di Alessandra Pierini
GUARDA IL VIDEO (L’intervento del presidente Bianchi)
GUARDA IL VIDEO (Le voci dei protagonisti)
La Camera di Commercio di Macerata è nata nell’Italia non ancora unita e festeggia il suo bicentenario proprio nello stesso anno in cui l’Italia celebra la sua identità nazionale. I festeggiamenti per l’importante anniversario, è stata istituita con decreto di Napoleone il 27 dicembre 1811, hanno già preso il via nelle scorse settimane con una mostra dedicata ai sistemi di misurazione, strettamente legati alla storia dell’ente, per poi continuare con una esposizione di quadri di artisti maceratesi, per giungere al culmine nella cerimonia che si è svolta questa mattina nel teatro Lauro Rossi di Macerata. Le massime autorità provinciali si sono strette in un virtuale abbraccio ai protagonisti della storia recente della Camera di Commercio.
La cerimonia ha preso il via con la musica e l’inno d’Italia suonato da un inedito abbinamento tra fisarmonica e violino. Maria Grazia Capulli, mezzo busto del Tg1, nata a Camerino, ha fatto da liason tra i tanti personaggi che si sono avvicendati sul palco per raccontare l’ente camerale scomponendolo nei tanti piccoli tasselli che lo caratterizzano.
Ha fatto gli onori di casa il sindaco Romano Carancini che ha ricordato il ruolo della Camera di Commercio: «Le Giunte Camerali sono un luogo di partecipazione e di democrazia economica. E’ l’abito istituzionale della comunità delle imprese e raccoglie i nostri modelli di stile e bellezza. Celebrare i 200 anni è riconoscere un metodo di lavoro che ci contraddistingue ed è caratterizzato da onestà, correttezza, solidarietà e sacrificio». Molto emozionato Giuliano Bianchi che ha dedicato gran parte del suo intervento ai ringraziamenti di quanti hanno collaborato con la Camera di Commercio: «Parlare della Camera di Commercio è come parlare di 12 anni della mia vita. E’ un ente che ha superato il Risorgimento e la storia repubblicana e ha saputo interpretare i grandi cambiamenti, partecipandoli ». Bianchi ha concluso con un appello all’inserimento dei giovani nel mondo dell’impresa: «I giovani devono portare i valori nuovi che ci permetteranno di innovare il nostro modo di fare impresa. Abbiamo bisogno di farci conoscere, di internazionalizzare, di incrementare l’uso di internet e il design innovativo e per tutto ciò siamo in mano ai giovani. Non sono forse stato bravo ma sono più un uomo del fare che del dire. Un ultimo pensiero va ai nostri imprenditori che in questo momento difficile mi incontrano, si sfogano e sono disperati ma poi mi salutano e mi dicono “andiamo a lavorà”». Presente anche il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello: «In Italia abbiamo più di 6 milioni di aziende, il marchio Made in Italy è terzo nel mondo dopo Coca Cola e Visa e nessuno ci potrà taroccare. Grazie alla Camera di Commercio, Macerata si è potuta avvicinare ai grandi centri dai quali riceve opportunità. Giuliano Bianchi non potrà che essere in questa fase il punto di riferimento per scrivere le pagine del nostro futuro». Per l’occasione è stato predisposto un annullo speciale sui 200 anni dall’istituzione dell’ente.
Al termine, nell’adiacente Spazio Mirionima è stata inaugurata la mostra sui Manifesti e Documenti Storici, organizzata dalla Camera di Commercio in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Macerata.
(Foto di Guido Picchio)
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Complimenti per la celebrazione, ma purtroppo questo non ci fà dimenticare la crisi che c’è in giro. Non mi riferisco a quello che si dice in televisione ma a quello che si vede in giro.
Chiedo al Presidente della Camera di Commercio di non aumentare la quota annuale per almeno i prossimi 3 anni vista la crisi che c’è in giro e visto che negli ultimi 5 anni la quota è raddoppiata (almeno per le imprese agricole).
Saluti
Pubblicato anche il secondo video: “Le voci dei protagonisti”
http://tv.cronachemaceratesi.it/bicentenario-c-c-i-a-a-di-macerata-le-voci-dei-protagonisti/
E vissero tutti felici e contenti in trepida attesa del prossimo anniversario da festeggiare insieme:
6 Gennaio 1442 – Si rinviene in una cassetta murata nella Pieve di S. Giuliano (ora Duomo) il braccio del nostro santo Patrono.
Un 470° niente male!
“I giovani devono portare i valori nuovi che ci permetteranno di innovare il nostro modo di fare impresa…..”
Nel teatro dove erano i giovani, forse a “lavorà”? Nooooo!
Adesso “tutti a magnà”!
“Autorità militari, civili e religiose”. Volete che faccio il “conto della serva”?:
Totale PIL prodotto presente in platea = 100
di cui derivante da Trasferimenti Statali = 95 a voler esser larghi.
Guardate queste due cifre e troverete la risposta al perché questo paese si è ridotto così