I lavoratori dello Sferisterio
“Noi come la Best”

Chiesta maggiore chiarezza sui bilanci. Interviene sulla stagione lirica anche Paola Giorgi (Idv)
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sferisterio«Ora basta! Con molta, forse troppa pazienza i lavoratori dello Sferisterio hanno atteso che terminasse il tira e molla tra i rappresentanti delle istituzioni locali e venisse nominato il nuovo cda della associazione, ma si continua con un esasperante immobilismo ed un silenzio inquietante sulle richieste di trasparenza sui conti e sulle prospettive del teatro da parte dei lavoratori e dei cittadini maceratesi(inteso anche come provincia)». I lavoratori dello Sferisterio, dopo mesi di incertezza, non sopportano più la precarietà che caratterizza il loro futuro, sul quale non possono in alcun modo intervenire nè incidere e manifestano in un lungo comunicato tutta la loro amarezza. « Si evidenzia inoltre, dalle dichiarazioni degli ultimi giorni, l’ incompetenza ed anche una certa superficialità da parte di alcuni personaggi politici che parlano a sproposito riguardo ad un eventuale sospensione ( che vorrebbe dire chiusura…) della stagione lirica, destinando il contributo erogato ad essa dal comune verso il sociale… troveremmo così che paradossalmente molti tra i circa 80 tecnici, le impiegate, il coro e gli orchestrali perderebbero il lavoro per andare ad affollare le mense della Caritas ! Constatiamo inoltre come, nella incapacità di risolvere la crisi, la politica si chiuda sempre di più in se stessa ed al pari di alcuni grandi e piccoli imprenditori del nostro territorio non si rispettino più i diritti dei lavoratori e non si presti ascolto alle loro legittime preoccupazioni. Lo abbiamo visto in forme estreme anche in questi giorni andando ad esprimere la nostra solidarietà di lavoratori precari alle operaie ed agli operai della Best di Montefano vittime di un vero e proprio furto di lavoro da parte della loro azienda! Qualcosa di simile in forme forse più soft avviene purtroppo anche nel nostro caso dove chi ora propone tagli ai finanziamenti del teatro, mettendo a rischio molti posti di lavoro, si è già trovato o sarà poi seduto in prima fila a dar bella mostra di sè quando ci sarà il pubblico per gli spettacoli in Arena! »
I lavoratori chiedono anche maggiore chiarezza riguardo al bilancio: «A proposito di conti in difficoltà, ci siamo sempre domandati perché non fu trattenuta all’interno della struttura dell’Associazione Sferisterio una figura come quella di Carmelo Grasso, visto i riconoscimenti professionali che ha conseguito successivamente e che nel breve periodo del suo lavoro provò con qualche risultato a tenere i conti sotto controllo ed instaurare un rapporto dialettico con le maestranze. Non crediamo che in questo caso esista un salvatore della patria ma chiediamo, in modo fermo, rispetto e trasparenza ed invitiamo i cittadini maceratesi e del territorio a salvaguardare il loro teatro e sostenere la mobilitazione costante che i lavoratori inizieranno dalla prossima settimana fino a che non verranno affrontate tutte le questioni poste fino dalla scorsa estate per quello che riguarda le loro rivendicazioni e la tutela del prestigio del teatro Sferisterio come bene pubblico e collettivo».

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Paola Giorgi

Sulla stagione lirica maceratese interviene anche il vice presidente dell’assemblea legislativa della Regione Marche Paola Giorgi:
«Un grande Maestro di recitazione, Giampiero Solari, diceva ai suoi attori: ” parti da ciò che hai”… e siccome l’arte dell’ attore è uno dei mestieri più concreti che ci siano ritengo opportuno rifarmi a quell’ insegnamento. Lo Sferisterio è un’ eccellenza regionale, sia come Bene Culturale, con la sua straordinaria unicità dell’ essere un’ Arena; sia per il riconoscimento ministeriale di Teatro di Tradizione, che nella nostra Regione può vantare, accanto a Macerata, solo la città di Jesi. Lo Sferisterio vive una profonda crisi generata da difficoltà economiche sommatesi nel corso degli anni e amplificata dalla paura, a mio avviso priva di fondamento, di confrontarsi da protagonista nel panorama lirico marchigiano con le altre strutture presenti ( non lo dico io, lo dice il Ministero che Macerata ha un riconoscimento importante nella lirica e Ancona non ha nulla…). Inoltre, anche lo Sferisterio paga il prezzo di una gestione culturale, che purtroppo grava su tutto il territorio regionale, in cui Enti ed organismi culturali operano per la loro sopravvivenza, magari anche cercando di ingrassare un po’, senza minimamente curarsi delle esigenze del territorio. Guardiamo allora al territorio e ripartiamo da lì. Agli Enti territoriali Soci, si chiede di nominare un CDA. Lo facciano al più presto senza perdere ulteriore tempo. E’ tardi!!!!!

Di seguito si individui una Direzione Artistica, con un preciso mandato. Un mandato che può, a mio avviso essere: valorizzazione delle eccellenze territoriali, ma a partire dalla stessa Direzione Artistica. Trasformiamo un buio anno di transizione in una sfida. Non c’è bisogno di andare lontano: i Maestri, quelli con la M maiuscola, non risiedono solo fuori dalla nostra Regione o dalla nostra Provincia. Mettiamo alla prova l’ Accademia delle Belle Arti. Valorizziamo quanto cresciuto negli anni intorno allo Sferisterio, maestranze e tecnici. Un punto fermo e saldo però: esperienza e professionalità. Su tutto. E’ una sfida e nelle sfide ci si gioca tutto. La crisi che vive oggi lo Sferisterio ha interessato gran parte degli Enti Lirici nazionali, in dimensioni assolutamente maggiori, proporzionali. Ogni situazione è un caso a se e le nostre ” tipicità” le ho elencate sopra, ma dalle esperienze degli altri c’è sempre qualcosa da imparare. Sul piano produttivo i grandi Enti Lirici hanno chiesto ai registi di evitare allestimenti troppo pesanti e costosi, ma questa strada è già stata indicata e magistralmente interpretata dal M° Pizzi nella stagione appena conclusa, strada da continuare a seguire. La linea guida seguita e per noi da seguire è contenimento dei costi e maggiore crescita della qualità. La FORM non può monopolizzare la produzione e la rappresentazione lirica , deve diventare competitiva nei costi e oggi non lo è. Il suo lavoro allo Sferisterio non incide nei parametri richiesti dal Ministero per il mantenimento del riconoscimento ICO, certo è un eccellenza marchigiana, ma se vuole partecipare alla sfida da protagonista si renda competitiva.

La valorizzazione dell’Arena come luogo di spettacolo rientra totalmente nel tema: accanto a Musicultura e alla Stagione Lirica, una programmazione estiva di musical di qualità, con una location unica nel centro Italia, può portare solo linfa per le casse dello Sferisterio. Abbiamo eccellenze in casa, anche in questo settore. Chi non lo sa si informi. Musical = spettacolo popolare…qualcuno dirà “allora produciamo titoli popolari anche nella lirica”. No. La sfida non è solo la popolarità, ma la qualità. A Macerata si produce lirica da anni, ho sentito parlare ovunque di tradizione lirica e la tradizione ha le sue radici nel tempo: chi oggi pensa che per rilanciare lo Sferisterio bastino i titoli popolari, fa un torto gigantesco alla storia dello Sferisterio.



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