di Bruno Mandrelli*
La situazione dello Sferisterio evolve da imbarazzante a preoccupante.
Al di là delle buone intenzioni il tempo scorre e sembra prevalere una politica del rinvio, del cogitabondo approfondimento sulla cura migliore per il teatro, senza forse tener in debita considerazione che le condizioni del “malato” si aggravano.
La domanda è allora questa: si può tener fermo uno dei più importanti teatri all’aperto del mondo perché sembra non trovarsi l’intesa tra comune e provincia sul nome di un direttore artistico, suo malgrado già classificato come di transizione, che avrebbe il compito operativo di organizzare la sola stagione 2012, rinviando ai tempi immediatamente successivi al conferimento dell’incarico una scelta di programmazione pluriennale e l’individuazione del metodo di selezione del futuro direttore, selezione alla quale a nessuno sarà inibito partecipare?
Vien da dire che non appare proprio possibile.
Ho già chiarito che i partiti, a mio avviso, non devono partecipare alla lotteria dei direttori artistici in pectore e confermo questa posizione: dico però, in termini politici, che se il problema è quello che emerge dalla lettura delle cronache cittadine e quindi che la Provincia, con il placet dell’intera maggioranza della quale è parte integrante e sostanziale il PD, non recede dall’indicazione del nominativo del maestro Del Monaco (ma avrebbe potuto essere uno dei tanti nomi di bravi professionisti circolati in questi ultimi mesi) è opportuno che sia il comune a fare di necessità virtù: al di là del personale convincimento del Sindaco (che avrà le sue ottime ragioni per cercare magari un “terzo nome”, migliore ed alternativo rispetto a quello del maestro Pizzi e del succitato, sempre a quel che si legge) si prenda atto che, a volte, il meglio è nemico del bene, che vi sono emergenze (una su tutte: il cartellone) che impongono una scelta rapida e suggeriscono di fare un passo indietro in nome dell’interesse superiore del Teatro.
Se non emerge una soluzione condivisa, quindi, nessun ostracismo al maestro Del Monaco (e per un’altra indicazione sarebbe stato lo stesso) come direttore artistico della stagione lirica 2012, nel contesto di un accordo complessivo che preveda:
a) la conferma dell’entità del contributo della provincia per la stagione 2012 nella stessa misura di quello erogato per la stagione 2011;
b) l’impegno all’approvazione del nuovo statuto dell’Associazione Arena Sferisterio da inserire celermente all’ordine del giorno dei lavori dell’amministrazione provinciale;
c) il completamento del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione a che venga individuato il percorso operativo per giungere in tempi brevi alla individuazione dei criteri di selezione della guida artistica del teatro successivamente alla stagione 2012, su di un progetto e con programmazione pluriennale;
d) l’avvio dell’attività istruttoria, sempre a cura del Consiglio di Amministrazione, in ordine a quelle che dovranno essere le modalità e le finalità della collaborazione a livello regionale anche a mezzo del recentemente istituito consorzio.
Questo, al punto in cui siamo, è ciò che dovrebbe esser fatto (una sorta di minimo sindacale, facendo ricorso ad un po’ d’ironia), il tema sul quale riterrei debba essere chiamata ad esprimersi la Provincia e quindi l’Associazione, fuggendo dalle pastoie di quella che rischia di diventare una sorta di guerra dei bottoni: e lo dico, argomento per argomento, come segretario cittadino del PD sulla scorta delle linee programmatiche approvate all’unanimità dal congresso cittadino che mi ha eletto e nelle quali figura tra le questioni prioritarie proprio la modifica dello statuto dell’Associazione Arena Sferisterio; come consigliere comunale che sente il peso della responsabilità (insieme a tanti altri colleghi) per le risposte che ad oggi la politica (quindi me compreso) non ha dato alla città ed ai lavoratori del teatro e che, per esser date, hanno anche bisogno di certezze finanziarie; come passato amministratore dello Sferisterio che può confermare che esiste la possibilità di governare il teatro al di là del direttore artistico di turno; infine come cittadino seriamente preoccupato per quella che sembra essere una sottovalutazione del contesto complessivo nel quale ci troviamo ad operare.
Il tempo, infatti, non è una variabile indipendente rispetto alle necessità della macchina teatrale e del contesto nel quale essa opera.
Diversamente, si corre il rischio di imboccare una strada malinconica e di retroguardia, al termine della quale (ma speriamo di no) il pessimista possa intravedere anche un fermo della stagione lirica, quantomeno nei termini di tempestività organizzativa sino ad oggi conosciuti, non foss’altro che per ormai prossima decorrenza dei termini.
