Le Fiamme Gialle maceratesi, hanno posto sotto sequestro quasi 22000 prodotti rinvenuti in un esercizio commerciale ubicato nelle zone centrali del capoluogo, in quanto non rispondenti alle normative nazionali ed europee.
In particolare, nel corso dell’intervento sono stati trovati giocattoli ed altri articoli privi del marchio di certificazione di qualità “CE”, ovvero con lo stesso marchio falsificato o, ancora, mancanti della dichiarazione di conformità “CE”, nonché delle indicazioni obbligatorie, quali, ad esempio, l’etichettatura dei prodotti tessili, la denominazione merceologica dei prodotti o le relative precauzioni e destinazioni d’uso, o ancora sprovvisti di indicazioni o istruzioni nella lingua italiana, così come previsto specificamente dal Codice del Consumo, che disciplina la vendita dei beni in condizioni di sicurezza per la salute dei consumatori e l’incolumità pubblica.
Il materiale trovato è piuttosto eterogeneo: cosmetici, prodotti tessili, lampade a basso consumo, rasoi elettrici, asciugacapelli, carica batterie, lampade da tavolo, prolunghe e adattatori elettrici e occhiali da sole.
Sono stati sequestrati anche alcuni giocattoli senza marcatura CE o con la stessa palesemente contraffatta, con la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria del venditore.
L’operazione rientra nei controlli che la Guardia di Finanza di Macerata ha intensificato per evitare la proliferazione illecita di attività commerciali, che mettono in vendita prodotti che possono nuocere alla sicurezza del consumatore.
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è sempre la solita storia…una vecchia storia!! io mi domando come fa la gente ad andare a comprare in questi negozi. preferisco andare in giro con le toppe nel sedere che comprare da loro!
Ogni tanto si fa qualche controllo, si scoprono le irregolarità, si sequestrano migliaia di prodotti pericolosi e poi finisce tutto a tarallucci e vino: gli sfruttatori continuano a operare indisturbati. L’unica vera soluzione è non comprare da questi signori.
@Tommaso Golini
Mi pare che negli ultimi due anni il Comando Provinciale della GdF abbia portato a termine importanti operazioni sul sommerso, sul traffico di stupefacente e sulla contraffazione. Tenga conto che ogni operazione comporta una preparazione, un intervento e, poi, un’attività di relazione e partecipazione nelle indagini della magistratura… con il personale ed i mezzi in uso ritengo che il Comando rappresenti una eccellenza.
Per avere un quadro chiaro del fenomeno della contraffazione invito a leggere la relazione Iperico pubblicata per la prima volta a maggio e riferita al triennio 2008-2010: http://www.uibm.gov.it/images/stories/Notizie/iperico_report_nazionale2011.pdf
In questa si può notare il lavoro fatto nelle Marche in rapporto a tutta la nazione (siamo al settimo posto per numero di pezzi sequestri pur non avendo alcuna città metropolitana, un solo porto mercantile e mezzo aeroporto).
Credo sarebbe utile per i cittadini conoscere anche il nome e l’ubicazione del negozio.
Azione degli organi di controllo, collaborazione attiva dei cittadini, comunicazione completa attraverso gli organi di informazione. Tre azioni che, se congiunte, possono portare un grande beneficio.
@Andrea Marchiori
Non ho messo in discussione l’operato delle guardia di finanza e non ho dubbi riguardo il fatto che il Comando rappresenti un eccellenza. Mi permetto però di sollevare alcune questioni:
1) Il fatto che vengano periodicamente sequestrate ingenti quantità di materiali pericolosi provenienti dalla Cina mi lascia presupporre che la contraffazione non rappresenti un eccezione, bensì la regola;
2) Sono anni che la Cina sta invadendo la nostra economia attraverso sfruttamento, concorrenza sleale, strani giri di liquidità, spesso non rispettando i diritti umani. Mi domando cosa stiano facendo le istituzioni per arginare questo fenomeno, oltre alle foto ricordo con l’ambasciatore cinese all’inaugurazione dell’istituto Confucio.https://www.cronachemaceratesi.it/2011/10/04/macerata-chiama-pechino-inaugurato-listituto-confucio/
3) E’ vero che i prodotti cinesi costano poco, ma è pur sempre vero che la qualità del prodotto è scadente e – fatto non trascurabile – a volte sono pericolosi per la salute.
Ribadisco quindi come l’unico modo per tutelare la nostra salute, la nostra economia e difendere i diritti umani sia NON COMPRARE tali prodotti.
I nomi di questi esercenti andrebbero pubblicati , altrimenti come possiamo difenderci noi consumatori? Occorre sempre leggere le
etichette ma non sempre si riesce a comprenderle .