Saltamartini (Pdl): Con Monti? Vedremo
Cavallaro (Pd): Governo di alto profilo

NUOVO ESECUTIVO - La parola ai parlamentari maceratesi
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Filippo Saltamartini

di Alessandra Pierini

Sono giorni intensi per l’Italia e per il Governo. Gli eventi si susseguono in maniera concitata e le decisioni rapide cercano di dare una risposta immediata ai tanti problemi del nostro Paese.
I nuovi ministri, i cui nomi sono stati resi pubblici oggi da Mario Monti (leggi l’articolo), hanno giurato fedeltà alla Repubblica davanti al Capo dello Stato questo pomeriggio. Domani il nuovo governo presenterà le sue dichiarazioni programmatiche al Senato per poi rivolgersi alla Camera dei Deputati. In Senato ci sarà anche Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli e Senatore del Pdl, che ha le idee ben chiare sul futuro dell’Italia ed è critico nei confronti del nuovo Governo, in controtendenza rispetto alle dichiarazioni dei vertici del Pdl, compreso l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che hanno speso commenti positivi nei confronti di Monti e i suoi: «Aspettiamo di vedere il programma – ci dice  – ma è già evidente che il governo Monti dipende dal Senato dove abbiamo la maggioranza assoluta con 41 voti in più. Dovremo vedere se le misure che proporranno, saranno compatibili con le idee del nostro partito. Io, ad esempio sono contrario all’abolizione delle pensioni di anzianità, perchè ritengo che una misura di questo genere avrebbe conseguenze inaccettabili, creeremo una popolazione di mendicanti. Sulla patrimoniale non siamo d’accordo e la proposta del Pdl poggia sul mio disegno di legge che comprende anche la riforma dell’articolo 81 della costituzione volta al pareggio di bilancio negli enti pubblici. Non è neanche accettabile una tassazione sui beni immobili: gli italiani investono sul mattone, con l’equo canone e gli affitti non redditizi, aggiungere una tassa potrebbe comprimere la possibilità di far ripartire l’edilizia che è in forte crisi mentre potrebbe far riprendere l’economia». Saltamartini è pronto sa confrontarsi anche sul debito pubblico: «L’Italia ha un debito di 1.900 miliardi di euro ma ci sono 7.500 miliardi di risparmi di privati che sono la nostra forza. Tutta la crisi ruota attorno al Pil che tiene conto solamente del valore di mercato dei beni e dei prezzi di servizi, quando diverse fonti autorevoli ed eccellenze sottolineano l’importanza di valutare anche la ricchezza, il risparmio e la qualità della vita. Gli italiani in media vivono 7 anni di più dei produttivissimi tedeschi. Il Pil come è oggi ci porta a considerazioni sbagliate mentre continuo a dire che il vero problema dei conti pubblici italiani è nel pubblico impiego. La Germania ha 2 milioni e mezzo di dipendenti pubblici, l’Italia ne ha 4 milioni e mezzo. Toccare il pubblico impiego vuol dire toccare  il reddito delle famiglie». Saltamartini analizza anche la situazione del suo partito: «Avevamo bisogno di più tempo. Con un piano di 6 o 7 anni avremmo riportato i conti sotto controllo. La manovra internazionale invece ci ha imposto scelte che non penso nessun governo tecnico sarà in grado di fare. Ora ci troviamo ad operare in una fase di grande emergenza e precarietà sociale. Al Senato abbiamo ancora la maggioranza e i nostri problemi non sono all’interno del partito, il vero problema è il rapporto con la Lega Nord».

cavallaromario

Mario Cavallaro

Molto meno critico rispetto al nuovo governo il deputato del Pd Mario Cavallaro: «E’ quello di Monti un governo di alto profilo e di grande competenza istituzionale. I Ministri sono volti noti come professionisti e posso assicurare che è un governo assolutamente tecnico. Sarà la prima volta, dopo tanti anni in Parlamento, che voterò la fiducia ad un governo. Si parla di risanamento, di equità e di infrastrutture. Per noi è fondamentale: l’equità vuol dire che i fondi per l’alluvione dovranno arrivare a tutti, anche alle Marche. Passera sarà ministro sia allo Sviluppo che alle Infrastrutture e di questo binomio non possiamo che essere felici per la nostra regione. Si parla molto anche di Ici e di tassa generale sulla casa da riattribuire ai Comuni e questa sarebbe per i nostri enti locali un’ottima iniziativa ma sono solo voci. ».



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