In questa non auspicabile ipotesi non si avrebbe neanche la possibilità di dire che si è trattato di una scelta volitiva, sia pur discutibile come personalmente ritengo, ma si certificherebbe solo la presa d’atto di come, una volta di più, sia il mero ed oggettivo decorso del tempo a far si che i problemi trovino da soli una qualche soluzione, magari segnata dal tratto dell’immobilismo.
So che non è questa la volontà del comune e della provincia e credo tutti comprendano che il tempo è ormai scaduto; si agisca quindi conseguentemente, per il bene del teatro, della città e dell’intero territorio provinciale e regionale.
* Segretario comunale del Pd Macerata
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Questa ragionevole e sensata sollecitazione di Bruno Mandrelli, segretario cittadino del PD, lo qualifica ancora una volta come un dirigente politico dotato di un sano pragmatismo e di un notevole senso della realtà.
Ed è anche una presa di posizione coraggiosa, perchè si inserisce in uno scontro senza precedenti, su una vicenda di eccezionale rilevanza, tra due amministrazioni pubbliche (la Provincia e la città capoluogo provinciale) in cui il PD è componente essenziale.
Io però avrei esteso la sollecitazione anche alla pubblicazione, sia pure in via ancora non del tutto definitiva, dei conti dell’ultima stagione lirica, reclamati, sicuramente a buon diritto, non solo dal Presidente della Provincia, ma anche da buona parte dell’opinione pubblica e da molti lettori di questo giornale. Secondo me, una sana operazione “trasparenza” sarebbe necessaria e opportuna, e il PD cittadino potrebbe farsi portavoce in prima persona di questa esigenza di chiarezza.
guardi io non entro nel merito del suo articolo (e semmai ne condividerei il contenuto) mi permetto solo di rilevare che c’è un corto circuito politico. Non la faccio tanto lunga: il comune lo “sostiene” lei.
Premetto di non condividere la necessità di riproporre annualmente stagioni liriche allo sferisterio, a qualunque prezzo e a qualunque costo. Ma questa è la mia personale opinione. Non capisco però perché, per una eventuale stagione di transizione si debbano prevedere gli stessi contributi del 2011. Stagione di transizione, budget di transizione. Magari cominciamo ad imparare come si può risparmiare. Di questi tempi, poi……
@ Mandrelli
Lei è anche consigliere comunale del Pd e della Maggioranza
In poche parole in questo articolo il paragone è:
un figlio responsabile che critica l’operato del capo Famiglia da cui dipende e lo mette in allerta per le prossime mosse !!!!!!!!!!!!!!
Pensando anche di scappare di casa …………..se le cose non si risolvono.
O no…………????
Condivido pienamente la presa di posizione del segretario cittadino del PD, Avv. Bruno Mandrelli, nonchè la sollecitazione dell’avv. Giuseppe Bommarito. Mi viene, però, spontaneo chiedere: il PD che sostiene l’Amministrazione Provinciale è diverso da quello che sostiene l’Amministazione Comunale? O è forse qualcuno che è diventato una “scheggia impazzita”?
cioè questo ieri votava NO alla commissione d’inchiesta sui bilanci dello Sferisterio,
ed oggi invoca il senso di responsabilità!??!?!?!?! Ma è la stessa persona?????? Soffre di doppia personalità??? No no no no no, basta, basta, basta, basta….
