dai, è uno scherzo!!!
Ma che volevano illuminare l’universo?
Scherzi a parte, basta fare un giro in questo genere di esercizi commerciali, e non solo, per trovare merce senza istruzioni in lingua italiana e di dubbia provenienza.
Credo che questi controlli vadano fatti a tappeto ed in maniera ripetitiva se si vuole, non dico debellare, ma almeno contenere il fenomeno.
Eppure la soluzione a questo tipo di problemi è da sempre sotto gli occhi di tutti, un po’ un “uovo di colombo”.
Basta non andarci a comprare
bye bye
Vista la portata del fenomeno, credo che i controlli servano, ma fino a un certo punto. Lo Stato deve alzare le frontiere verso tutti quei prodotti (cinesi e non) i quali stati di provenienza non rispettino i diritti fondamentali dell’uomo e dei lavoratori e gli standard qualitativi e igienico sanitari europei.
http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/2011/07/07/539269-ennesimo_blitz.shtml
BASTA noi lavoriamo e questi fanno la bella vita e vende i ciaffi che non è a norma per non parlare di quelli che vende siringe e altre cose che mi viene i brividi solo a penzarci! perche non se ne stano alla casa loro invece di venire qui a prostituircisi e a dare la droga e ce pure gente che li difende co’ tutti sti discorsi complicati…io dico solo una cosa altro che i diritti qui ci vole la galera COME MINIMO…però veramente no che li arresta e il giorno dopo gia’ stanno in giro a vende le siringe