Ilde, la signora dei gatti
“Meno di un mese per salvarli”

APPIGNANO - Una denuncia dei vicini, un sopralluogo e una lettera del sindaco fanno scattare la corsa contro il tempo per trovare una soluzione per i suoi 35 "ospiti"

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Ildiko Bajnoczi

di Lucia Paciaroni

 “In ognuno di loro c’è una parte di me”. Parole che sprigionano tutta la dolcezza e l’amore che Ildiko Bajnoczi, che tutti chiamano Ilde, ha verso i suoi gatti, anzi, i suoi numerosi gatti. Son ben trentacinque infatti quelli che vivono con lei nella sua casa ad Appignano. Chiacchierando con Ilde si scopre che in realtà altri settanta, divisi in sette colonie feline, ricevono le sue cure.

Un numero di “ospiti” che ha portato inevitabilmente a qualche problema. “Il vicino di casa mi ha denunciata e sono continuamente bombardata da minacce e persecuzioni” racconta Ilde, mentre un gatto rosso le si accuccia sulle gambe. La situazione ora è di vera emergenza: dal 3 novembre scorso sono scattati i trenta giorni entro i quali Ilde deve trovare una soluzione per evitare i provvedimenti previsti dalla legge.

In seguito ad un sopralluogo dell’11 ottobre eseguito dal Servizio Veterinario e dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asur con la Polizia municipale di Appignano, per verificare le condizioni igienico sanitarie dell’appartamento e delle aree adiacenti, e il cui riscontro, si legge, risulta “non positivo”, è stata inviata ad Ilde una lettera da parte del sindaco Osvaldo Messi. Parte del contenuto è il seguente: “Prendiamo atto del suo impegno ad iniziare un percorso condiviso con il Servizio Veterinario finalizzato al depopolamento delle unità feline che si attuerà nelle seguenti attività: trasferimento dei gatti  verso colonie gatti015-300x199  feline libere regolarmente censite sul territorio, favorendo la loro integrazione con il gruppo di soggetti liberi in natura, ottenere l’aiuto delle Associazioni Animaliste territoriali al fine di cedere alcuni esemplari a famiglie che se ne possano far carico e sensibilizzare i propri conoscenti per farsi aiutare a cedere i gatti a persone che li vogliono adottare”. Visto l’impegno della signora il sindaco evita “per il momento di intervenire in modo deciso attraverso l’assunzione di provvedimenti sanzionatori” ed invita “ad adottare tutte le misure di risanamento  ambientale con pulizia terminale dei locali abitati ed altre misure atte ad eliminare gli inconvenienti rilevati, entro e non oltre trenta giorni”. Nel caso in cui non venga rispettato quanto scritto, “si adotteranno i necessari provvedimenti ai sensi della legge”.

Ilde, che vive da sola, si sta adoperando per ripulire il giardino e sistemarlo al meglio per l’inverno, ma è decisa nel dire: “Non posso buttare questi gatti nelle colonie. Sono la mia vita, ho salvato la loro e me ne occupo da sola a mie spese, non li posso scaricare, sono animali tirati sù con il biberon perchè trovati da piccoli in condizioni critiche e non conoscono la vita da randagio”.

 gatti016-213x300 “Facevo una bella vita prima, poi ho rinunciato a tutto per amore di questi animali – racconta – Mi occupo di loro da oltre venti anni. Ho fatto più di duecento sterilizzazioni e ho sempre pagato tutti gli interventi, le cure e il cibo. L’intervento del Comune non è una soluzione, ma un lavarsene le mani”. E aggiunge: “Sto tappando i buchi dei singoli cittadini che abbandonano gli animali e del Comune che non se ne occupa. I gatti vengono lasciati davanti casa mia dagli stessi cittadini. Una volta me li hanno messi anche dentro la macchina”.

“Il primo gatto che ho preso era di una signora di Piediripa che doveva partire e non aveva nessuno a cui lasciarlo – continua Ilde – Il secondo era stato buttato nel giardino del vicino e me ne sono presa cura. Tutti hanno visto quanto sono amorevole e affezionata a questi animali e piano piano mi sono ritrovata gatti abbandonati davanti al  cancello. Ho sempre soccorso anche i gatti investiti. Negli anni ho messo tantissimi annunci per trovare loro una famiglia e spesso sono andata a parlare con il sindaco per chiedere aiuto, anche recentemente. Ho chiesto un pezzo di terra, una casetta, anche un prefabbricato per sistemarmi lì con i gatti e occuparmi io stessa di una vera colonia felina. Per me ormai è diventato un lavoro full time, ho rinunciato a quello di interprete, ma non sono “la gattara”, ho studiato, mi sono diplomata e ho lavorato. Mi gatti08-300x205 sono occupata di tossicodipendenti a Civitanova per esempio”. “Chi aiuterebbe questi gatti, se non me ne occupassi io?” chiede Ilde, che un anno e mezzo fa ha anche costituito l’associazione “Animali: Diritti e Benessere” Onlus.

“In Comune prima dicevano vedremo, poi si è parlato di un posto per aiutare questi gatti, ma quando è arrivata la denuncia, rivolta sia a me che al Comune, se ne sono lavati le mani”. Insiste Ilde sul fatto che i gatti “non possono essere scaricati, ma ci vuole una struttura dove anche io posso prendermene cura. Molti gatti poi sono costretti a vivere in casa perchè sono ciechi”. Lei stessa si è messa in contatto con agenzie di Macerata alla ricerca di una casa in campagna, disposta a trasferirsi con tutta la grande “famiglia felina”.

La preoccupazione di Ilde è quella di vedersi portare via i gatti  in qualche colonia e i tempi stringono per trovare una soluzione. Chiunque volesse mettersi in contatto con lei per informazioni o adozioni o per dare il proprio aiuto può chiamare al 0733 579119 o 340 5616793 (dopo le ore 13).

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