Condivido le argomentazioni di Bruno Mandrelli, qualche passaggio, a mio avviso, è troppo “delicato”, nello stile e nella forma, ma intuisco che essendo il Segretario comunale del partito di maggioranza, lo stile argomentativo abbia una sua dovuta necessità. Mandrelli, tuttavia, affronta coraggiosamente la querelle infinita che gira intorno allo Sferisterio. Al che mi sento in dovere ( e piacere) di essere sintetico e concreto. Premesso che con la mia interrogazione di Luglio ( ora è novembre) già rilevai diverse “falle” ( se eufemisticamente le vogliamo chiamare per amor di Patria così, per non dire altro..) nella gestione ( in atto e dell’anno precedente), premesso che mi sono espresso più volte, ufficialmente sulla stampa e in Aula, a proposito del “Malato-Sferisterio” ( e anche duramente) , premesso che quasi ossessivamente ho chiesto “lumi” sull’operato del Consiglio di Amministrazione, premesso, soprattutto ( e qui concordo pienamente e totalmente con Mandrelli) che il Consiglio comunale aveva deliberato il nuovo Statuto ( anche questo nell’Era paleolitica) , votato, si badi bene, all’ unanimità, grazie anche ad una mozione che vede Mandrelli primo firmatario e io secondo, premesso che questo Statuto può essere giudicato da “qualcuno” abituato a vedere lo Sferisterio mai aperto ai privati, mai responsabile il Consiglio di Amministrazione, mai “monitorato” giorno dopo giorno il Bilancio, considerato che il Traghettatore non deve essere Mario Monti , e considerato, anche, come giustamente ricordato da discorotto, che le cifre a diposizione possono notevolmente ridursi, ritengo necessaria una terapia d’urgenza. L’IDV non concederà a nessuno “sconti” o “dimenticanze”, poichè pare, da quanto è dato leggere, relativamente a sedute ed incontri ermetici ( qui e altrove, fuori Provincia…), incontri e summit nei quali si pensa di trovare il Salvatore-Traghettatore, e progetti ancora altrettanto “ermetici”, l’IDV, dicevo, si riserverà “ampiamente” di ridurre “fortemente” la somma che nel Bilancio comunale ( perchè questo lo voto io e gli altri) sarà destinata alla Sferisterio. A meno che il Traghettatore-Salvatore Monti non convincerà la Germania a rinunciare al suo primato. Inoltre, mentre tutti cercano il Deus ex machina all’Estero, come ho già detto, se lui sarà d’ accordo, chiederò al tenore Nazzareno Antinori ( durante una conferenza stampa) di dettagliare analiticamente i costi del suo cartellone e di spiegare, al pubblico ( e alla Stampa) alcuni “trucchi” del mestiere. Sarà una Conferenza altamente “pedagogica” ( parlo dei costi) Guido Garufi Segretario Conumnale IDV
Garufi il corto circuito politico continua; solo parlando di stile è da dire che invece quello uasto da Lei è da opposizione! orbene guardi che anche lei “sostiene” questa amministrazione … e se mi permette la battutta, riprendendo le sue considerazioni extraterritorili, lei (inteso come partito ovviamente) sostiene anche quella provinciale e regionale
Caro amico Mandrelli, da uomo colto e informato quale tu sei e l’affermazione è sincera, non può esserti sfuggito il dibattito serrato che oggi pone in primo piano cultura ed etica politica e non tralascio naturalmente il pauroso baratro finanziario ed economico che ci sconvolge quotidianamente: ciò premesso, non posso che meravigliarmi dei comportamenti di una maggioranza che prima reclama ad altissima voce per almeno quattro mesi una verifica che sia capace di arrecare cambiamenti, poi stramazza tramortita dal dissenso dell’ineffabile Sciapichetti che tuona dalle pagine dei giornali e si fa portavoce dei vecchi riti democristiani, che determinano la politica di questa povera città da circa quaranta anni. I cento Consorti che curarono l’edificazione dell’ultimo monumento significativo maceratese, credo si rivoltino nelle tombe osservando la pochezza della maggior parte di coloro a cui dovrebbe essere affidata la cura della città.
Viene spontaneo chiedersi perchè debba prevalere l’occupazione di alcune posizioni amministrative sul preponderante interesse civico e sulla perdurante mortificazione del buon senso. Costantemente ci si chiede se le scelte fatte porteranno più o meno voti mentre tutto il resto è secondario: pensi sia moralmente giusto o soltanto politicamente corretto?
L’attuale amministrazione è palesemente incapace di svolgere il proprio ruolo e questo credo sia chiaro a tutti, invece perdura l’accanimento terapeutico a spese dei cittadini di Macerata mentre seguitano inutili ed ingannevoli diatribe che alimentano un interminabile chiacchiericcio fuorviante. Basterebbe pensare alla viabilità indecente, alle più disparate infrastrutture su cui si è discusso e votato ripetutamente in Consiglio Comunale e di cui ancora si tratta accesamente come se le cose non fossero ancora chiare. Non ti pare che tutto questo sia deprimente e causa dell’impoverimento del nostro territorio? Mi sembra che anni fa fossimo d’accordo su molte soluzioni correttive per lo sviluppo del nostro territorio, cosa è cambiato oggi? Il mio è un semplice appello da cittadino che da anni denuncia, inascoltato, le mille inadempienze che fatalmente condurranno al “redde rationem” e gli esempi mi sembra che purtroppo non manchino, specialmente oggi. Un cordiale saluto.
Mandrelli segretario del PD maceratese ci dice che così non va (ed ha ragione) poi in consiglio comunale dimenticano che sono loro la maggioranza e che dovrebbero governare!!! Basta chiacchiere, è ora delle decisioni! O siete in grado di prenderle o staccate la spina!!
La città è stanca